Un Brescia perfetto sotto tutti i punti di vista, che è riuscito anche a far fronte alla prevedibile stanchezza accumulata dopo le vittorie con Cittadella e Como riesce a chiudere il filotto di partite-verità in sette giorni e far propria l’intera posta anche contro un coriaceo Chievo Verona. Al termine sfida non bellissima, molto combattuta e con poche occasioni da gol, a decidere è un gol su punizione di Veronique Brayda, alla sua terza marcatura consecutiva. Con questo successo le Leonesse di Garavaglia scavano un solco di cinque punti sulla seconda in classifica, il Como, battuto in casa dal San Marino.

LA GARA – Mister Garavaglia deve fare a meno nell’undici titolare di Luana Merli, che non ha recuperato dall’affaticamento al polpaccio rimediato mercoledì sera contro il Como e che è seduta in panchina. Fuori anche Brayda, partono in attacco Farina (esordio da titolare in stagione) e Pasquali con Hjohlman. A centrocampo non c’è Magri, al suo posto Asta con Ghisi e Cristina Merli, in difesa confermatissimo il pacchetto formato da Viscardi, Perin, Barcella e Galbiati davanti a Lonni. Arbitra il signor Selva di Alghero.

Nel primo tempo le occasioni si contano sulle punte delle dita di una mano: al 9′ Bolognini cerca la porta su punizione ma il pallone è alto. Un minuto dopo è Alkhovik a provarci in acrobazia a centro area ma non centra la porta. Passano pochi secondi e la risposta del Brescia è con Cristina Merli da fuori ma la sua conclusione è debole e centrale. Nel recupero del primo tempo occasione Brescia col pressing vincente di Ghisi che offre un buon pallone a Pasquali che però spara sull’esterno della rete.
Nella ripresa le squadre si allungano e arriva qualche occasione in più. La prima, clamorosa, è per il Brescia al 58′: Brayda, subentrata all’intervallo a Ghisi con Farina sostituita da Bianchi, si libera in area in mezzo a due avversarie con una magia e spara forte sul primo palo ma l’intervento di Boaglio è fenomenale e devia in corner. Al 60′ il vantaggio del Brescia: dai 22 metri Brayda con una conclusione rasoterra sul secondo palo non lascia scampo a Boaglio che era spostata a centro porta per coprire una possibile traiettoria a scavalcare la barriera. Al 62′ risponde il Chievo con il colpo di testa di Peretti, parata di Lonni. Al 24′ iniziativa di Hjohlman sulla sinistra, rientra sul destro e calcia: tiro contrato, facile parata di Boaglio. Al 75′ occasione Brescia sugli sviluppi di un corner: Brayda interviene sul cross ma la sua conclusione è respinta praticamente sulla linea, poi ci prova Barcella ma il suo tiro è respinto ancora in calcio d’angolo. All’84′ Chievo vicino al pareggio con Dallagiacoma che sfrutta un’errata lettura difensiva su un lancio dalle retrovie ma si allunga troppo il pallone sul controllo e favorisce l’uscita di Lonni. Al 90′ il Chievo colpisce la faccia superiore della traversa con un tiro dalla distanza di Peretti. Al 93′ ultimo brivido in area bresciana con tiro-cross di Peretti bloccato in presa bassa da Lonni.
Finisce così, con le Leonesse in trionfo ma sfinite al termine di sette giorni incredibili che hanno fruttato nove punti. Ora una settimana-tipo di allenamenti per preparare il recupero di domenica 13, sempre in casa, contro il Cesena.

LE INTERVISTE – «Io credo che dobbiamo applaudire sempre e comunque queste ragazze – le parole di mister Elio Garavaglia – indipendentemente da come andranno le cose, perché mi danno sempre sensazioni positive ed è davvero uno spettacolo vivere con loro questa stagione perché si è creato un bel feeling. Riusciamo a capirci al volo e in campo sono sempre molto attente e volenterose nel voler migliore e curare i dettagli. E anche oggi hanno dato una grande dimostrazione contro una squadra che sapevamo ci avrebbe messo in difficoltà come il Chievo. E’ stata una partita tattica, agonisticamente intensa ed equilibrata. Quindi nonostante le fatiche del mercoledì, le ragazze hanno dato tutto quello che avevano e anche di più». Grandissima prova a livello difensivo da parte del Brescia, che non ha lasciato occasioni nitide al Chievo se non la traversa colta da Peretti nel finale: «Sì, e devo dire che le ragazze in panchina erano più tranquille di me perché man mano che passavano i minuti il nervosismo e l’apprensione cominciavano a montare. Però devo dire che la difesa ha dato grande prova di maturità e solidità perché sono sempre rimaste attente in una gara molto difficile». Un’altra volta un undici di partenza con molte novità e ancora una volta cambi decisivi: «Sì, magari sono fortunato in questo periodo perché non è la prima volta che capita. Purtroppo Luana non era assolutamente disponibile ma è venuta in panchina comunque e speriamo possa recuperare per domenica prossima. Anche Porcarelli non è al meglio perché ha un problema alla caviglia ma ha stretto i denti e ha giocato uno spezzone». Ora il mister dovrà togliere la tuta e indossare la divisa da pompiere per placare un po’ gli animi? «No, queste ragazze non ne hanno bisogno perché sanno cosa devono fare e la testa dove deve stare. Devono continuare a fare quello che stanno facendo, giocare serenamente, possibilmente divertendosi e mantenendo i piedi per terra fino alla fine del campionato. Poi vedremo quali saranno i risultati, però sono convinto che daranno sempre il massimo».
Protagonista di una prova solida in difesa, Elisa Galbiati: «Sette giorni davvero duri, e oggi non era sicuramente facile perché la stanchezza si è fatta sentire e penso che si sia visto che mancava un po’ di lucidità e brillantezza però siamo riuscite a stare bene in campo, a coprire gli spazi. Poi concretizzare una delle poche palle gol che ci sono state in partita, da ambo le parti, è stato ovviamente decisivo. Siamo contente per questa vittoria e del lavoro fatto in campo, sapevamo che c’era da lottare e che c’era da mettere tutto quello che potevamo fisicamente e anche di più. Penso che soprattutto nella ripresa si sia vista questa grande voglia di voler gettare il cuore oltre l’ostacolo». Ora bisogna mantenere i piedi per terra: «Mancano tante partite. E ognuna va lottata e giocata al massimo. Tutte le squadre sono valide, e come noi hanno punti di forza e di debolezza. Quindi una partita alla volta, e vediamo come va a finire».
Tre gol in sette giorni, due di questi hanno fruttato direttamente sei punti (Cittadella e Chievo). Per Veronique Brayda la settimana perfetta: «Personalmente è una grande soddisfazione, ma soprattutto perché sono riuscita ad aiutare la squadra. E’ stata una settimana molto intensa con tre partite tutte d’un fiato contro ottime squadre. Non è stata una partita brillante, ma l’importante era riuscire a portare a casa i tre punti, e ci siamo riuscite». Difficile chiedere brillantezza: «Abbiamo speso tanto nelle partite precedenti, e quindi eravamo consapevoli che oggi ci sarebbe stato essenzialmente da combattere». Si può dire che oggi era la partita più difficile? «Assolutamente sì. Soprattutto a livello mentale oltre che fisico. Il futuro? Mancano tantissime partite da giocare, quindi penseremo alla prossima partita e basta».

BRESCIA: Lonni, Galbiati, Perin, Barcella, Viscardi, Ghisi (45’ Brayda), Asta, Cristina Merli (76’ Magri), Farina (45’ Bianchi), Pasquali (53’ Porcarelli), Hjohlman. A disp: Ballabio, Maroni, Luana Merli, Tengattini. All: Garavaglia.
CHIEVO VERONA: Boaglio, Mele, Tunoaia, Peretti, Bolognini (78’ Mascanzoni), Boni, Alkhovik (63’ Salas), Salaorni, Tardini (42’ Franco), Zanoletti, Dallagiacoma. A disp: Olivieri, Fenzi, Caliari, Zanoni, Salimbeni. All: Venturi.
ARBITRO: Selva di Alghero.
MARCATRICE: 60’ Brayda (BRE).
AMMONITE: Ghisi (BRE), Brayda (BRE), Lonni (BRE), Alkhovik (CHI), Tunoaia (CHI).

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile