Photo Credit: Pierangelo Gatto

L’Hellas Verona Women ha ottenuto il suo undicesimo risultato utile consecutivo in Serie B, vincendo pareggiando 2-2 in casa contro la Ternana ventunesimo turno di campionato. La squadra di Matteo Pachera, che resta al quinto posto con trentanove punti, può contare su un elemento che conosce molto bene l’ambiente Hellas: stiamo parlando di Michela Ledri, difensore classe ’92 che indossa la maglia delle mastine dal 2019, dopo le esperienze vissute all’AGSM Verona, Mozzanica e Valpolicella. La nostra Redazione ha raggiunto Michela, che tra l’altro è anche la capitana, per risponderci ad alcune domande.

Michela cosa vuol dire per te il calcio?
«Per me il calcio significa vita, libertà, divertimento. Tutto è nato da piccola, tutta la mia famiglia praticava questo sport, e dopo aver preso a calci l’unica bambola che avevo, hanno deciso di farmi provare a giocare con la squadra del mio paese insieme a mio fratello maggiore Alessandro».

Cosa ti piace del ruolo di difensore?
«Sicuramente giocare come difensore centrale dà la possibilità di vedere tutto il campo, e aver dunque più visione di gioco. È il ruolo dove praticamente iniziano tutte le azioni dal basso, e il fatto di impostare l’inizio delle varie azioni mi stimola e mi piace».

Tu vesti la maglia dell’Hellas Verona Women per la quarta stagione di fila. Cosa ti ha portato a rimanere in questo club?
«Tifo Hellas fin da piccola, quindi per me rimanere qui non è stato per nulla difficile, anzi ne vado orgogliosa».

Inoltre, sei anche la capitana di questa squadra. Quanto conta per te guidare sul campo le tue compagne?
«Per me essere la capitana è un fatto che mi responsabilizza e, allo stesso tempo, mi riempie di orgoglio. Posso sicuramente trasmettere alle mie compagne l’amore che ho per questa maglia e per il calcio in generale».

Sabato è arrivato il 2-2 contro la Ternana. Secondo te si poteva vincere questa partita?
«Per come si erano messe le cose sicuramente potevamo portare a casa i tre punti, ma la partita di sabato ormai è passata».

Grazie a questo risultato l’Hellas è attualmente quinto dopo ventuno giornate di B. Questo piazzamento è in linea con le tue aspettative d’inizio campionato?
«No, perché ci siamo prefissate altri obiettivi. Mancano ancora tante partite, e noi proveremo a portare a casa più punti possibili, e alla fine tireremo le somme della stagione».

Il Verona ha ottenuto l’undicesimo risultato utile di fila in questo campionato. Quanto vale per te questa striscia positiva?
«È una buona striscia positiva, ma noi dobbiamo guardare l’immediato futuro, e non basarci sul passato».

Però il campionato va avanti, e il Verona andrà domani in casa del Cittadella Women. Che valore avrà questa partita?
«Loro sono seconde in classifica, e questo per noi deve essere uno stimolo in più per far bene».

Che voto dai sulla Serie B dopo ventuno partite andate agli archivi?
«Un campionato molto competitivo e ancora incerto».

Chi può vincere, secondo te, il torneo cadetto?
«Sicuramente più squadre hanno la possibilità di vincere, perché bastano pochi passi falsi e si possono rimescolare le carte. Non so chi possa essere realmente la favorita».

L’arrivo del professionismo ha dato una svolta al calcio femminile italiano?
«Questo deve essere solo l’inizio di un nuovo percorso e non un arrivo. Dobbiamo tutti impegnarci di più, perché il professionismo possa raggiungere anche altre categorie».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«La mia vita extracalcistica è una bellissima vita dedicata alla famiglia e agli amici».

Cosa vuoi dire alle tue compagne dell’Hellas in vista del rush finale della Serie B?
«Alle mie compagne vorrei solo dire che sono molto orgogliosa di ognuna di loro e di continuare a combattere per il nostro obiettivo. Ovviamente un passo alla volta, ma sempre consapevoli dei nostri mezzi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Hellas Verona Women e Michela Ledri per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.