Credit: Sedriano Femminile

Domenica scorsa il Sedriano ha mostrato che nel calcio non tutto è già scritto e che le cose possono cambiare da un momento all’altro in maniera inaspettata. É quello che è successo durante la sua ultima partita di campionato contro ad un Cesano Boscone sicuramente molto agguerrito ma che non ha portato a casa la vittoria come sperava. Abbiamo avuto il piacere di parlarne con la capitana della squadra del Sedriano, il difensore  Sara Panarelli, che ci ha raccontato anche un po’ della sua vita calcistica passata e presente.
La prima domanda che vorrei fare riguarda te, come hai iniziato a giocare a calcio?
“Ho iniziato a giocare in una squadra femminile all’età di 13/14 anni. Sono cresciuta guardando il Milan di Maldini, anche perché allora il calcio femminile non era molto seguito nè trasmesso in tv come lo è diventato negli ultimi anni…”
Sei in questa squadra da 4 anni, che cosa ti ha portato qui? Ricordiamo per i lettori che prima eri al Femminile Ticinia.
Si esatto 4 anni; ho giocato al femminile Ticinia per 2 anni, dopo di che, come purtroppo accade in molte società, non c’erano più i presupposti per continuare l’avventura dove invece li abbiamo trovati, fortunatamente, a Sedriano”.
Sei il capitano, un referente in campo e anche fuori: che consigli senti di dare alle bambine che vorrebbero giocare a calcio e ai loro genitori?
“Sicuramente di divertirsi, continuare a giocare finché possono farlo, porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli non abbattendosi al primo ostacolo. Ai genitori invece consiglio di assecondare la passione dei figli perché è la cosa che più li renderebbe felici.”
Parliamo del campionato e in particolare della partita di ieri con il Cesano Boscone: possiamo dire che la partita per te e le tue compagne si è sbloccata nel secondo tempo, due goal in pochi minuti. Che cosa è successo? 
“Sì assolutamente la partita si sbloccata nel secondo tempo grazie a due episodi decisivi. Il primo tempo hanno giocato meglio loro, noi eravamo un po’ sottotono ma dopo aver segnato il primo gol, diciamo che ci siamo svegliate e siamo andate a chiudere la partita con il secondo. Il Cesano ha tentato fino all’ultimo minuto di recuperare, ma siamo state brave a difendere il risultato. Era troppo importante vincere, sia a livello di classifica ma soprattutto a livello morale!”
Ci sono state purtroppo delle tensioni a fine partita con anche un espulsione, come le gestisce un capitano nel rapporto con le sue compagne nel bel mezzo di una partita?
“Cerco di separare le due parti cercando di tranquillizzare la mia compagna, ma non ti nego che in alcune partite la tensione è talmente alta che è difficile anche per me mantenere la calma!”
Qual è l’avversario che più temete in questo campionato è perché?
“Non temiamo nessuno, il livello del campionato si è alzato rispetto all’anno scorso. Ci sono squadre più forti e altre un po’ meno, ma si sa che il calcio a volte è imprevedibile, quindi giochiamo ogni partita senza guardare la posizione in classifica dell’altra squadra!”
Quali sono gli obiettivi personali tuoi e della squadra per questa stagione?
“L’obiettivo è sempre quello di far meglio della partita precedente; dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti. La vittoria contro il Cesano ha fatto sì che uscissimo da una situazione dove il morale era a terra e penso sia fondamentale cercare di tenerlo sempre alto per poter lavorare al meglio.”
Infine il tuo sogno, calcisticamente parlando, puoi confessarcelo?
Il mio sogno calcistico, no, per scaramanzia non lo dico. 😁”