L’allenatrice della Lazio Carolina Morace ha rilasciato qualche giorno fa un’intervista a Sky Sport.

L’attuale guida tecnica della aquilotte è partita così: “Io qui ho giocato e allenato. Abbiamo vinto degli scudetti, poi giocavamo al Flaminio. Eravamo una delle squadre più titolate del calcio femminile. Ritorno? Per me è stato sicuramente un momento importante, in cui ho visto la possibilità di tornare a casa“.

Carolina ha poi commentato la figura del numero uno biancoceleste Claudio Lotito: “E’ un presidente che ha portato questo club a un livello internazionale, anche dal punto di vista delle strutture (al pari dei migliori club inglesi). Già il fatto che il presidente lavori in questo modo e voglia strutturare, e lo stia continuando a fare, la società così è un vantaggio e dice molto della sua mentalità. Nel femminile vuole fare la stessa cosa: il fatto di avere una collaboratrice donna, inglese-australiana è importante. Non conosce solo le giocatrici australiane, ma le norvegesi, le danesi, le spagnole. Siamo uno staff internazionale e ho trovato una squadra molto tecnica, delle giocatrici molto valide. Probabilmente questa è la squadra più forte della categoria, ma è normale che in cinque giorni non ho la bacchetta magica, però, ripeto, le ragazze hanno molto entusiasmo e credono molto in ciò che stiamo facendo“.

Sul suo arrivo alla Lazio Morace ha risposto così: “Credevo che le giocatrici non mi avrebbero riconosciuta, essendo loro molto giovani e la mia carriera è finita tempo fa, invece è successo il contrario. Sono arrivata qui e addirittura qualcuna non mi riusciva a parlare. Una calciatrice mi ha detto: “Scusami ma sono emozionata”. Un’altra ragazza straniera, al primo allenamento mi ha detto: “Mi sono lucidata le scarpe”. Lì ho capito che probabilmente questo impatto fa bene al calcio femminile, ma non serve solo la mia presenza“.

Carolina però muove qualche critica sul movimento italiano: “Servono investimenti da parte della Federazione verso le società di calcio femminile. Ciò che non vedo, anche in Serie A, è accelerazione e decelerazione, le basi del gioco del calcio. Questo manca non perché alle giocatrici manchi qualcosa, il problema è che non sono allenate come dovrebbero. Io vengo da questo mondo e lo so, magari altre società, che si sono affidate alla professionalità e competenza di persone che hanno sempre lavorato con gli uomini o i ragazzi, è chiaro che facciano più difficoltà perché non sanno dove può arrivare una donna. Se il livello fisico di tutte le squadre si alza, per forza ci deve essere un livellamento“.

Infine coach Morace lancia un messaggio importante alla famiglia della Lazio: “Vogliamo fare ciò che sta facendo la squadra maschile: dare una bella immagine di questo club che ha una storia non solo nel calcio maschile, ma una bella storia anche in quello femminile. ‘Working in progress’ per far piacere ai nostri tifosi e che ci vengano a vedere con soddisfazione. Forza Lazio“.

Photo Credit: Facebook Carolina Morace