L’arte fa parte della sua vita e per questo in campo dimostra di saperci fare con il pallone dandoci un tocco artistico personale. Roberta Riccobono, attaccante della Ludos Palermo, è alla sue seconda esperienza tra le “grandi” dove ha disputato già un campionato di Serie B, lanciata dalla grande Liccardi, e in queste settimane è ancora in clima festa promozione. La giovane palermitana che frequenta l’ultimo anno dell’istituto d’arte si ispira a Bale, anche se molto spesso si trasforma da Balottelli, vedi le quattro giornate di squalifica. In futuro si vede lontana dalla sua terra, ma solo per continuare il suo percorso artistico.

Ciao Roberta, raccontaci il tuo percorso calcistico prima di arrivare alla Ludos.
Fin da piccolina giocavo a calcio con i miei due fratelli più grandi ma, il primo anno di scuola calcio l’ho iniziato a 8 anni in una squadra chiamata Fiarplay per solo un anno. Poi ho giocato nella squadra della mia scuola. Dai 12 ai 14 anni invece ho giocato al Canterà Ribolla… Direi un’esperienza meravigliosa dove sono cresciuta molto e dove ho scoperto di amare veramente questo sport . In una partita mi vide giocare l’allenatore della rappresentativa siciliana under 15 dove partecipai a 13 e 14 anni. Durante queste uscite mi vide la Ludos, ed eccomi qui.

Questa è la seconda stagione in maglia rosanero. Quanto sei cresciuta calcisticamente e quanto pensi di dover crescere ancora?
Credo di essere cresciuta molto calcisticamente soprattutto l’anno scorso grazie al grande mister Antonella Licciardi che mi ha aiutata molto nella crescita e soprattutto ha creduto in me lanciandomi in Serie B e di questo la ringrazio molto. Quest’anno invece ho continuato la mia crescita in Serie C notando anche la differenza tra i due campionati. Quindi penso di essere cresciuta anche molto mentalmente.

Questo è il tuo primo campionato vinto che emozioni si prova?
Purtroppo per colpa di un errore ho avuto una squalifica di 4 giornate dove mi sono persa le ultime partite. In pratica quelle più importanti. Mi sono ritrovata purtroppo a festeggiare dagli spalti. È stato lo stesso un’esperienza meravigliosa, un’emozione incredibile. Però credo che viverlo in campo sarebbe stato molto meglio perché la vittoria l’avrei sentita molto di più e soprattutto mi sarebbe piaciuto essere d’aiuto alla mia squadra.

Le tue compagne come Pomara, Gaimo, La Cavera e tante altre hanno già alle spalle tanti anni di serie cadetta, chiederai a loro consigli?
Certo mi capita spesso di chiedere a loro consigli soprattutto al capitano Giaimo. Loro sono sempre pronte e disponibili per noi più piccoline e di questo ne sono molto soddisfatta.

Roberta il gol più bello in questa promozione?
Il gol più bello che ho realizzato è stato 1-0 Contro il Paceco tra l’altro il mio primo gol in campionato.

A chi ti ispiri in campo?
Quando guardo le partire del Real Madrid guardo sempre giocare Gareth Bale. Mi piace molto il modo di giocare che ha e soprattutto perché abbiamo caratteristiche molto simili quindi mi ci vedo molto in lui. E poi penso che sia un grande giocatore anche per l’età che ha.

Chi è Roberta fuori dal campo?
Roberta fuori dal campo è totalmente diversa dalla Roberta calciatrice. È una scolara tranquilla che ha sempre un animo allegro e soprattutto molto scherzoso, che riesce ad approcciarsi molto bene con i suoi compagni di scuola. Invece sul campo un pò meno perché dentro il campo sono sempre un pò nervosa poiché sento sempre la partita e quindi tendo sempre ad arrabbiarmi, ma alla fine tutto passa.

Ora che il campionato e fermo a cosa ti dedichi?
Fortunatamente non ci siamo fermate, infatti, tra un po’ giocheremo in un torneo, ma quando ho tempo libero mi dedico allo studio e ai miei disegni (perché vado all’artistico).

Infine dove ti vedi in futuro?
In futuro, in realtà, non so dove mi vedo perché non credo molto a me stessa. Quindi credo di rimanere qui fino al diploma e poi andare via per frequentare l’Accademia. A dire il vero non sono una persona che guarda molto al futuro . Voglio comunque,fin che posso, dare di tutto a questa maglia, perché sia il presidente sia tutti i dirigenti si meritano rispetto e sacrificio.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Roberta Riccobono per averci concesso tale intervista e auguriamo a lui e alla Ludos i migliori successi.