«A Como ci sono mancate forza, umiltà e fame». L’analisi, impietosa, è dell’allenatore del Tavagnacco, Amedeo Cassia, all’indomani della sconfitta con il Como. «Abbiamo disputato una brutta partita – aggiunge – mi assumo tutte le colpe per questa sconfitta. Una battuta d’arresto che è responsabilità mia e del mio staff in primis, poi delle ragazze, di quelle che giocano in difesa ma anche di quelle di centrocampo e attacco».
Non vuole trovare scuse per la prestazione incolore delle sue, anche se va detto che l’assenza del perno difensivo Michela Martinelli ha pesato, e non poco.

«Non abbiamo messo in campo quel qualcosina in più che poteva consentirci di ribaltare il risultato dopo il nostro autogol – evidenzia il mister –. Ci siamo scrontrati con una squadra che aveva un grande bisogno di muovere la classifica e quindi, per portare a casa qualche punto, avremmo dovuto lottare di più. Le 11 scese in campo a Como devono pensare bene alla partita giocata e ripartire con maggiore umiltà e cattiveria».

Il prossimo avversario sarà, il 21 gennaio, la capolista Fiorentina dell’ex Alice Parisi. Un match nel quale le motivazioni non mancheranno di certo. «La lezione di Como deve servirci per capire che non possiamo permetterci di sottovalutare alcuna squadra. Tutte le ragazze sono caratterialmente forti, quindi sono certo non ci saranno contraccolpi. Dobbiamo ripartire con la forza, l’umiltà e la fame che ci ha accompagnate nelle ultime partite».

Sulla partita contro il Como ha parlato anche la capitano Paola Brumana.
«E’ stata una sconfitta meritata perché non siamo riuscite a mettere in campo grinta, carattere e voglia di portare a casa il risultato. Per la sfida alla Fiorentina servirà un Tavagnacco totalmente diverso».