Photo Credit: Alessandro Bugelli - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La vittoria della Roma sulla Juventus è maturata dopo una splendida partita da parte delle giallorosse, ordinate, precise e bravissime a concedere poco o nulla alle avversarie e a segnare, invece, quando ne hanno avuto occasione. Ecco le pagelle giallorosse a cura della nostra redazione.

KRESHE: 7. Non fa sentire la mancanza della titolarissima Ceasar e gioca una partita di grande attenzione, rischiando anche di farsi male, ma cade e si rialza stringendo i denti. Focalizzata e perfetta su ogni pallone, si fa ingannare soltanto da quello di Bonansea che porta al pareggio la Juventus. Come Gandalf, non fa passare niente e nessuna calciatrice.

DI GUGLIELMO: 7. Parola d’ordine “personalità”, per il difensore. Tra le migliori in fase di costruzione, giganteggia anche nella sua specialità: i contrasti e gli anticipi, annullando qualsiasi possibilità di Cantore di andare al tiro. Nel secondo tempo sembra perdere un po’ i colpi, e invece torna a essere dappertutto. Spende di esperienza e intelligenza il cartellino giallo per rallentare la manovra avversaria.

LINARI: 7. Il suo sigillo nell’ultimo quarto di gara decreta la caduta della Juventus. Annichilisce le attaccanti bianconere, e Vangsgaard non riesce infatti a toccare quasi nessun pallone. Forza all’errore le avversarie con la sua pressione sfiancante e la rete è la ciliegina sulla torta.

MINAMI: 6,5. Al posto giusto, al momento giusto. Come tutte le compagne, è autrice di una grande prova di forza contro una delle squadre più in forma del campionato, e protegge la porta difesa da Kreshe con esperienza, contribuendo a mantenere inalterato il risultato. Unico neo? La disattenzione sul gol di Bonansea.

THØGERSEN: 6,5. Dopo un primo tempo eccezionale di contenimento di Bergamaschi e di costruzione del gioco, nella ripresa fa un po’ più fatica nel momento in cui la Juventus trova qualche idea e riesce a uscire dalla pressione. Ciononostante, la sua porzione di campo è ben coperta.

GREGGI: 7. Corre da una parte all’altra del campo come una scheggia impazzita, batte sul tempo il centrocampo e la difesa bianconeri e nessuna riesce a tenerla a bada, neanche Schatzer, che mette in difficoltà; serve molto bene le compagne in posizione avanzata. Nella ripresa prova anche lei a scrivere il suo nome sul tabellino delle marcatrici con un tiro dalla distanza che esce davvero di poco.

GIUGLIANO: 7,5. La capitana della Roma si rende pericolosa su quasi tutti i palloni. Nel primo tempo è incontenibile e fa a pezzetti il centrocampo della Juventus, trovando spazi anche dove sembrano non esserci, e approfitta di ogni piccolo errore per dare grattacapi a Caruso e Schatzer. La sua rete, dopo una bella sponda di Glionna, s(maschera) la sua gioia incontenibile per il ritrovato e tanto cercato vantaggio. (Dall’82’ TROELSGAARD SV)

DRAGONI: 7,5. Il gioiellino della Roma mette a tacere tutti i (pochi) detrattori: i premi e le belle parole sono tutti meritati. Mette subito la gara in discesa con una rete monumentale, splendida, incredibile, e chi più ne ha, più ne metta. Le sue sovrapposizioni sono micidiali, recupera i palloni persi dalle compagne e dalle avversarie indistintamente e li trasforma in un pericolo. Difficile fare meglio. (Dal 64’ KÜHL: 6,5. La nuova arrivata si getta subito nella fossa delle lupe inferocite e delle leonesse ferite a rimpiazzare per l’ultima mezz’ora una tra le più brillanti della sua squadra, e riesce comunque a farsi vedere. Partecipa attivamente al gioco, s’intende bene con le nuove compagne e collabora bene con Glionna, come se giocassero insieme da sempre. Ottimo inizio.)

HAAVI: 6,5. Si vede meno rispetto alle compagne, ma non vuol dire che non sia in campo, anzi. Sulla fascia è indispensabile nella costruzione della manovra e, come un’aquila, scova ogni pallone lasciato incustodito dalle centrocampiste avversarie per capovolgere la situazione a suo favore. (Dal 90’+2: PANDINI SV)

VIENS: 7. Tra le migliori in campo, fa vedere i sorci verdi a Lenzini e a Kullberg, che la perdono di vista, e fanno male, graziate da un pizzico di sfortuna che ha colpito l’attaccante giallorossa. Velocissima, corre come un treno palla al piede tutto il campo e calcia più volte verso lo specchio della porta bianconera.

CORELLI: 6,5. Sceglie di sentirsi ghepardo e di diventare una belva che sfugge dalla gabbia. La fascia è la sua distesa immensa, lei la percorre alla velocità della luce e scappa dalla presunta bracconiera Boattin appena ne ha l’occasione. La traversa colpita dalla sua incornata potentissima sta ancora tremando. (Dal 64’ GLIONNA: 7.  L’ingresso della calciatrice in campo si vede in ogni capovolgimento di fronti a caccia della rete nell’area bianconera. Mette la sua firma sull’assist al bacio per Giugliano, con uno stop ordinatissimo regalato di sponda alla compagna. Grande gara di sacrificio pur avendo meno di mezz’ora a disposizione. Non ha segnato il gol della ex, ma ha comunque contribuito a farla sprofondare nel baratro.)

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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