Si è svolta a Cascia (PG) il 27 e il 28 giugno la seconda edizione di “UMBRIA BEST MATCH”. Due giorni durante i quali le ragazze della squadra femminile Dream Team Arci Scampia e della Roma Calcio Femminile si sono incontrate e hanno condiviso un momento di sport.
In occasione del secondo anniversario dalla scomparsa di Ciro Esposito, le ragazze si sono sfidate in suo ricordo per uno sport senza violenza. A testimoniarlo Antonella Leardi, mamma di Ciro e fondatrice di Ciro Vive, che ha fortemente voluto questa partita ed è convinta che “Si può giocare insieme”.

“Mi ha emozionato tantissimo vedere queste ragazze, – dice Antonella Leardi è un’esperienza che servirà per la loro crescita. Le ragazze si sono integrate fra loro. Stasera non ci sono né vincitori né vinti perché siete tutte vincitrici. Per me la partita più importante è iniziata due anni fa e da lì è iniziato un percorso evangelico: da quello che doveva essere rabbia e morte ora vedo tanto amore e questa è la cosa più bella”.

Aggregazione e riscatto sociale sono i due fondamenti su cui si basa Umbria Best Match, gli stessi valori che ritroviamo nello sport e in particolare nel calcio.

“LA PARTITA DI UNA VITA” si è svolta nel nuovo Centro Sportivo Magrelli Active e ha visto scendere in campo due squadre che fin da subito si sono sfidate come amiche e non come rivali. Dopo un primo tempo giocato una squadra contro l’altra, nel secondo, le ragazze hanno deciso di mischiare le squadre e divertirsi tra di loro, senza l’obbligo di trasformare il gioco in una sfida, ma bensì in un momento di incontro. Ospite dell’evento la conduttrice Lorella Cuccarini, vicina allo sport e sostenitrice delle donne nello sport.

“Sono felice di essere qui – dice Lorella Cuccarini in Umbria si sta bene, si mangia bene, si vive bene, questa terra regala emozioni. È  la prima volta che partecipo a Umbria Best Match, sono felice perché ho visto negli occhi di queste ragazze tanta voglia di stare insieme, divertirsi, condividere una passione comune chiamata pallone”.

Un progetto ambizioso, al centro del quale c’è lo sport, da cui tutto parte e che entra in gioco come elemento di riscatto sociale e unione. Il calcio non deve essere pensato come una disciplina che divide le tifoserie, deve unire, creare un senso di appartenenza e promuovere l’idea di squadra. E proprio attraverso la squadra,grazie a questi valori, le ragazze di Scampia hanno trovato la loro possibilità di rivincita.

Umbria Best Match, oltre alla partita del cuore ha ospitato presso l’Hotel La Corte, un momento di confronto, durante il quale le giovani calciatrici hanno potuto ascoltare i racconti degli ospiti presenti che hanno condiviso con tutte loro le proprie esperienze di vita. Emanuele Renzini, Ct della nazionale femminile di Boxe, Antonella Leardi, Lorella Cuccarini e Maurizia Cacciatori, si sono raccontanti durante un talk moderato da Fabio Salvatore.

La ex pallavolista Maurizia Cacciatori, uno dei volti femminili dello sport italiano, ha ricevuto il premio speciale Magna Grecia Awards Umbria Best Match per l’eccellenza nello sport.

“Io sono stata coraggiosa, – dice Maurizia Cacciatori a 15 anni sono andata via di casa e ci ho sempre creduto. Ragazze, dovete dare valore alle vostre scelte, giuste o sbagliate che siano, sono vostre e fatene tesoro. Non credete a chi vi intralcia, a chi distrugge i vostri sogni. Non è vero che il treno passa una sola volta, se vuoi una cosa ci arrivi anche a piedi, persino su una gamba sola. Io volevo diventare una pallavolista, e ci sono riuscita. Ora sono madre e moglie e lotto come giocatrice e allenatrice, perché quei valori che ho conosciuto attraverso lo sport oggi li porto a casa. Voi sarete dei punti di riferimento per le più piccole, lo sport è responsabilità e dovete difenderlo con tutte le vostre forze”

A chiudere questo momento di confronto Emanuele Renzini, CT che quest’anno accompagnerà Irma Testa,prima donna pugile a rappresentare l’Italia all’Olimpiade di Rio in agosto e ha sottolineato l’importanza della tenacia delle donne nello sport

“La mia partita della tua vita è la mia esperienza nella boxe femminile. – dice Renzini Ho iniziato Nel 2001 quando questo sport non si poteva praticare in Italia, ma grazie all’ intervento dell’allora Ministro delle pari opportunità Katia Belillo, riuscì a sbloccare questa cosa. Così riuscimmo a partecipare al campionato del mondo di boxe femminile in America, con quattro atlete, tra cui Simona Galassi che vinse i campionati. È stata una scommessa criticata dai giornali, ma tornare con una medaglia d’oro al collo è stata l’emozione più grande. L’Italia femminile di boxe andrà in Brasile con uno spirito vincente dopo un quadriennio eccezionale,con risultati incredibili. Le donne hanno la determinazione e la capacità di raggiungere un obiettivo, soprattutto in un ambiente maschilista come il pugilato, ma ora 1800 tecnici e 600 club si sono innamorati della boxe femminile”.

L’ambizioso progetto è stato realizzato dal Consorzio Umbria Sport & Action, ideato dal gruppo Magrelli H&R con la collaborazione di Magna Grecia Awards e patrocinato da CONI.
Al centro della manifestazione quest’anno sono le donne, motore del cambiamento anche nello sport. Attraverso UBM si vuole anche promuovere il territorio, il mangiare bene e sano.