Grinta, sacrificio, cuore e voglia di crescere. Sara Parri è un po’ il ritratto della Femminile Rimini.
Domenica è arrivata la prima vittoria stagionale al Neri contro il Progresso. Tre punti che hanno dato grande carica anche se non mancano gli spunti per migliorarsi. Il difensore biancorosso classe ’93 commenta così la gara.
Finalmente è arrivata la prima vittoria, sono tre punti importanti che ci servivano per il morale. Certo, siamo state avvantaggiate dalla superiorità numerica, ma sono contenta perché la squadra ha costruito tanto. L’errore è stato quello di esserci adeguate al gioco avversario, senza imporre il nostro ritmo. E quando hanno accorciato le distanze, è subentrata un pochino di paura ricordando anche il 3-3 con la Reggiana, ma siamo rimaste compatte e attente“.

Le biancorosse dopo il brillante terzo posto della passata stagione e un avvio complicato, stanno cercando la quadratura del cerchio. Sara Parri predica calma e consapevolezza nei propri mezzi.
Ci serve molta serenità, forse a volte in campo i nervi sono tesi perché siamo troppo autocritiche ma non dobbiamo preoccuparci: siamo forti e i risultati certamente non mancheranno“.

Sara Parri è sempre pronta a migliorarsi. Difensore centrale, terzino e anno scorso anche portiere in caso di necessità. Emblema della duttilità e della capacità di adeguarsi a ogni situazione per il bene della squadra.
”In questa stagione sto trovando molta più continuità, certo devo sempre lavorare per migliorare e limare gli errori, ma in squadra mi trovo molto bene e le compagne sono sempre pronte ad aiutarmi”.

La passione per il pallone viene da lontano, ma la sua pratica è più recente. In attesa del ruolo di veterano, Parri si gode i grandi passi in avanti, con la massima umiltà. “Vengo dalla pallavolo, alla Femminile Rimini sono arrivata all’inizio della passata stagione grazie a una ex compagna biancorossa. Il calcio è sempre stato il mio sogno, sembrerà strano ma la scintilla è scattata guardando la finale di Champions League Juventus-Milan del 2003. Da quella sera, non felicissima per me che sono juventina, è nato tutto“.