Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 318

Photo Gallery: H&D Chievo Women Vs Bologna 2-2 [04-11-2023]

Foto e immagini sportive della partita di Seria B femminile, tra H&D Chievo Women e Bologna disputata il 4 novembre 2023 e terminata 2-2.

Credit Photo: Pierangelo Gatto

Nazionale Futsal: il programma delle prossime uscite ufficiali delle Azzurre

Nelle ore scorse la Divisione Calcio a 5 ha reso note i prossimi impegni ufficiali della varie selezioni di futsal, tra queste anche la squadra femminile guidata da Francesca Salvatore.

Si parte a dicembre quando sarà in programma l’ultimo appuntamento del 2023, dall’uno al sette sarà in programma un raduno con tanto di amichevole con la Spagna.
Il 2024 si apre con il segno dell’azzurro visto un nuovo raduno dal 6 gennaio al giorno 11, con amichevole da fissare, a cui faranno seguito quelli di febbraio, dal 18 al 22, e marzo, dal giorno 11 al 20, con avversario ancora da comunicare per il test amichevole. A maggio, invece, la Nazionale si ritroverà dal 14 al 19 in vista della partecipazione a giugno ad una serie di amichevoli.

Nella prossima stagione, poi, prima tappa tra il 9 ed il 12 settembre e una seconda tra il 7 ed il 14 ottobre prima della partecipazione, nello stesso mese, all’ UEFA Women’s Futsal EURO 2024 – Main Round.

 

 

La favola di Manuela Sciabica: “Da Favara al sogno Mondiale, a Sassuolo non per i record, ma per crescere”

Credi: Daniela Belmonte- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Minuto 70 di Napoli femminile-Sassuolo, 6ª giornata di Serie A eBay: Manuela Sciabica, 17 anni all’anagrafe, trova un pallone vagante in area di rigore e lo scarica in porta con il mancino. È il gol dell’1-0, quello che decide lo scontro salvezza. È la prima vittoria in campionato della squadra emiliana, un gol che sa di liberazione.

Lo stesso senso di libertà che la piccola Manuela provava a Favara – comune siciliano di 30.000 abitanti sulle colline che circondano Agrigento – quando a 4 anni, spinta da sua sorella maggiore dava i primi calci a un pallone. Lei, la sorella e i cugini: tutti con una grande passione per il calcio. Alla fine di ogni pranzo di famiglia l’occasione è buona per prendere il pallone e andare al centro sportivo dello zio e giocare fino a perdere la cognizione del tempo. È lì, sul prato verde, che matura e cresce la passione della classe 2006. “Ho iniziato a giocare per davvero a 6 anni, proprio al circolo, con una squadra di tutti ragazzi. Fino a 15 anni non ho mai avuto la possibilità di farlo in una squadra femminile, poi con l’arrivo del Sassuolo tutto è cambiato”.

Sciabica si fa notare. Lo fa perché le sue qualità di attaccante sono chiare sin da giovanissima e non scappa agli osservatori. “Il primo contatto fu durante un raduno con la Rappresentativa, poi quando il Sassuolo mi ha chiamato per andare a fare un provino quasi non ci credevo. Non ci è voluto molto per dire di sì alla loro proposta”. Nel frattempo, anche il progetto di sviluppo del calcio femminile scommette su di lei, che partendo dal Calcio+, arriva poi a vestire la maglia delle Azzurrine, prima con le Nazionali U16 e U17 e ora con l’Under 19, di cui è ormai punto fisso. “Siamo un grande gruppo. Vestire la maglia dell’Italia è sempre una sensazione straordinaria. Ma la convocazione non va mai data per scontata, bisogna lavorare sempre al massimo per meritarsela”. Con le Azzurrine, un filo rosso di talento e percorso la unisce a Giada Pellegrino Cimò, l’altro talento offensivo proveniente dalla Sicilia. Sciabica agrigentina, Pellegrino Cimò palermitana, dall’isola alla Nazionale: “Ci conosciamo da anni, abbiamo un bellissimo rapporto. Quando siamo insieme con l’Italia ci confrontiamo e aiutiamo a vicenda ed entrambe siamo felici del percorso che stiamo facendo. Con l’Under 19 speriamo di qualificarci alla fase finale dell’Europeo, siamo un grande gruppo, possiamo farcela”.

Un primo momento di ‘epifania’ calcistica Manuela Sciabica lo ha il 15 gennaio scorso quando, buttata in campo nella ripresa in casa della Juventus, trova al 91’ la rete del pareggio. Un gol simile a quello con il Napoli, sempre col mancino, sempre in area di rigore, sempre col pallone che sembra quasi calamitato dal suo piede sinistro. “Il gol con la Juventus è stato emozionante. Ha sviluppato su di me un’attenzione maggiore, ma mi ha anche permesso di acquisire fiducia”. Giovanissima com’è, Sciabica non ha paura di ‘sporcarsi’ le mani per diventare grande in prima squadra, lei che a oggi detiene una serie di record che ne certificano il valore: è la più giovane giocatrice con almeno 15 presenze in Serie A dall’inizio della passata stagione ed è la più giovane giocatrice ad aver segnato almeno un gol nelle ultime quattro stagioni di Serie A (sono 2, quelli con Juventus e Napoli ed entrambi decisivi). “I record, però, mi interessano relativamente. Penso solo a lavorare e a migliorare – prosegue –. Sono fortunata, a Sassuolo c’è un ambiente ideale per crescere. Mister Piovani ha sempre creduto in me, i gol che ho fatto sono principalmente merito suo, perché mi ha voluto già quando avevo 15 anni, ho un bel rapporto con lui. Ora che faccio parte della prima squadra mi chiede sempre di osare di più, di provare più uno contro uno anche a rischio di commettere degli errori. Con lui ho capito che anche sbagliare è una chiave importante per crescere”.

E crescere quando come compagna di squadra hai Lana Clelland – la giocatrice scozzese in carriera è stata anche capocannoniere della Serie A femminile (23 gol nell’annata 16/17 in maglia Tavagnacco) – che ti prende sotto la sua ala protettrice è forse anche un pizzico più facile: “Lei è il mio punto di riferimento. Come si muove in campo, come gioca, come approccia mentalmente partite e allenamenti. È davvero una fonte d’ispirazione. Mi piacerebbe, un giorno, dire di aver avuto un briciolo della sua carriera. La cosa incredibile è che crede in me quasi più di quanto non faccia io stessa. Mi incita in continuazione, mi sprona a fare meglio, ad alzare la testa nei momenti difficili, a credere maggiormente nelle mie potenzialità, a fare sempre un passo in più. Ma non solo lei: tutte le grandi giocatrici in squadra, come Daniela Sabatino, si pongono in maniera positiva, cercando di aiutare noi giovani con tanti consigli. Abbiamo tanto da imparare da loro”.

La strada tracciata, che parte da Favara e fa tappa a Sassuolo, ha un sogno ben preciso: “Intanto, attraverso il lavoro quotidiano, risalire la classifica. A livello personale vorrei trovare continuità qui, diventando un giorno un punto di riferimento importante per la squadra. Poi – chiude Sciabica – c’è sempre la Nazionale. Con l’Under 19 vogliamo passare il Round 2 e andare all’Europeo, ma il sogno che tengo nel cassetto è la Nazionale maggiore e perché no, poter giocare un Mondiale”.

LA 7ª GIORNATA – Il Sassuolo, che con la vittoria in casa del Napoli femminile è salito a 4 punti, tornerà in campo sabato alle 15 quando al ‘Vismara’ affronterà la delicata trasferta con il Milan. L’altro anticipo è quello che vede il testa-coda Roma-Napoli (sabato alle 12.30), mentre domenica si completa la 7ª giornata: alle 12.30 Sampdoria-Fiorentina, alle 15 Inter-Pomigliano e alle 20.30 il piatto forte con il Como Women che – dopo il 2-1 inflitto all’Inter – al ‘Ferruccio Trabattoni’ attende la Juventus nel match che sarà trasmesso su RaiSport. Tutte le partite andranno in onda su DAZN.

Molfetta Femminile-Villaricca 0-1, Alessia Cantatore dopo la sconfitta: “A Palermo cercheremo il riscatto”

Nella nona giornata di campionato di Serie C Femminile (Girone C) per la Molfetta Calcio Femminile arriva una sconfitta di misura per 0-1 contro il Villaricca al seguito di una partita molto combattuta, ma sporcata da un errore arbitrale. Francesca Fiore, centrocampista della squadra pugliese, era riuscita a pennellare perfettamente un calcio di punizione calciato dal limite dell’area di rigore per la testa di Angela di Grumo. Il Paolo Poli esplode di gioia, ma l’arbitro su indicazione del suo assistente annulla clamorosamente la rete, gelando lo stadio. Nonostante i numerosi tentativi di pareggiare i conti, ad avere il meglio sono le campane che hanno portato a casa tre punti preziosi.

“E’ stata una partita molto intensa da un punto di vista sia fisico che mentale – ha commentato nel dopo gara Alessia Cantatorepurtroppo le avversarie sono riuscite a trovare la via del gol nel primo tempo nell’unica azione imbastita. La nostra reazione non ha prodotto quanto volevamo almeno sino al pareggio che l’arbitro ha pensato bene di annullarci. Chissà che il riscatto non avvenga proprio a Palermo dove dovremo cercare di far punti in trasferta, sinora mai riuscite”.

Eleonora Petralia, Ravenna: “Credo tanto in questa squadra e dobbiamo continuare a crederci, l’unica chiave è il lavoro”

Credit: Ravenna Women

Capitano ed epicentro tecnico del Ravenna Women, Eleonora Petralia ha parlato ai microfoni di Be.Pi TV, analizzando nel post gara la sconfitta per 2-0 nello scontro diretto contro la Freedom FC. L’ex Cesena ha sottolineato quanto creda ancora nella squadra, analizzando cosa fare poi per migliorare la situazione di classifica del club. Queste le sue considerazioni:

“Questa è stata sicuramente una partita molto combattuta, noi abbiamo dato il 120% come facciamo in tutte le partite. Purtroppo lasciamo il campo con l’amaro in bocca, consapevoli che possiamo davvero giocarcela. Dobbiamo crederci, io credo tanto in questa squadra e dobbiamo continuare a crederci sempre.”

“Il campo era abbastanza bagnato, perché stanotte ha piovuto, quindi dal punto di vista della leggerezza nella corsa, non è stato uno dei campi più favorevoli. Però è così per noi, ma anche per l’altra squadra. E’ stata una battaglia, io sono convinta che possiamo giocarcela, quindi non dobbiamo abbatterci, ma guardare gli errori, analizzarli e cercare di migliorare sempre con il lavoro.”

“Per trovare il gol dobbiamo essere più concentrate per rifinire l’azione. Stiamo migliorando tanto in fase di possesso, nell’ultimo passaggio dobbiamo essere molto più ciniche e consapevoli dei nostri mezzi. Siamo una squadra giovane, con tante potenzialità, manca solo crederci davvero, in ognuna di noi. Dobbiamo continuare a lavorare, l’unica chiave è il lavoro. Penso che lavorando giorno dopo giorno, senza far finta di non fare errori, ma analizzandoli e migliorando, aiutandoci, rimanendo umili, cosa che siamo e dobbiamo continuare a lavorare.”

Shiva Amini, ex calciatrice e attivista, e la lotta per i diritti delle donne iraniane: quando il calcio diventa emancipazione

Le donne da secoli sono state abituate a combattere per vedere riconosciuti quei diritti che assottigliano, fino a rendere nulle, le differenze tra loro e gli uomini.
Se questo, nel corso del tempo, è per buona parte accaduto nel mondo occidentale, alcuni paesi come la maggior parte di quelli del mondo arabo, vedono la donna ancora del tutto sottomessa all’uomo. Lo scopo dell’esistenza della donna si limita alla procreazione e alla cura della famiglia e dei figli.

L’Iran è, nella fattispecie, uno di questi paesi. Le donne iraniane vivono una vita di divieti e limitazioni che si esplicano in un ristretto codice di abbigliamento (capelli coperti da hijab e fondoschiena coperto da una tunica se si indossa un abito aderente). In caso di contravvenzione di una di queste regole, la polizia religiosa può e deve arrestare coloro che si sono rese colpevoli di aver una condotta sconveniente.
Alle donne è impedito di cantare (se non in un duetto con un uomo), non possono ballare e non possono assistere ad eventi sportivi negli stadi, se a giocare sono gli uomini (particolari eccezioni sono state applicate di recente dopo che la FIFA ha fatto diverse pressioni in tal senso).

Diverse sono state le donne costrette ad allontanarsi dalla loro terra per paura di venir punite e uccise per non aver rispettato le regole della teocrazia di Khamenei.
SHIVA AMINI, ex giocatrice trentacinquenne della nazionale femminile iraniana vive in Italia, a Chiavari, dal 2018 come rifugiata politica perché è stata inserita dal governo iraniano nella black list per non aver rispettato le leggi del suo paese d’origine con la sua condotta.
Dopo gli avvenimenti del 16 settembre 2022 (la morte di Mahsa Amini a Theran e le conseguenti nuove proteste al grido di DONNA, VITA, LIBERTA‘) la sua storia, come quella di tante ragazze che hanno vissuto gli stessi momenti di paura, sono diventate un’unica voce per denunciare ciò che in Iran accade sistematicamente da ormai anni.
Intervistata nei maggiori canali d’informazione (dal TG1 ad Atlantide” di Andrea Purgatori su LA7), racconta il proprio vissuto. Un vissuto fatto di coraggio e ricerca di quei diritti che dovrebbero essere imprescindibili ma che per lei sono ancora una conquista.
La sua passione per il calcio, a cui ha iniziato a giocare da quando era molto piccola, è un problema in un paese in cui alle donne è proibito andare allo stadio. Se poi a questo si aggiunge il desiderio di essere libera, allora la lotta per i propri diritti è l’unica strada percorribile:

“La mia storia comincia da quando io ho cominciato a giocare a calcio. Io sono nata in un paese in cui una ragazza non ha diritti, nessun diritto e mi ricordo che quando ho cominciato a giocare a calcio ero piccolissima, due o tre anni. Mi hanno cominciato a dire che una ragazza non deve giocare a calcio, una ragazza deve portare il velo, una ragazza non può giocare con i maschi, non può andare in bicicletta o in moto. Quando sono cresciuta mi hanno invitato in Nazionale e mi hanno detto che una ragazza non può andare allo stadio.
E’ stato quello il momento in cui mi sono accorta di essere nata in un paese in cui non ho niente e devo lottare per i miei diritti. Non ricordo un giorno in cui io non abbia lottato. 
Anche nel periodo della nazionale, io e le mie compagne eravamo sempre sotto pressione: dovevamo portare il velo, dovevamo combattere per qualsiasi cosa perchè come ben sapete le donne in Iran non hanno diritti”.

Il racconto delle vicende della vita di Shiva prende una piega ancora peggiore nel 2017. Si trovava in Svizzera e delle foto e dei video su Instagram che la riprendevano senza velo e in pantaloncini sono stati la definitiva pietra dello scandalo.
La federazione iraniana le ha comunicato tutta la propria rabbia per aver violato buona parte delle leggi morali a cui le donne sono costrette nel suo paese d’origine. La minaccia di venir arrestata ha spinto la calciatrice ed attivista a decidere di stabilirsi in Svizzera prima, e in Italia poi. Qui, non potendo più giocare a calcio perchè necessita del permesso della federazione del suo paese d’origine per farlo, ha deciso di cambiare ruolo e diventare allenatrice :

“In Iran sono stata spesso arrestata, più di trenta volte, per i motivi più vari. Tagliavo i capelli, mi vestivo e usavo un nome da maschio per non venir fermata.
Un giorno del 2017 mi trovavo in Svizzera, a Zurigo. Quando viaggio sono solita giocare a calcio, il calcio è la mia vita. Mentre giocavo con dei miei amici indossavo dei pantaloncini corti, nonostante non fossi assieme alla Nazionale, e come tutti fanno ho messo delle foto e dei video su Instagram. Avevo un Instagram, una pagina privata con 800 o 900 followers.
Il giorno dopo mi sono svegliata e ho trovato il telefono invaso di chiamate e di messaggi. Mi sono spaventata e per prima cosa ho pensato fosse successo qualcosa alla mia famiglia, ho quindi chiamato mia sorella e lei mi ha detto che sui social tutti stavano parlando di me. Ho quindi chiamato la federazione iraniana, loro erano arrabbiati perchè ho giocato senza velo e con i maschi.
Ormai la notizia era di dominio pubblico e mi è stato detto che tornare in Iran è un grosso rischio. Ho assunto un avvocato in Svizzera e ho iniziato lì una nuova vita. Ho iniziato a giocare con la FC Zurigo, poi dato che non avevo la cittadinanza e non potevo partecipare alle partite,  mi sono trasferita in Italia.
Ho cominciato a giocare e la FIGC mi ha chiesto la cittadinanza e anche il permesso della federazione iraniana che non avrei mai potuto avere. Ho quindi cambiato ruolo e sono diventata un’allenatrice”. 

Le ragazze rimaste in Iran le scrivono sia per raccontare quello che sta succedendo in Iran, perché loro sprovviste di social non possono denunciare la propria condizione, che per trovare in questo modo un po’ di conforto.
Ha raccontato da attivista come il regime, che fa di tutto per reprimere le proteste, non sia in realtà ben accetto da buona parte della popolazione che vede le sue donne e le sue bambine soffrire e rischiare tutti i giorni la morte.
Il suo impegno è costante: dall’Italia, che è diventata ormai la sua casa, tiene i contatti con tutte quelle associazioni che possono aiutare i ragazzi che vengono arrestati e organizza delle raccolte fondi per pagare gli avvocati che devono difendere loro e le famiglie coinvolte.
E’ importante che il mondo sappia, che stia dalla parte delle donne iraniane, ed è importante continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica perché loro non mollano, continuano la loro lotta per la libertà.

Elisa Casellato, Tavagnacco: “Siamo sulla strada giusta, con la testa c’è la voglia e la fame di fare punti”

Credit Photo: Tavagnacco fb

Importante elemento in forza al Tavagnacco, Elisa Casellato ha parlato ai microfoni di Be.Pi TV, analizzando la sconfitta per 2-0 patita contro il Genoa Women. Partita che secondo Casellato nasconde qualcosa di positivo, in un percorso che porterà la squadra a totalizzare punti in futuro. Queste le sue dichiarazioni:

“Siamo sulla strada giusta, bisogna lavorare ancora un po’ di più, siamo mancate a livello fisico, ma con la testa c’è la voglia e la fame di fare punti. Penso che sia il prossimo obiettivo da raggiungere sicuramente. E’ stato faticoso recuperare il gap rispetto alle altre, perché non avevamo i tempi per preparare al meglio la stagione, però abbiamo lavorato duramente, abbiamo sudato e adesso ricaveremo i frutti del nostro lavoro. Bisogna avere sempre ottimismo.”

Bianca Castagnaro Moraes, Bitonto: “Successo importante sulla Kick Off, con il Molfetta per fare bene”

Credit: Bitonto

Il Bitonto non sbaglia e vince anche nella sesta giornata della Serie A femminile di futsal. Le pugliesi superano per 7-1 la Kick Off, continuando il suo percorso netto di soli successi in testa al campionato con 18 punti. Nel post gara a parlare ai microfoni dell’ufficio stampa del club è stata Bianca Castagnaro Moraes, estremo difensore neroverde, che sulla gara ha dichiarato:

“Si tratta di una vittoria importante per noi. Stiamo crescendo ma non è mai facile giocare contro la Kick Off che ha una bella squadra. Siamo felici per aver conquistato questi tre punti che portiamo volentieri a casa. Ora però testa al Molfetta. Proveremo a fare qualcosa di diverso, sappiamo che è un derby e sarà una gara difficile perchè loro stanno bene. Faremo il nostro lavoro come al solito per arrivare al meglio a questa partita”.

Rappresentativa Nazionale Under 20, Marco Canestro: ”Siamo contenti di aver iniziato con questo raduno”

Il risultato finale è stato 3-3: per la squadra Bianca hanno segnato Vespi, Marra e Profumo e per la squadra Azzurra hanno firmato le reti Bauce, Gallo e Bovini.

 

Soddisfatto Marco Canestro: ”Siamo contenti di aver iniziato con questo raduno, abbiamo ritrovato qualche vecchia conoscenza  ma soprattutto tante nuove ragazze che, secondo me, potranno far parte della Rappresentativa Nazionale per il resto della futura e impegnativa stagione sportiva”.

 

Tabellino (3-3)

Squadra Bianca: Martina Sensi, Aurora Maullu, Mariangela Avellino, Aurora Gigli, Shara Grillo, Giulia Marci, Rachele Vespi, Marta Liberatore, Elena Cavagna, Giulia Grossi, Benedetta Marra, Anna Girvasi, Alessandria D’Onofrio, Greta Mileta,  Maria Valeria Farina, Maria Sofia  Montesi, Jessica Rossi, Martina Assab, Alessandra Martella,  Sara Profumo

Squadra Azzurra: Asia Mazzanti, Melissa Diversi, noemi Passeri,  Jasmin Di Gesualdo,  Alice Ruffini, Chiara Riccardi, Maria Chiara Bauce, Alice Venturini, Maila Pierotti,  Aurora Mari,  Greta Enriconi,  Beatrice Vitaletti, Lucrezia Valeria Silvi, Giovanna Mandara, Giulia Di Credico, Valentina Latini, Giulia Gallo, Sofia Valoppi,  Caterina Bovini

Marcatori: Vespi (B), Benedetta(B), Profumo (B), Bauce (A), Gallo (A), Bovini (A)

Lista convocate

Portieri: Beatrice Vitaletti (Roma), Anastasia Sotgia (Tharros), Martina Sensi (Livorno), Asia Mazzanti (Rinascita Doccia)

Difensori: Lucrezia Meletti (Canteria Adriatica), Alessandra D’Onofrio (Grifone Gialloverde), Aurora Maullu (Pula), Melissa Diversi (Livorno), Shara Grillo (Riccione), Jasmin Di Gesualdo (Chieti), Alice Ruffini (Maceratese), Greta Mileto (Roma), Sofia Angioni (Tharros),  Aurora Gigli (Jesina),  Agata Brotini (Livorno), Maria Valeria Farina (Virtus Anxanum), Noemi Passeri (Chieti),  Lucrezia Romana Silvi (Frosinone), Mariangela Avellino (Caprera), Noemi D’Alberto (Delfino Pescara)

Centrocampisti: Aurora Mari (Riccione), Marta Serra (Tharros), Giovanna Mandara (Grifone Gialloverde), Chiara Riccardi (Perugia), Giulia Marci (Pula), Giorgia Peddes (Tharros), Marta Liberatore (Chieti), Alice Venturini (Perugia), Jessica Rossi (Riccione), Maria Sofia Montesi (Jesina), Laura Marras (Tharros)

Attaccanti: Alessandra Martella (Frosinone), Rachele Vespi (Rinascita Doccia), Greta Enriconi (Jesina), Valentina Latini (FC Frascati), Giulia Grossi (Roma), Maria Chiara Bauce (Riccione), Sofia Valoppi (Montespaccato), Benedetta Marra (Teramo), Vittoria Tistoni (Sansovino), Giulia Gallo (Roma), Maila Pierotti (Gualdo),  Elena Cavagna (Jesina)

Staff – Massimo Piscedda (Coordinatore Tecnico), Santino Lo Presti (Capo Delegazione), Patrizia Cottini (Segretario Dipartimento Calcio Femminile), Marco Canestro (allenatore), Paolo Visintini (vice allenatore), Erasmo Sabatini (allenatore portieri), Piergiovanni Andreani (medico responsabile), Giulia Brunetti (preparatore atletico), Ignazio Bernasconi (fisioterapista), Fabio Ottorino Ferrari (segreteria organizzativa), Sandro Della Pelle (magazziniere), Walter Ciolli (magazziniere), Andrea Tordi (match analyst), Vita Locantore (ufficio stampa)

Raffaella Barbieri, San Marino Academy: “Dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio, il pari un risultato giusto”

©SMAcademy

La San Marino Academy ha portato a casa un altro pareggio nella 6° giornata della Serie B, chiudendo sull’1-1 il match in casa dell’Arezzo. A fissare il risultato è stata una rete di Simona Zito, preceduta dal vantaggio biancoblù firmato dalla solita, implacabile Raffaella Barbieri. La bomber delle Titane ha parlato così a fine partita ai canali ufficiali della società:

“Penso che il pareggio è stato un risultato giusto, entrambe hanno fatto una buona gara nonostante le condizioni climatiche avverse. Nel primo tempo siamo uscite più noi, nel secondo loro hanno dominato per almeno venti minuti. Alla fine abbiamo avuto due buoni occasioni ma non le abbiamo sfruttate”.

“La frenesia nell’ultimo passaggio è purtroppo una caratteristica che ci contraddistingue, stiamo lavorando su questo per migliorare. Credo che comunque c’è stata una buona reazione, eravamo molto stanche a livello atletico, ma abbiamo comunque tirato fuori il cuore cercando di vincerla”.

“Non era la partita dove giocare un calcio lineare, serviva invece la massima concentrazione e determinazione e l’abbiamo avuta. Potevamo portare a casa il bottino pieno, ma loro hanno avuto molte occasioni, quindi è giusto ripensare agli errori e ripartire dalle due partite di fila senza sconfitte”.

Ecco invece le parole di Federica Buonamassa, al debutto da titolare: “Finalmente ho avuto dei minuti, questa settimana e la scorsa ho avuto costanza e determinazione, avevo voglia di entrare e fare bene. Abbiamo giocato con aggressività il primo tempo, cercando di recuperare subito palla. Nel secondo abbiamo invece fatto un po’ il loro gioco, e quindi ciò ci ha fatto subire gol. Ora nel derby contro il Ravenna speriamo di fare i tre punti, questa partita ci aiuterà sicuramente a fare meglio in futuro”.

DA NON PERDERE...