L’Atletico Avigliano è un team lucano di calcio femminile, che da tre anni milita nel torneo d’Eccellenza della Basilicata. Il club caro alla presidentessa Daniela Migliorini è reduce dal secondo posto ottenuto nell’ultimo campionato regionale. L’Avigliano, spinto dalla grande voglia delle sue calciatrici e dallo spirito di sacrificio dell’intero team, è diventato ormai una realtà del movimento rosa della Basilicata. Abbiamo raggiunto alcune calciatrici della squadra, che vede in Rocco Sileo e il Antonio Romaniello due importanti figure dirigenziali, per conoscere meglio l’undici lucano guidato in panchina da Vito Gerardi, con l’assistenza di Antonio Chianese e Daniela Ceruzzi.

Una delle promotrici della nascita dell’Avigliano Calcio, poi diventato Atletico Avigliano, è Enea Zaccagnino, calciatrice che ha visto nascere la realtà lucana. Questo il ricordo sui primi passi raccontato dalla stessa centrocampista centrale classe 1999.
È stata ed è tuttora una favola e come tale deve essere narrata per la sua morale. Ricordo le prime voci legate alla nascita di una squadra femminile ad Avigliano. Rimasi incredula, ma l’ascoltai indagando per capirci di più. Di conseguenza, mi trovai a parlare con Laviero, attuale vicepresidente, al quale dissi con la mia autorevole voce da diciassettenne, che se il progetto fosse stato serio mi sarei presa l’incarico di creare la squadra. Contattai, cosi, tantissime ragazze e nonostante le difficoltà riuscimmo a radunare una rosa abbastanza corposa, grazie al dovuto supporto della società, iniziammo i primi allenamenti. L’entusiasmo che custodivo era la realizzazione di un piccolissimo sogno d’infanzia legato alla creazione di un movimento solido all’interno del mio paese. Il calcio, poi, da anni aveva soltanto un genere d’esistenza e con questa squadra potevamo sfondare la barriera più difficile da abbattere. Però, ad oggi, posso orgogliosamente dire che noi siamo la dimostrazione vivente che la passione non ha distinzioni. Ai primi allenamenti seguirono le prime amichevoli, le prime incertezze, le prime partite, la mia fascia da capitano, il coronamento di tanti sacrifici. Il colore granata dell’Avigliano, finalmente, si vestiva di rosa“.

Uno dei perni in campo della squadra è invece Chiara Mecca, difensore venticinquenne del team lucano. Il capitano dell’Atletico Avigliano ci ha raccontato i primi passi della reltà granata.
Più della maggior parte delle ragazze non aveva mai giocato prima, a loro deve essere riconosciuta la capacità di mettersi letteralmente in gioco. Al nostro fianco è stata sempre presente la società, che si é impegnata per garantire una preparazione adeguata ad ogni ragazza. Con tanta pazienza siamo diventate, cosi, a tutti gli effetti una squadra sia dentro che fuori dal campo. Per essere un gruppo vero ci vuole costanza, amore, forza, passione e come ci dice sempre il mister integrità e unità. Quando mettiamo piede sul terreno di gioco non dobbiamo esclusivamente pensare di portare a casa il risultato ma dobbiamo anche, e soprattutto, divertirci.  Gli allenamenti spesso sono veramente duri da affrontare, ma tutte noi lo facciamo con il sorriso in volto. Il calcio è visto da noi come una grande passione che ci coinvolge a vicenda. Non tutte le ragazze della squadra sono di Avigliano, alcune di noi lavorano, altre studiano. Un po’ tutte facciamo dei sacrifici incentivati dall’ambiente che si è creato attorno alla nostra realtà. Noi siamo una grande famiglia e sono onorata di far parte di questa squadra e di questa società”.

A parlare dell’ultima stagione è stata, invece, Valentina Zaccagnino, cugina di Enea, che dopo trascorsi in altre società lucane ha sposato il progetto dell’Avigliano sin da subito. Il difensore centrale, classe 1989, ha messo cosi la sua esperienza al servizio delle compagne più giovani.
“Per quanto riguarda il campionato passato posso dire che è andato molto bene. Ci siamo classificate seconde, nonostante difficoltà varie e alcuni infortuni che hanno colpito le nostre giocatrici in particolare le ragazze che giocano tra i pali. Durante il campionato siamo state costrette a sacrificare dapprima Cella, una delle nostre punte migliori e quindi peccavamo molto sottoporta non avendo lei avanti. Quello del portier è stato un ruolo davvero stregato per noi. Dopo l’infortunio di Donatella, la nostra titolare, anche Cella, causa noie fisiche, alzò bandiera bianca, e nelle partite a seguire stessa sorte capitò a Chiara, il capitano. Per tre gare e toccato cosi a me difendere i pali, sino al ritorno di Donatella. Il secondo posto è comunque un grande traguardo che ci deve dare grossa forza di poterci migliorare. Non dimentichiamo che la nostra squadra inizialmente era formata da ragazze giovanissime, che nonostante la passione per il calcio entravano in un campo, in pratica, per la prima volta, poche erano, infatti, quelle che come me avevano già esperienza. Quando hanno creato questa squadra ero molto entusiasta perché si era realizzato un piccolo sogno”.

A parlar del ritorno alle attività e del campionato alle porte è stata Donatella Mecca, giovane classe ’99 di Possidente, frazione di Avigliano, che difende i pali dell’Atletico in squadra dal 2017.
“Sicuramente dopo questo lungo stop, dovuto al Covid, la voglia di ritornare insieme in campo è tanta. Speriamo in una stagione migliore rispetto a quella passata, soprattutto per il suo regolare svolgimento. Il nostro campionato è stato molto influenzato anche dai vari infortuni, che però hanno fatto venir fuori lo spirito di gruppo che ci lega. Importante è il lavoro del nostro staff tecnico e della società che è sempre presente. L’obiettivo della nuova stagione sarà quello di divertirsi, dando il massimo in campo per poter raggiungere dei risultati importanti e toglierci molte soddisfazioni. Eravamo ferme, in pratica dal 6 marzo giorno del nostro ultimo allenamento, che seguiva la gara della domenica precedente. Dopo la riapertura abbiamo fatto qualche partitella e qualche allenamento, Ritornare in campo con le mie compagne è stato davvero una sensazione grandiosa” .

Una delle giovani più talentuose dell’organico di mister Vito Gerardi è Chiara Rotunno, diciannovenne originaria di Potenza. La centrocampista ha vestito per tre anni la casacca del club caro al presidente Daniela Migliorini. Chiara ci ha sottolineato l’aspetto legato al futuro di questa società, soprattutto visto da una calciatrice molto giovane.
La mia speranza è quella di vedere una squadra sempre più unita e forte in campo. Siamo sulla strada giusta, vista la giovane età di molte delle ragazze che formano il nostro organico. Il passo più concreto sarebbe mirare al traguardo della vittoria del campionato sfiorato lo scorso hanno per realizzare il sogno di arrivare in serie C. Siamo un paese di poco più di 10 mila abitanti e fronteggiare piazze e società di terza serie sarebbe per noi un vero sogno. Non è però un’ossessione, la viviamo con la giusta serenità. Porteremo avanti la nostra passione anche se questo risultato non si dovesse materializzare, in un periodo breve, legati all’impegno di sempre. La speranza, poi, è di trovare altre ragazze pronte ad unirsi a noi alle quali trasmettere sani ideali”.