La sfida infinita tra Roma e Juventus viene vinta nuovamente dalla squadra giallorossa, che si aggiudica la quarta finale consecutiva contro le bianconere laureandosi campione d’Italia, un titolo che fa il paio con quello conquistato due settimane fa da Bartoli e compagne.

Lo scudetto numero quattro delle capitoline porta la firma di Pellegrino Cimò, attaccante palermitana classe 2006 che ad inizio ripresa squarcia le nuvole che sovrastano il ‘Giacinto Facchetti’ di Cologno al Serio con un destro da fuori aria che non lascia scampo al portiere avversario. All’80’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva anche l’incornata di Kajzba, che da pochi metri supera Nespolo capitalizzando al massimo la seconda conclusione delle capitoline verso la porta avversaria. La concretezza della Roma ha la meglio sul fraseggio della Juve, che nonostante la buona prestazione non è riuscita a creare grossi pericoli. Terminato il ciclo vincente di Melillo, al suo primo anno sulla panchina giallorossa Viglietta può quindi festeggiare lo scudetto insieme alle sue calciatrici, protagoniste di un’altra stagione da incorniciare.

“È stata una partita molto combattuta, che dimostra come livello tecnico del campionato stia crescendo sempre di più anno dopo anno – ha dichiarato il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani – complimenti alla Roma per la vittoria del quarto titolo consecutivo e complimenti anche alla Juventus per il gioco espresso e per le tante ragazze di talento che fanno parte di questo gruppo”.

La partita – Quello che ormai può essere considerato il ‘classico’ del calcio femminile italiano, a livello Primavera ma anche per quanto riguarda le prime squadre, inizia sotto una pioggia battente che non scoraggia i circa 400 tifosi presenti sulle tribune dello stadio. Il meteo e il campo scivoloso condizionano invece i primi minuti di gioco, con le calciatrici – consapevoli della posta in palio – che preferiscono non rischiare la giocata per evitare di prestare il fianco alle ripartenze avversarie. L’azzurrina Schatzer della Juventus e la slovena Kramzar della Roma dettano i ritmi della gara, mettendo ordine a centrocampo e cercando di innescare in profondità le attaccanti.

 

Il primo pericolo nasce da Duljan, che dopo una bella ruleta con cui elude l’intervento della sua marcatrice si invola verso la porta giallorossa cercando l’assist per Bellagente, anticipata però dall’uscita di Merolla. La calciatrice svedese classe 2003 – 15 presenze in Serie A in questa stagione – è insieme all’inesauribile Pfattner tra le migliori dei primi 45’, che si chiudono senza vere occasioni da gol ma con l’undici di Piccini in continua proiezione offensiva alla ricerca del varco giusto, che Bruni e compagne però non concedono.

La ripresa si apre con la giocata della domenica che rompe l’equilibrio del match. La protagonista è la giallorossa Pellegrino Cimò, che riceve il pallone sulla trequarti, se lo sposta sul destro e fa partire un destro di collo esterno che finisce la sua corsa sotto al sette, con Nespolo – titolare al posto di Mustafic, infortunata nel riscaldamento – che non riesce a deviare la conclusione della sedicenne di Palermo.

 

La risposta della Juve è affidata alla solita Duljan, che sfonda sull’out di sinistra trovando l’assist al centro per Bellagente, ma il tiro in scivolata dell’attaccante bianconero finisce a lato di pochissimo. La formazione torinese avanza il proprio baricentro alla ricerca del pareggio, senza però trovare lo spunto o la giocata che possa mettere in difficoltà le rivali. All’80’ arriva anche il 2-0 di Kajzba, brava ad anticipare l’uscita di Nespolo con un colpo di testa che indirizza il titolo verso la Capitale. Nel finale Moretti – autrice di una doppietta due giorni fa contro l’Inter – prova a mettersi in proprio e a colpire le giallorosse con due conclusioni dalla distanza, ma non è giornata per le punte bianconere, che non riescono a riaprire il match. La festa ha inizio sotto lo spicchio di tribuna occupato dai tifosi della Roma, arrivati fino a Cologno al Serio per celebrare il secondo titolo giallorosso in meno di un mese, il quarto di fila per le ragazze dell’Under 19.