Il mondo del calcio è ormai più di ogni altro sotto i riflettori. E in una logica paradossale, spesso avviene che tutti questi occhi puntati addosso, possano aumentare le probabilità di errore, non solo sul campo, ma anche nello spogliatoio, in allenamento, nei comunicati stampa, e in molte altre attività, istituzionali e non.
Penso a quanto successo in queste ultime settimane, tra allenatori di varie squadre, tra allenatori e giocatori, tra giocatori e tifosi. Un buon percorso di Mental Coaching e il supporto di un Mental Coach esperto in Comunicazione Strategica, Equilibrio Emotivo e Gestione dello Stress e delle Crisi, può evitare, o ridurre il verificarsi di queste situazioni scomode e spesso poco eleganti. Alcuni accadimenti, purtroppo, palesano le incapacità personali e le incapacità di squadra.
E proprio su questi aspetti un buon Mental Coach riesce a fare da mediatore e, soprattutto, da allenatore, per fare in modo che chiunque della squadra (giocatori, allenatori, staff, portavoce, etc..), sia preparato a gestire conflitti e nuove situazioni critiche con strumenti efficaci e abilità personali sviluppate e consolidate. A tal proposito un Allenatore Mentale dovrebbe preparare e allenare i ragazzi di una squadra a tutti i rischi relazionali, interni ed esterni, simulando situazioni di criticità, creando protocolli CONDIVISI di comunicazione interna ed esterna, e sviluppando strumenti di gestione emotiva.
Quanti atleti sono preparati ad attacchi personali, mediatici e non, sul campo e fuori campo? E quanto questa preparazione rinforzerebbe il rapporto col Mister, con la Squadra e, indirettamente anche con i tifosi, influenzando così anche la performance sportiva positivamente? Dobbiamo ricordare che per diventare i migliori bisogna essere preparati al peggio !
Saluti Sportivi.

Piercarlo Romeo
Master Trainer & Coach FYM – Formazione in Azione
www.fym.it