Salve a tutti, torniamo anche oggi a prendere un caffè assieme, e visto che siamo in questo comodo bar virtuale mi piacerebbe questa volta parlare con voi della famosa formazione che qualche giorno fa è stata diramata con le componenti ufficiali che partiranno per l’imminente Europeo 2022.

Ricordando che mai ci vorremmo mettere nei panni della ct Bartolini, uno per competenza, se il movimento italiano a livello di nazionale e non solo ha avuto una vera svolta negli scorsi mondiali è stata proprio lei, assieme alle ragazze che ha scelto, ad essere la prima artefice di tale successo che, con tutto il cuore, speriamo si possa replicare anche in questi europei ai quali arriviamo consapevoli che il gap tecnico da colmare non è più quello che ci vedeva partire penalizzate negli scorsi mondiali e, dunque, abbiamo alzato l’asticella delle aspettative.

Tagliando corto, da buon italiano ho fatto una lista di giocatrici che nella mia Fantanazionale avrei sicuramente convocato, tanto si sa che in Italia siamo prima che tifosi un popolo di allenatori…

Una grande esclusa che io però avrei provato a portare nella mia spedizione azzurra è sicuramente Alia Guagni, perché da gennaio, cioè da quando è tornata in Italia, ha fatto sempre vedere delle ottime prestazioni, come ad esempio 3 assist in un sola partita, e non sono robette da poco. Poi non avrei fatto andare in vacanza Erika Santoro del Sassuolo, che ha sempre offerto prestazioni di altissimo livello fino al calo e al crollo della squadra avvenuto nelle ultime giornate, una centrocampista tutto fare che da sicuramente il meglio di sé, sia in copertura che negli affondi offensivi sulle fasce laterali. Sempre dal club emiliano avrei chiamato se non si fosse infortunata, perché nel mioFantacalcio non esistono gli infortuni, sicuramente Sofia Cantore, che da poco ha firmato un contratto che la vede ritornare in pianta stabile nella sua Juventus, dopo tre stagioni in giro per l’Italia a farsi le ossa. La ragazza è davvero cresciuta tanto e fino all’infortunio di Febbraio lo ha ampiamente dimostrato sul terreno di gioco con la maglia emiliana cucita sulla pelle.

Chi non avrei scartato è sicuramente il blocco romano, in primis il motorino Giada Greggi, che ha nel centrocampo, da quando è tornata dal suo stop forzato, quest’anno è stata il motore infaticabile del cammino e dei successi ma, soprattutto, del bel calcio messo in scena dalle lupe romane. Con lei in attacco avrei tenuto sicuramente anche Annamaria Serturini, sempre capace di affondare sia in area che lateralmente con la sua tecnica nel trattare il pallone e mettere gli assist giusti per le compagne di riparto. Della Roma, a questo punto, avrei convocato anche Benedetta Glionna, sarebbe stata sicuramente la mia scommessa, ma di una ragazza così indiavolata sulla fascia non ne avrei mai fatto a meno, visto che poi è anche un discreto tornante difensivo, per rompere sul nascere le trame di gioco che ora molte squadre sviluppano partendo con palla al piede dal basso con il portiere.

A centrocampo, dopo una stagione sugli scudi per la sua visione di gioco, quasi sempre atta ad innescare le sue attaccanti o mettere palla fra i piedi alle sue compagne di riparto, giocando il pallone spesso di prima intenzione, avrei dato, vista l’età, un’ultima chanche anche a Greta Adami, che alla sua prima nel Milan ha giocato una stagione intera mettendosi sempre in luce per il suo calcio pulito e cristallino, una giocatrice che al cambio di maglia sociale è letteralmente rinata, dimostrando quanto aveva fatto nel periodo d’oro a Firenze, che già in passato le aveva portato la gioia della maglia azzurra.

E per finire, in difesa mi sarei assicurato le prestazioni di un’altra milanista, che in questa stagione secondo il mio punto di vista ha dato tanto alla causa, ovvero Linda Tucceri Cimini, sempre attenta alla marcatura, ma brava anche a salire e rimettere in gioco la palla da fallo laterale, trovando sempre le sue compagne, dote non da tutte, visto questo campionato, senza considerare la sua grinta costante nel spingere la squadra.

Ecco questo è tutto, oggi mi sono divertito un pochino a fantasticare, tenendo a precisare che, ovviamente, la squadra che da luglio tiferemo è la migliore che la ct Bartolini, a cui facciamo i nostri migliori in bocca al lupo, ha saputo scegliere con cura e con dinamiche di campo che noi allenatori nel pallone da bar certamente non conosciamo. Dunquenon suoni come una critica o altro, sono semplicemente un giornalista che per un giorno si è tolto i panni di addetto ai lavori e ha fantasticato giocando a fare l’allenatore.

Danilo Billi
Danilo Billi è un giornalista pubblicista da circa 20 anni. Nativo di Bologna, ha mosso i primi passi lavorativi nella città natale nell’ambito sportivo, seguendo dapprima la Fortitudo Baseball e poi la Pallavolo femminile di San Lazzaro di Savena in serie A1. Per gli anni a seguire ha collaborato con la Lega Volley Femminile, prima di approdare a Pesaro, dove è stato capo fotografo per oltre 10 anni dell’ex Scavolini Volley di A1 e redattore a Pesaro, dove attualmente vive, per il Messaggero, il Corriere Adriatico e Pesaro Notizie (web). Si è occupato del Bologna Football Club per diverse stazioni radio emiliane, come Radio Logica e Radio Digitale, dopo di che ha iniziato a scrivere per la fanzine Cronache Bolognesi e ha collaborato con altri siti e app che si occupano, tra l’altro, di calcio femminile, che negli ultimi anni ha rappresentato la maggior parte della suo impegno giornalistico. Ha scritto due libri di narrativa attinenti al calcio Bolognese e al suo tifo e uno lo scorso anno relativo alla stagione del Bologna calcio femminile edito dalla collezione Luca e Lamberto Bertozzi.