Di tattica si parla spesso, ma alcuni termini del gergo calcistico non sempre sono chiari a tutti. In questa settimana di pausa per le nazionali, cogliamo così l’occasione per riordinare le idee e spiegare alcune delle espressioni più importanti e utilizzate dai vostri Mister.

SCAPPARE
Il verbo viene applicato al difensore che, in situazione di palla scoperta, deve andare a coprire la zona di campo alle proprie spalle, quella in cui si muoverà l’avversario destinato a ricevere il passaggio. Scappare permette di coprire lo spazio e sventare il pericolo. L’esatto opposto dell’applicazione del fuorigioco.

DIAGONALE
Il movimento in questione deriva dall’introduzione della difesa a zona. È quell’accorgimento che obbliga il difensore sul lato debole (quello dove non c’è la palla) a seguire l’azione dei compagni di reparto spostatisi dalla linea per aggredire la palla o a coprire su un attaccante. Con la diagonale, si “scala” fino a coprire lo spazio lasciato libero e a impedire eventuali inserimenti avversari.

MISMATCH
Non si tratta di un termine calcistico, anzi. Ma cogliamo l’occasione per chiarire. Si tratta di quella situazione di gioco nella quale in un confronto “uno contro uno”, uno dei due giocatori in questione ha un netto predominio sull’avversario. Generalmente in senso fisico o atletico, ma – in senso lato – anche in quanto a qualità e tecnica.

LE SECONDE PALLE
Si può parlare di esse in quei momenti di gioco in cui la sfera non è in controllo né dell’una né dell’altra squadra. Chi recupera più seconde palle ha generalmente un atteggiamento più aggressivo e reattivo dell’avversario. Alcuni allenatori di ultima generazione, molto interessati ai calci piazzati, sono arrivati a studiare a tavolino situazioni da fermo nelle quali creare ad arte “seconde palle” da sfruttare per segnare un gol.

IL BLOCCO
Nel basket è parte fondamentale del gioco offensivo. Nel calcio è una situazione su palla da fermo nella quale chi attacca cerca di interrompere il movimento del difensore sacrificando un giocatore, che si disinteressa della sfera per rompere una marcature e far saltare il dispositivo avversario. Ultimamente, però, i regolamenti sono divenuti decisamente meno permissivi e il blocco è sempre più sanzionato con un fallo in attacco.