Nel corso del cammino dell’ Unione Sportiva ACLI Italia (verso il congresso elettivo di marzo 2021) lunedì 14 dicembre, nella serie di confronti tecnici definiti “fare rete”, è intervenuto il Ministro per lo Sport e le Politiche Giovanile Vincenzo Spadafora, assieme al nostro Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Femminile, Milena Bertolini.
Alla tavola rotonda, moderata dal Capo Redattore Sport ANSA Piercalo Presutti, sono state tante le novità contenute nella Riforma dello sport approvata dal Consiglio dei ministri e prossima alla discussione alle Camere per la definitiva entrata in vigore: a partire dalla rivoluzione che prevede introduzione del Professionismo Femminile, fino alle tutele per i lavoratori sportivi, accesso degli atleti paraolimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, e abolizione del vincolo sportivo per i più giovani compresa introduzione di premi di formazione.
Il Commissario Tecnico dell’Italia di Calcio Femminile nello scambio di opinioni è determinata, e non lascia dubbi sul suo pensiero in merito, intervenendo fermamente ad una domanda del Ministro : “E’ la meritocrazia deve andare avanti ma in una società come la nostra non ancora pronta, imporre le quote rosa credo sia importante. Più donne hai, più massa critica fai e più è probabile che puoi arrivare a un cambiamento culturale”.
In questo il professionismo femminile può aiutare aggiunge la Bertolini, non soltanto a fare ‘La rete delle donne’ (titolo del tema a confronto della giornata), ma sebbene i cambiamenti culturali siano molto lenti , nello sport il percorso che sta affrontando il Governo Italiano viaggia nella giusta direzione.
Vincenzo Spadafora ne è convinto e soddisfatto, nel 2023 la Figc dovrebbe prevedere il passaggio al professionismo anche per le donne, sappiamo che questo doveroso cambiamento sociale-culturale è un dibattuto che si sviluppa negli alti vertici da molti anni e mi auguro che anche altre Federazioni Sportive vadano in questa direzione.
“Quanto fatto dal ministro è importante – ha aggiunto la C.T. – Il professionismo femminile nello sport è un percorso giusto. Siamo una società democratica e non possiamo pensare di esserlo se per le donne non c’è la stessa possibilità. I passaggi lunghi ma graduali, che dal 2023 vedrà il passaggio al professionismo anche per le donne, mi rende molto felice ed anch’io mi auguro che anche in altri Sport ,dove le donne si ritagliano il loro piccolo spazio, le venga riconosciuto parità di ruolo.”
Sicuramente un’ altro tassello importante è stato posto, per questo obbiettivo, che ad oggi sembra configurarsi nel quadro finale più logico e più giusto per il mondo del Calcio Femminile Italiano.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.