Un Campionato Europeo Femminile ricco di soprese riprenderà domani Giovedì 3 Agosto 2017 con le gare semifinali: si parte alle ore 18 al Rat Verlegh Stadion di Breda con  Danimarca – Austria e a seguire in serata alle 20:45 al FC Twente Stadion Enschede Olanda – Inghilterra; entrambe le partite saranno trasmesse in diretta tv su Eurosport.

Un campionato che fino ad oggi ha riservato grandi sorprese nei quarti di finale: l’eliminazione di Svezia (argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro), Germania (campionessa olimpica in carica e vincitrice delle ultime sei edizioni della rassegna continentale) e Francia (principale favorita della vigilia). Eliminazioni a sopresa e in alcuni casi clamorose, che ha stupito tutti: tecnici, tifosi e giornalisti.

Le svedesi sono state sconfitte (0-2) dalla padrone di casa, spinte dal tifo continuo del pubblico che ha riempito i 12000 posti disponibili del piccolo stadio di Doetinchem. Le ragazze “orange” hanno approfittato di una disposizione troppo offensiva delle avversarie, che ha esposto a brutte figure la lenta coppia di difensori centrali, formata da Nella Fisher e Linda Sembrant. A sbloccare il risultato è stata Lieke Martens, finora  la miglior giocatrice della manifestazione, che al 33’ ha beffato su una punizione dal limite Hedvig Lindahl, mal posizionata dietro la barriera. Le scandinave hanno avuto una sola grande opportunità di pareggiare, in avvio di ripresa, con Fridolina Rolfo, che da ottima posizione ha calciato fuori. Al 64’ le ragazze di Sarina Wiegman hanno chiuso i conti con un’azione da manuale in contropiede: pannellata di quaranta metri della Lieke Martens, controllo in corsa sulla fascia destra di Shanice Van de Sanden, che ha superato in velocità un difensore e ha messo sul piede di Vivianne Miedema una comoda palla da spingere in porta.

Per la fortissima centravanti ventunenne passata in estate dal Bayern Monaco all’Arsenal, considerata una delle più forti attaccanti del mondo, è il stato primo gol nel torneo. Nel finale, occasioni da una parte e dall’altra, ma il punteggio non è più mutato. Per l’esperto tecnico Pia Sundage, classe 1960 (due titoli olimpici con gli Usa a Londra e Pechino, oltre al citato secondo posto di Rio), è stata l’ultima partita sulla panchina gialloblù. Aveva già comunicato che avrebbe lasciato dopo l’Europeo. Il suo successore sarà Peter Gerhardsson. In dodici edizioni dell’Europeo, è solo la seconda volta che la Svezia non si piazza tra le prime quattro. Per l’Olanda sarà invece la seconda semifinale, dopo quella del 2009.

La Germania ha perso per 1-2 contro la Danimarca, nella gara rinviata al giorno dopo per il nubifragio che aveva allagato il terreno dello Sparta Stadion di Rotterdam. E dire che Maroszan e compagne avevano iniziato nel migliore dei modi: erano passate in vantaggio già al 3’ con Isabel Kerschowski, dominando poi per la prima mezz’ora. Ma da lì in avanti sono uscite fuori di prepotenza le danesi, che hanno meritatamente ribaltato la situazione nella ripresa con due micidiali colpi di testa di Nada Nadim al 49’ e Theresa Nielsen all’83’. Dopo 22 anni, dunque, la “Nationalmannshaft” non potrà più aggiudicarsi il titolo continentale (era imbattuta dal 1995). Ha pagato le tante, troppe assenze e il cambio in panchina, con la giovane e ancora acerba Steffi Jones che ha preso il posto di un “monumento” come Silvia Neid, che aveva legato il suo nome ai trionfi degli ultimi vent’anni (dal 1996 al 2016). Le danesi, guidate ora da Niels Nielsen, erano state semifinaliste anche quattro anni fa in Svezia (sconfitta contro la Norvegia per 3-5 dopo i rigori). Per loro due terzi posti all’Europeo.  

La altre due squadre giunte in semifinale sono state l’Inghilterra e l’Austria. Le inglesi, che come l’Olanda hanno vinto tutte le gare disputate (ottima fase d’attacco con in totale 11 goal e una difesa di ferro cha ha subito solo 1 goal), hanno eliminato, nel match più atteso dei quarti, la Francia, che per doti tecniche era considerata la più forte del lotto; ma le francesi, già in difficoltà nella fase a giorni, hanno confermato il loro precario stato di forma, cedendo alle “leonesse” 0-1.
Ha deciso allo scoccare dell’ora di gioco un guizzo di Jodie Taylor, sempre più capo cannoniere con le sue 5 reti in quattro gare. La compagine del mister Mark Sampson ha così conquistato la prima vittoria inglese in 43 confronti con la Francia, confermando la crescita del movimento anglosassone, capace di conquistare a sorpresa la medaglia di bronzo a Mondiali del 2015 in Canada. Le transalpine hanno fallito un’altra opportunità: sempre sul punto di affermarsi a livello internazionale e puntualmente incapaci di compiere il salto di qualità. Potranno riprovarci nel Mondiale 2019, che giocheranno in casa.

L’Austria, al suo esordio assoluto in una fase finale e clamorosa rivelazione di questi europei, ha piegato per 5-3 ai rigori la Spagna, al termine di una sfida equilibratissima, con facili occasioni sprecate da entrambe le squadre in campo. Dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e supplementari, i calci di rigore hanno decretato il vincitore. Le austriache sono state impeccabili, andando a segno con Laura Feiresinger, Nina Burger, Verena Aschauer (entrata al 119’), Viktoria Pinther (subentrata al 110’) e Sarah Putingam. Fatale per le combattive spagnole l’errore di Silvia Meseguer, che si è fatta parare la conclusione dall’ottima Manuela Zinsberger.

Nella prima semifinale, domani 3 Agosto, a Breda (ore 18), la Danimarca se la vedrà con l’Austria in un duello inedito e totalmente imprevedibile (anche se le danesi dovrebbero far valere la loro maggiore esperienza). A seguire, alle ore 20,45, ad Enschede, scenderanno in campo Olanda ed Inghilterra, nella riedizione della semifinale del 2009 in Finlandia, vinta per 2-1 dalle inglesi. Questa partita è per molti addetti ai lavori una finale anticipata, tra le due formazioni maggiormente in forma. Le leonesse partono coi favori del pronostico, desiderose di conquistare il loro primo trofeo europeo; ma anche le olandesi inseguono lo stesso obiettivo e potrenno beneficiare del fattore campo.

Danimarca, Austria, Olanda, Inghilterra: quale sarà la regina d’Europa ?

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