Photo Credit: Pierangelo Gatto

Il Cittadella Women ha vinto 1-0 in casa dell’Apulia Trani nella diciannovesima giornata di serie B, e ora le ragazze di Salvatore Colantuono si ritrovano al secondo posto del campionato con quarantatré punti, a tre dalla capolista Lazio. Le granata, contro le tranesi, hanno messo in cassaforte la sua nona partita, nonché la seconda di fila, a tenere la porta inviolata, ma soprattutto subendo tredici gol in diciannove gare, diventando la miglior retroguardia del torneo cadetto. Il merito va a tutta la retroguardia, ma anche a Camilla Pavana, difensore classe ’99 e, dopo anni al Napoli Chievo e Cesena, ha deciso in questa stagione di andare al Cittadella. La nostra Redazione ha raggiunto Camilla per risponderci ad alcune domande.

Camilla cosa ti ha portato a scegliere il calcio?
«Non è stata una scelta difficile. Tutti nella mia famiglia l’hanno praticato, e la passione verso questo sport è molto forte; quindi, sarebbe stato strano se ne avessi scelto un altro».

Come sei diventata un difensore?
«Nei miei primi anni ho ricoperto diversi ruoli facendo anche bene, poi durante una stagione del Settore Giovanile un allenatore, vista la mia altezza, mi ha messo difensore centrale e da lì non mi sono più spostata. È il ruolo che mi piace di più in assoluto e dove esprimo meglio le mie potenzialità».

Tu in carriera hai giocato in squadre come Napoli, Mozzecane (ora H&D Chievo Women) e Cesena. Cosa ti hanno lasciato queste tre maglie?
«Sono state tutte tappe fondamentali per il mio percorso di crescita. Ognuna di loro ha lasciato un qualcosa in me sia sul piano umano che calcistico. Ho incontrato persone e soprattutto allenatori che mi hanno fatta crescere molto».

Quest’anno sei al Cittadella. Perché hai deciso di andare in questo club?
«Erano due anni che il club manifestava un palese interesse nei miei confronti. Visti i buoni risultati ottenuti nella scorsa stagione, e il loro progetto di voler continuare a migliorare, ho accettato di condividere questo percorso».

Delle giocatrici presenti nel Cittadella c’è una che ti ha colpito più di tutte?
«Siamo una squadra molto giovane in cui è presente un bel mix tra giocatrici uscite dal Settore Giovanile che hanno un enorme potenziale e giocatrici che, seppur giovani, hanno un buon bagaglio di esperienza tra Serie A e B. Lavoriamo settimana dopo settimana per migliorarci a vicenda».

La stagione attuale del Cittadella dice secondo posto in Serie B a dieci giornate dalla fine. Avresti immaginato di trovarti in questa posizione?
«Sì, perché il gruppo è forte e sta lavorando bene. Ora sta a noi continuare su questa strada».

Un altro dato a favore della squadra è il fatto che dopo diciannove gare ha subito tredici gol, diventando la miglior difesa del torneo. Qual è il segreto di questo risultato?
«L’intesa in campo tra di noi e il duro lavoro».

Parliamo del successo ottenuto domenica contro l’Apulia Trani. Com’è arrivata, secondo te, questa vittoria?
«Non è stata una partita semplice come poteva sembrare dalla classifica. Il Trani si è chiuso nella loro metacampo, facendo molta densità, e per noi è stato difficile trovare varchi. Siamo state brave a non mollare, e alla fine abbiamo trovato il gol vittoria».

Restando in tema statistiche l’1-0 contro il Trani ha permesso di tenere la porta inviolata per la seconda gara di fila…
«Non è mai facile in questo campionato tenere la porta inviolata, quindi siamo soddisfatte».

La Serie B va avanti e il Cittadella riceverà il Trento. Gara sulla carta semplice, ma le insidie sono sempre dietro l’angolo…
«Partite semplici e risultati scontati non ce ne sono in questo campionato. È sul campo che bisogna dimostrare che la classifica ha ragione».

Che impressioni hai sulla Serie B dopo diciannove partite andate agli archivi?
«È un campionato tosto, competitivo e molto equilibrato che cresce di livello anno dopo anno».

Secondo te, chi può vincere il campionato?
«Ad oggi, vista la classifica e la costanza nei risultati, la Lazio. Ma il campionato è ancora lungo, si vedrà…».

Cosa manca, dal tuo punto di vista, al calcio femminile italiano per raggiungere le nazioni top del mondo?
«Sicuramente l’entrata dei club maschili ha dato, sotto tanti punti di vista, una spinta molto importante al movimento però ci vorrà ancora del tempo e del lavoro per raggiungere il livello dei top club».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Quando sono fuori dal campo studio, e passo del tempo con la famiglia e gli amici quando è possibile».

Che obiettivi vorresti centrare nel 2023?
«Per me ora conta solo raggiungere gli obiettivi prefissati per questa stagione».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cittadella Women e Camilla Pavana per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.