Finiti i festeggiamenti per lo scudetto nella giornata di domenica, il Brescia è subito tornato al lavoro per preparare la semifinale di Coppa Italia contro il Mozzanica di sabato; Bertolini dovrà lavorare a ranghi ridotti per tutta la settimana viste le assenze delle quattro calciatrici convocate in Under 19 e di Boattin impegnata con gli esami scolastici, ma l’attenzione del gruppo è ben rivolta verso l’ultimo obiettivo stagionale che squadra e società si erano posti ad inizio stagione.
“La Coppa Italia è fin da inizio stagione una delle nostre priorità, questa squadra ha l’occasione di scrivere un’importante pagina calcistica conquistando la tripletta di trofei nazionali, unendoli al raggiungimento dei quarti di finale in Champions League. – dichiara la vice capitana Lisa Alborghetti – Rappresenterebbe il premio finale a tutti i nostri sacrifici”.

La stagione è iniziata il 20 luglio, un mese e mezzo prima di tutte le altre squadre, complice la vittoria dello scudetto può accusarsi un po’ di stanchezza mentale?
“La stagione sapevamo sarebbe stata lunga, quando lotti per vincere sai che il tuo obiettivo è finire per ultimo ed iniziare prima è ormai una necessità anche per noi. La stanchezza c’è, ma la fame di vittorie è sempre grande, ma soprattutto dobbiamo essere ben consce che l’opportunità di conquistare un tris di trofei nazionali uniti ad una grande avventura in Europa non capita tutti i giorni, quindi l’occasione che ci siamo costruite con il lavoro dobbiamo concretizzarla, altrimenti avremo solo grandi rimpianti”.

Scudetto dunque alle spalle?
“Assolutamente, l’esempio deve essere la Juventus che non ha festeggiato perché c’era la Coppa Italia da conquistare ed il giorno dopo la vittoria in campionato alle nove di mattina si trovava già al lavoro sul campo. La notte vissuta in piazza con i tifosi è stata meravigliosa, ma ora tutte insieme dobbiamo resettare tutto e focalizzarci sul prossimo obiettivo”.

Una semifinale che è un derby. Il Mozzanica è l’unica squadra contro cui il Brescia non ha mai vinto in stagione.
“Proprio per questo non possiamo abbassare la guardia. Il 4-0 dell’andata ancora brucia, ma non si possono accampare scuse con gli impegni di Champions League giocammo male e basta, così come l’1-1 del ritorno deve servirci da monito perché giocammo meglio, ma non conquistammo i tre punti e quando le partite sono secche non puoi concederti il minimo errore”.