Ciao a tutti, come me penso che tantissimi di voi abbiate visto la partite della nostre ragazze impegnate ieri pomeriggio contro l’Islanda, dove dopo un avvio shock delle nostre avversarie, dopo pochi minuti erano già in vantaggio, abbiamo potuto assistere ad una gara di grande intensità della nostra nazionale.

La CT Milena Bertolini, è stata audace nello schierare una squadra nettamente diversa dalla solita formazione che siamo stati abituati a vedere giocare.

Piemonte e Giacinti in campo fin dal primo minuto e Simonetti alla fine una delle migliori a centrocampo.

Insomma è stata una battaglia contraddistinta da tanti corpo a corpo che non hanno favorito il gioco azzurro ma poi nella ripresa il goal di Begamaschi ha dato forza e linfa vitale a tutto l’ambiente, una vera e propria boccata di aria fresca che serviva come non mai dopo la batosta con la Francia. Molto bene anche le subentrate Bonansea e Girelli in attacco, con loro abbiamo rischiato anche di passare in vantaggio. Ora, a parte eventuali “biscotti”, tutto davvero è ancora aperto e la gara con il Belgio di lunedì non farà sconti. Quindi zero alibi, se si vuole cercare di passare il turno e onorare questo europeo iniziato non nel migliore dei modi bisogna trovare assolutamente la vittoria contro una formazione alla nostra portata, le nostre ragazze oggi sono tornate a combattere e quando hanno potuto hanno giocato anche il loro calcio ragionato con palla a terra e supremazia territoriale. Peccato che non sia arrivata la vittoria, ma allo stesso tempo dobbiamo ringraziare che che  l’Islanda in un paio di contropiedi non ci abbia fatto ulteriormente male, altrimenti saremo qui a parlare già dei titoli di coda di questo Europeo per ora non troppo positivo come le aspettative lo descrivevano.

Le ragazze sicuramente hanno pagato questo scotto e la troppa pressione mediatica a mio avviso, inoltre incontrare la prima della classe alla prima giornata non ha giovato, se la Francia l’avessimo incontrata per seconda o ultima, probabilmente avremmo interpretato la partita in un’altra maniera.

Ma ora dobbiamo salvare il salvabile e rimanere concentrati su quello che è, non su quello che è stato, le ragazze hanno giocato una gara di grande carattere in particolare anche questa volta ancora nel secondo tempo. Con il Belgio lunedì ci vorrà una super prestazione per entrambi i tempi, però per avere la meglio sul Belgio e conquistare ifamosi 4 punti che ci farebbero passare il turno, premio che queste ragazze si meritano assolutamente per quanto hanno fatto in questi anni per questa maglia, anche se ancora in questo europeo non sono riuscite ad esprimere tutto il loro vero potenziale. Dunque speriamo davvero con tutto il cuore ce lo possano fare vedere lunedì in prima serata tv. Questo sì che sarebbe un bellissimo rilancio e uno straordinario spot per la nazionale e per tutto il movimento che le orbita appresso.

Danilo Billi è un giornalista pubblicista da circa 20 anni. Nativo di Bologna, ha mosso i primi passi lavorativi nella città natale nell’ambito sportivo, seguendo dapprima la Fortitudo Baseball e poi la Pallavolo femminile di San Lazzaro di Savena in serie A1. Per gli anni a seguire ha collaborato con la Lega Volley Femminile, prima di approdare a Pesaro, dove è stato capo fotografo per oltre 10 anni dell’ex Scavolini Volley di A1 e redattore a Pesaro, dove attualmente vive, per il Messaggero, il Corriere Adriatico e Pesaro Notizie (web). Si è occupato del Bologna Football Club per diverse stazioni radio emiliane, come Radio Logica e Radio Digitale, dopo di che ha iniziato a scrivere per la fanzine Cronache Bolognesi e ha collaborato con altri siti e app che si occupano, tra l’altro, di calcio femminile, che negli ultimi anni ha rappresentato la maggior parte della suo impegno giornalistico. Ha scritto due libri di narrativa attinenti al calcio Bolognese e al suo tifo e uno lo scorso anno relativo alla stagione del Bologna calcio femminile edito dalla collezione Luca e Lamberto Bertozzi.

3 COMMENTI

  1. Smettiamola di parlare di “biscotto”. È una pessima abitudine: prima le nostre nazionali si complcano la vita (leggi –> offrono prestazioni pessime o scarse) e poi noi diamo la colpa agli avversari che fanno ciò che serve loro per passare il turno.

    Innanzitutto contro il Belgio si deve vincere. Io credo che in questo momento non ne siamo in grado. Punto. Raccogliamo i cocci, dopo aver dato il massimo contro il Belgio, e finiamo positivamente la stagione con la qualificazione ai mondiali. Utilizzando le giovani, che potrebbero fare qualcosa di buono in Australia/Nuova Zelanda. Quelle che non sono state utilizzate (Lenzini, Bonfantini, Filangeri e Durante) e quelle che sono in Italia (Greggi per esempio). Chissà che la serie A professionistica non faccia spuntare talenti come funghi, entro il 2023.

    • Buongiorno signor Federico Barone, l’unica cosa con cui sono d’accordo con lei è che come ho scritto contro il Belgio bisogna vincere per forza se si vuole tentare di andare avanti in questo non nostro Europeo. Ritengo tuttavia che il Belgio non sia la squadra materasso del girone e penso che sia anzi una formazione difficile da battere.

      Per quanto riguarda l’espressione “biscotto” da lei contestata, rimango della mia idea, nel calcio come negli altri sports quasi tutti sono ricorsi a questa tecnica, inoltre da parte mia era solo una ipotesi, che seguiva un mio discorso logico e non ho mai detto nei miei articoli che l’Italia in caso se uscisse da questo europeo sarebbe perchè le avversarie hanno ordito un complotto nei nostri confronti se usciamo è solo per nostro demerito ieri si poteva vincere

  2. Caro Danilo,
    per me possiamo darci del tu (se sei d’accordo).

    Non sono stato forse preciso, ma odio il termine “biscotto” per la connotazione che ha fra gli italiani. Non volevo criticare esplicitamente il tuo articolo, semplicemente sappiamo che in ogni torneo bisogna fare un tot di punti per andare avanti e quando ciò non accade (è incapacità in fondo) molti di noi cercano delle scuse ed il biscotto è la più utilizzata, con carattere negativo e di antisportività. Ed è sbagliato e falso. Ricordiamoci di Danimarca-Svezia in Portogallo…

    Non si potrebbe evitare di utilizzare il termine, una volta per tutte e parlare piuttosto di belle partite, di errori e dei vari scenari possibili per passare il turno? Anche questo “in generale”, in Italia…

    A proposito: nell’ambiente della nazionale dicono che “dipende tutto da noi”. Errore: l’Islanda potrebbe battere la Francia

    Vedo che siamo d’accordo sulla qualità del Belgio. E del fatto di utilizzare altre giocatrici nemmeno un po’? Forse ieri Sabatino avrebbe potuto entrare prima, la difesa centralmente mi sembra lenta ed in panchina avremmo delle alternative.

    Comunque grazie per la risposta, è la prima che ricevo.

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