Ogni storia ha bisogno del suo supereroe, in questo caso supereroina. Nel calcio femminile queste figure servono come il pane, le star su cui un intero Paese può aggrapparsi e contare su di lei: negli USA hanno Megan Rapinoe ed Alex Morgan, in Canada hanno Christine Sinclair ed in India hanno Ngangom Bala Devi.

La storia di questa supereroina speciale parte nel 1990 da un piccolo villaggio in India, precisamente a Manipur, stato dell’India nordorientale. Nella regione in questione regna l’anarchia più totale a causa della gran parte della popolazione secessionista con la fortissima volontà di staccarsi dallo stato centrale dell’India. Non era il miglior posto dove crescere come calciatrice e neanche come donna data la mercificazione di quest’ultime che purtroppo caratterizza il Paese. Ma a Ngangom tutto ciò non interessa, vuole diventare una calciatrice a tutti gli effetti e discostare l’attenzione dei media concentrati esclusivamente sugli sport maschili. La calciatrice indiana è stata facilitata nel percorso anche dalla sua famiglia, gente molto sportiva ma solo per hobby a differenza sua. Il viaggio non è stato per nulla semplice e nel frattempo Ngangom entrò nel corpo di polizia dello stato di Manipur senza mai abbandonare la passione per il calcio. Già all’età di 15 anni esordisce in nazionale dopo essersi messa in mostra nei vari campionati Under 19 ed Under 17 chiudendo più di una volta in cima alla classifica dei capocannonieri vincendo anche due premi come miglior giocatrice del torneo (2002 e 2003).

Finalmente nel 2016 la Federazione calcistica indiana istituisce una lega di calcio femminile per la prima volta nella storia, e quale miglior palcoscenico per far notare tutte le doti da eroina della calciatrice indiana. Esordisce con la squadra della polizia di Manipur  per poi finire il campionato con l’Eastern Sporting Union. Poi nella stagione successiva passa la Kryphsa e nella stagione 2018/2019 ritorna alla Manipur Police. In ogni squadra dove è andata ha distrutto ogni rete avversaria consacrandosi come una bomber vera diventando inoltre una pedina fondamentale per la nazionale indiana con cui si ricoprirà di trofei: le tre SAFF Women’s Championship ed i tre primi posti nei South Asian Games.

Ed è da qui che iniziano a farsi vedere i superpoteri  diventando una vera e propria eroina per il suo Paese. Infatti l’attaccante indiana a gennaio si trasferirà ai Rangers portando il calcio femminile indiano in Scozia. Tutto ciò condito dall’essere la prima giocatrice indiana a firmare un contratto professionistico, dando per assodato il fatto che molte giocatrici indiane hanno varcato i confini del Paese orientale senza mai però firmare un vero e proprio contratto.

La storia dell’eroina indiana si conclude qui ma solo per ora perché di strada da fare ce ne è ancora molta e se oggi le future calciatrici indiane possono sognare di diventare giocatrici a tutti gli effetti è proprio per lei.