Per una calciatrice non ci può essere modo migliore di salutare tutti che alzando un trofeo. E non è un caso se durante la cerimonia di premiazione della terza Coppa Italia della storia del Brescia Femminile il capitano Valentina Cernoia ha voluto al suo fianco Roberta D’Adda. Difensore classe ’81 che potrebbe davvero aver chiuso la propria entusiasmante avventura in biancazzurro.

La decisione ci sarà nei prossimi giorni, ma gli occhi lucidi di Roberta dicono già molto: «Mi dovrò confrontare con la società e insieme decideremo cosa fare – spiega la giocatrice milanese – Adesso mi voglio godere questo momento insieme alle mie compagne. Da domani penseremo al futuro».

Un futuro che, nonostante la volontà della società e del tecnico delle bresciane di proseguire il cammino insieme, potrebbe non essere più a braccetto. La carta d’identità pesa anche sulle spalle di un «highlander» del calcio femminile. «Alla mia età devo fare valutazioni diverse rispetto a quando ero più giovane e ovviamente con il passare del tempo tutto diventa più difficile. Certo lasciare questo gruppo, o meglio questa famiglia, è davvero difficile. Al di là di cosa accadrà sono stati anni indimenticabili e che porterò sempre nel mio cuore».