Giulia Mizzoni è una giornalista sportiva italiana, nota per il suo lavoro con Amazon Prime Video, Sky e Fox Sports. Muove i primi passi nel mondo del giornalismo nella radio e nella TV locale di Roma, occupandosi del calcio giovanile.

La sua carriera è decollata quando è entrata in Dahlia TV e poi in Sky nel 2011, dove ha fatto la storia diventando la prima donna a commentare una partita di calcio maschile di alto livello durante la UEFA Champions League 2011-12. Successivamente si è unita al team di Fox Sports e ha continuato la sua ascesa nel giornalismo sportivo fino a collaborare con Prime Video Sport e con Radio Serie A, format sportivo e radiofonico di RDS.

Durante un’intervista per la nostra rubrica A pranzo con l’ospite, Giulia Mizzoni ha condiviso la sua visione sul movimento calcistico femminile:

“Sicuramente possiamo dire che il movimento ha raggiunto un livello di ottima competitività. Senza dubbio è cresciuto enormemente con le squadre femminili create dalle società professionistiche maschili che hanno dato un primo impulso. Un secondo boost è stato dato dal riconoscimento, dal passaggio al professionismo sportivo, lo scorso anno, a luglio. Ora servirebbe lavorare con forza a livello di politiche federali, nella proposta del prodotto, nel migliorare le strutture e nello sviluppo dei settori giovanili. E, a mio avviso, servirebbe aumentare il livello della produzione tv per rendere le gare più ingaggianti”.

Secondo te, la radio è lo strumento ideale per diffondere i fatti e i valori del calcio femminile, considerando la quantità e la varietà di utenti che si possono raggiungere?

“Sono un’amante della radio per cui non posso risponderti diversamente dal sì ma, dal mio punto di vista, bisognerebbe iniziare a parlare di calcio giocato da donne. Questa è la declinazione corretta che andrebbe adottata nei media per creare un concetto comunicativo corretto per tutto il movimento”.

Quali sono le tue giocatrici italiane preferite? E quelle internazionali?

“Sarò scontata ma a me piace molto Aitana Bonmatí. Tra le italiane ti dico Cristiana Girelli, attaccante Juventus e Nazionale Italiana, con cui ho anche avuto il piacere di lavorare”.

Il campionato italiano è composto da 10 squadre e suddiviso in successive Poule Scudetto e Poule Salvezza. Considerato il livello attuale e futuro dei club italiani, pensi che ne vadano aggiunte altre per migliorare la competizione?

“Forse bisognerebbe partire parlando del tema della sostenibilità dei club femminili. Ma, per risponderti in maniera sintetica, credo che potrebbe essere utile avere il settore femminile obbligatorio in ogni squadra di serie A, questo potrebbe garantire velocemente sostenibilità e competenze e di conseguenza crescita del movimento anche in termini strettamente numerici”.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Giulia Mizzoni per il tempo e l’esperienza condivisa con noi e i nostri lettori.

Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.