“La stagione delle Women è stata straordinaria. E non solo per le vittorie. Di straordinario c’è stata la crescita, del gruppo e della squadra” le parole della giornalista di La7, Martina Angelini, esperta di calcio femminile. “Le vittorie sono giunte di conseguenza – ha aggiunto la cronista a Tuttojuve -. Ed è qualcosa di impensabile arrivare a vincere tre trofei in Italia e ai quarti di Champions, nel modo in cui le ragazze ci sono arrivate, battendo il Lione all’andata. In campionato la Juve ha avuto la l’intelligenza e la capacità di arrivare a dicembre con un tesoretto di punti decisivo”. 

Dovessi scegliere un volto di questa stagione, tra le bianconera, quale sceglieresti? 
Arianna Caruso è la giocatrice simbolo di questa stagione. E’ una ragazza di 23 anni ancora da compiere, ha fatto 8 gol in campionato ed è la miglior marcatrice della squadra. E ne ha segnati 16 in tutto in stagione, da centrocampista. Poi il gol in Champions al Servette è stato qualcosa di meraviglioso”.

Come giudichi il lavoro di Montemurro al suo primo anno di Juve?
Joe Montemurro ha cambiato la mentalità della squadra e il modo di giocare alle singole. Penso a Girelli, ad esempio, che al di là dei numeri ha fatto una stagione straordinaria. Cristiana ha segnato tanto in Champions e meno in campionato, dove però ha fatto segnare tantissimo. E questa nuova attitudine la fa diventare ancora di più una giocatrice di livello internazionale. Merito anche a chi c’è stato prima come Rita Guarino, che ha gettato le basi della Juve che vediamo oggi”. 

Come cambierà il calcio femminile con il professionismo?
“Non dobbiamo avere fretta. Quando la federazione obbligò le squadre ad avere il settore giovanile, le Under 12, dissi che avremmo visto i frutti dopo dieci anni. E così è stato. Infatti la nostra Under 19 è attualmente molto forte. Stesso ragionamento per il professionismo, che porterà i suoi frutti quando le 16enni di oggi in futuro potranno vivere serenamente di calcio, senza dover scegliere se giocare o lavorare”. 

In chiave Juve, cosa c’è da aspettarsi dal mercato?
“Servono due o tre straniere forti, sul solco dell’arrivo di Pedersen, Sembrant e Peyraud-Magnin, giocatrici che arrivano forti e che fanno subito la differenza. Per competere in Champions servono profili di alto livello. Ancora non siamo super appetibili dalle giovani top d’Europa ma certamente qualche ragazza esperta che abbia voglia di cambiare si trova”.

Credit Photo: Paolo Pizzini