L’Independent è una delle squadre pronte a prendere parte, come nella passata stagione, al prossimo torneo d’Eccellenza femminile campano. La formazione verdazzurra, guidata dal tecnico Elio Aielli, è capitanata da Titty Astarita figlia del presidente Carlo. Da due anni nel team partenopeo è presente Sabrina Volpe, attaccante di Napoli classe ’92, cha abbiamo raggiunto per qualche battuta sulla realtà campana.

Sabrina come ti sei avvicinata al mondo del calcio e quali esperienze hai maturato prima di questa stagione?
Sin dalla giovanissima età adoravo giocare a calcio senza mai però poterlo praticare, sia per questioni di tempo che di studio. Quindi tutta la classica trafila calcistica nei settori giovanili è un po’ mancata. In tarda età, 20 anni, ho iniziato ufficialmente la mia carriera con il Prater Club. A questa squadra sarò sempre grata, perché mi ha dato la possibilità di fare le prime esperienze ed affacciarmi a palcoscenici importanti come la Rappresentativa Campania ed i campionati di categorie superiori. Successivamente ho vestito alcune maglie di squadre del napoletano come il Centro Ester, il Napoli e  la Virtus Partenope, tutte in Serie B. Poi ancora una stagione con il Prater Club prima di approdare all’ Independent“.

Sei legata a questa società dall’estate del 2019 cosa ti ha spinto a sposare questo progetto?
“Scegliere di giocare per l’Independent è stato molto semplice. Il progetto mi convinceva e la squadra da subito mi ha accolta con affetto facendomi sentire come a casa. Il presidente ha ambizioni importanti e, come lui, anch’io. L’Independent è stata la sfida che ho voluto accettare: vincere insieme il campionato di Eccellenza per fare il salto di qualità che questa squadra e società meritano. Essere stata scelta da loro per raggiungere questo obiettivo, mi inorgoglisce e cercherò sempre di dare il massimo per questi colori”.

Nella passata stagione per voi la stagione in Eccellenza. Come è andata per te e per la squadra?
“Nella passata stagione siamo partiti con tanto entusiasmo e voglia di fare, un gruppo nuovo, un nuovo mister, un nuovo progetto. Abbiamo disputato un grande campionato fino allo stop forzato causato dal COVID. Peccato non essere riuscite a concluderlo, anche per poter dare fino alla fine filo da torcere al Benevento che poi si è aggiudicato il campionato.
Personalmente lo scorso campionato è stato travagliato. In seguito ad uno scontro di gioco, ho riportato una frattura al polso che mi ha tenuta lontana dal campo per 40 giorni. La ripresa è stata dura, ma la voglia di ritornare era troppa. Ritornare a segnare e gioire con le mie compagne, è valso tutti i sacrifici fatti per restare al passo con il gruppo, come il lavoro differenziato in palestra e le ore ed ore sul tapis roulant”.

Come avete vissuto la fase di stop della scorsa primavera?
“Come ogni stop forzato è stata devastante. Allenarsi tre volte alla settimana, giocare la domenica, vedere praticamente per la maggior parte del tempo le tue compagne di squadra ed improvvisamente essere reclusi, lontani da tutto è stata veramente dura. Grazie alla tecnologia ci siamo sentite meno distanti, consapevoli che tutto questo sarebbe finito. La società ci è stata vicina, facendoci sentire tutto l’affetto e rassicurandoci che presto saremmo tornate a divertirci insieme sul rettangolo verde”.

Con quali ambizioni volevate  affrontare il campionato? In estate la rosa si era rinnovata?
“Alla ripresa degli allenamenti il gruppo si è rinforzato molto. La società si è assicurata calciatrici di livello e con esperienza anche in categorie superiori, per garantirsi maggiori possibilità di vittoria del campionato. Siamo un gruppo unito e compatto, ognuna di noi ha una sua caratteristica, ma tutte concorriamo verso un unico obiettivo: la vittoria del campionato. È stato bello ritornare ad allenarsi, la voglia di calcare nuovamente quel campo, stancarsi e sudare insieme non ha prezzo”. 

Ora purtroppo ancora uno stop. Come state lo vivendo? Continuate ad allenarvi? Sperate in una pronta ripartenza?
“È difficile restare a casa, non vedersi, non avere quella libertà che ci contraddistingue non potersi allenare in libertà e sicurezza. Il mister per tenerci sempre sul pezzo ogni settimana ci fornisce dei piani di allenamento per evitare che quanto fatto durante i primi mesi, settembre ed ottobre, vada perduto. E’ però molto complicato, viene meno la voglia e la costanza. Purtroppo non tutti riescono ad allenarsi da soli, la motivazione che sa darti una compagna di squadra è qualcosa di unico. Ci auguriamo che presto tutto ritorni alla normalità, di poter riprendere da dove avevamo interrotto e cominciare finalmente il nostro campionato”.

Come reputi il livello del campionato di Eccellenza campana e come sta crescendo il calcio femminile nella tua regione?
“Ogni anno le squadre si rinforzano, si iscrivono nuove società al campionato e questo ci fa ben sperare riguardo la crescita del calcio femminile in Campania. Il numero delle bambine che si iscrivono alle scuole calcio è in crescita, ciò dovuto anche alla vetrina che hanno garantito Mondiali di calcio femminile ed alla trasmissione su Sky delle partite del campionato di Serie A femminile. A Napoli ed in provincia, ci sono inoltre delle società che stanno facendo cose importanti, vedi il Napoli ed il Pomigliano. Loro militano rispettivamente nel campionato di Serie A e Serie B, dando maggiore visibilità al calcio nel Sud Italia che è sempre un po’ più indietro rispetto al Nord. Speriamo presto di raggiungere anche noi dell’Independent traguardi importanti ed affermarci come una vera e propria realtà calcistica”. 

Quale reputi il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
Ne ho tanti. Dai traguardi raggiunti con la Rappresentativa Campania a quelli ottenuti con i singoli club, ma quello più bello è proprio quello relativo all’inizio ufficiale della mia avventura calcistica.  Ero da poco arrivata al Prater club, appena una settimana, il mister mi convocò per una partita importante e molto sentita dalla società contro il Napoli Dream Team. Per una serie di eventi fortuiti giocai quella partita da titolare, che si concluse 3-2 e nella quale segnai il gol vittoria. Ecco sì, questo posso dire che è il mio ricordo più bello legato al mondo del calcio. L’emozione del gol, l’euforia della squadra che gioisce con me per la rete della vittoria. Tutto questo non ha prezzo”.