Brescia e Agsm Verona si affrontano a Firenze nella finalissima di Coppa Italia.
Le neo-campionesse d’Italia contro le campionesse uscenti che hanno comunque conquistato la qualificazione alla prossima Champions League. Longega deve rinunciare alle big Gabbiadini, Ohrstrom e Salvai tutte infortunate, alle quali si aggiunge Carissimi che prova ad effettuare il riscaldamento ma non ce la fa e viene sostituita da Brutti.
In campo anche la primavera Angelica Soffia.

Verona in campo con un 4-2-3-1. Le gialloblù sono subito pericolose e vanno in rete dopo appena 5 minuti: Tatiana Bonetti riceve palla fuori area, resiste all’intervento di tre difensori, penetra centralmente in area di rigore e trafigge Marchitelli.
Il Brescia appare sorpreso dal vantaggio scaligero e Bonetti ci prova anche di testa ma il pallone termina abbondantemente a lato. Lombarde pericolose al quarto d’ora con Sabatino che chiama Harrison alla respinta. Il Brescia prende campo anche se le occasioni da rete latitano fino al 27′ quando le veronesi commettono una ingenuità mortale in area consegnando palla a Bonansea che non si fa pregare e trafigge Harrison per l’uno a uno.
Al 40′ Girelli con un tiro-cross insidioso chiama Harrison alla smanacciata in angolo. Sugli sviluppi della battuta dalla bandierina il pallone perviene a Elisa Mele che da fuori area trafigge Harrison sul palo lontano. Allo scadere della prima frazione Bonetti coglie il palo ma il direttore di gara ferma tutto per un fuorigioco di Fuselli, autrice del cross.
Si va al riposo con il Brescia in vantaggio per due reti ad una.

Verona vicinissimo al pareggio in avvio di ripresa con Silvia Fuselli che a due passi dalla porta si fa respingere la conclusione da Marchitelli.
Sull’altro fronte Girelli incorna a lato, ma rispondono subito le gialloblù con il tentativo fuori misura di Pirone. Questa volta è il Brescia a pasticciare in area, Ledri serve Brutti tutta sola ma la numero 14 gialloblù, in posizione regolare, calcia debolmente tra le braccia di Marchitelli. Verona ci crede ma Fuselli non riesce a concludere contrastata da Gama.
Tatiana Bonetti, sotto gli occhi del CT Cabrini, riconquista un bel pallone in area, ma poi conclude a lato. Il Brescia prova a pungere con Alborghetti che ruba palla a Soffia e chiama al difficile intervento Harrison. Nel secondo minuto di recupero Tatiana Bonetti in contrasto con Linari si divora il pallone del possibile pareggio a due passi da Marchitelli.
Al triplice fischio finale esultano giocatrici e tifosi bresciani che conquistano il trofeo tricolore, ma un grandissimo applauso va tributato alle ragazze del Verona che in formazione di assoluta emergenza hanno saputo tener testa alle blasonate avversarie sfiorando l’impresa nel finale con tre primavera in campo.

BRESCIA – VERONA 2-1
BRESCIA (3-5-2): 
Marchitelli; Gama, D’Adda, Linari; Bonansea, Cernoia (22’ st Alborghetti), Mele (6’ st Tarenzi), Rosucci, Williams; Girelli (40’ st Boattin), Sabatino. A disp.: Ceasar, Eusebio, Serturini, Lenzini. All.: Bertolini.
VERONA (4-2-3-1): Harrison, Ledri, Di Criscio, Squizzato, Laterza; Brutti (45’ st Ambrosi), Soffia; Fuselli, Bonetti, Belfanti (35’ st Osetta); Pirone. A disp.: Pavana, Salvai, Baldo, Carissimi, Nichele. All.: Longega.
ARBITRO: Tchato di Aprilia.
MARCATRICI: 6’ pt Bonetti, 27’ pt Bonansea, 40’ pt Mele;
AMMONITE: Mele, Laterza, Cernoia, Williams, Di Criscio.
ESPULSO: 22’ st Longega, allenatore del Verona, per proteste.