La situazione appare ancora annebbiata ma si sta facendo molta più chiarezza rispetto a poco tempo fa, ed il merito di ciò va a Ludovica Mantovani, presidente della Divisione Femminile della FIGC. Per fare ancora più luce sulle varie questioni che stanno aleggiando intorno al movimento calcistico femminile italiano, la Mantovani è intervenuta su La Gazzetta dello Sport.

“Con la Divisione Calcio Femminile si è creata un’area particolare. Inoltre, Serie A e B femminili sono sotto Figc e non Lega Nazionale Dilettanti. Nell’ultimo consiglio federale pre virus e dopo l’emendamento Nannicini alla legge di Stabilità, sia era parlato molto di professionismo. Oggi nell’emergenza non si torna indietro. La linea è segnata anche da Uefa e Fifa”

“Intanto in FIGC esiste un fondo “salva sport”. È lì per tutti gli attori del calcio, donne comprese.  Oltre a risorse del governo su cui, come ho già detto, si stava discutendo prima dello stop. Poi c’è un budget Fifa destinato al femminile. Infine alcuni nostri progetti di sviluppo già approvati a Zurigo, i Fifa Forward. Ora bisogna solo capire le tempistiche, quanto denaro possiamo erogare in brevissimo tempo per far ripartire la Serie A nell’ambito del protocollo. I fondi ci sono. I club sanno che stanno arrivando.”

“Non ci sono diversi protocolli. Nel momento in cui tutte le atlete saranno chiamate ad allenarsi, dovranno essere messe nelle condizioni di avere gli stessi strumenti degli uomini. Un’atleta che sta provando a scendere in campo, per di più per disputare una partita e quindi con un dovere, deve avere tutte le garanzie.”

“Stiamo ancora verificando i rientri dall’estero. Ma il campionato ha precedenza sulla Coppa Italia, dobbiamo dare all’Uefa le due di Champions. Abbiamo le stesse problematiche della Serie A maschile, che per noi è un’apripista incredibile.”

“Le nazionali. Avete visto giocare l’Under 15? Le azzurre del Mondiale sono un traino pazzesco. C’è fermento tra le bambine, per le quali un gol segnato ha il sapore della conquista. Molte tirano letteralmente giù i genitori dal letto per farsi portare all’allenamento, nel maschile invece spesso sono già gli adulti a proiettare i loro sogni sui ragazzi. È la passione del femminile.”