Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Simona Sodini.
L’ex calciatrice, che ha legato il suo nome tra le altre a Juve, Cuneo e Torino, apre parlando della gara di ieri pareggiata contro l’Islanda:
“Ho visto un’Italia in discreto spolvero, non molto fortunata per la mole di gioco che ha creato. Personalmente penso che la squadra abbia fatto meglio quando si è schierata con il 4-4-2. Questo è un punto che lascia ben sperare per raggiungere la qualificazione, ora serve la vittoria contro il Belgio. Lieta sorpresa Simonetti, sicuramente migliore in campo”.
Facendo un passo indietro l’ex attaccante sarda sull’esordio contro la Francia aggiunge:
C’è stata una netta supremazia da parte delle francesi, ma questo si poteva anche immaginare visto il loro progetto che è partito da più di 20 anni.
Mi è piaciuta la ripresa in quanto la nostra squadra, sia per la determinazione che per alcuni accorgimenti tattici, ha preso più sicurezza in campo e quindi più consapevolezza dei propri mezzi. Questo deve essere di buon auspicio”.

La Sodini sottolinea poi la maturazione della squadra guidata da Milena Bertolini:
“A questo Europeo è arrivata un’Italia consapevole dei propri mezzi e con più fiducia.
Questo è dato dall’innalzamento della qualità del campionato e da quelle società che oggi mettono le giocatrici nelle condizioni migliori per affrontare qualificazioni e amichevoli della Nazionale”.
Per l’ex punta nata a Sassari anche la gioia della maglia Azzurra vestita per tre volte:
“La maglia azzurra è il sogno di ogni bambina, quando la indossi si realizza quel sogno che tanto hai desiderato. Ascoltare l’inno ti regala brividi indimenticabili e dopo che lo sentì hai pura adrenalina per dare il massimo sul campo e giocare per il tuo Paese”.

Sul passaggio al professionismo invece la classe ’82 chiosa:
“Un passo importante anche per chi come noi ha fatto sacrifici in passato, quando i mezzi e le strutture erano decisamente poche. 
Bisogna dire grazie a chi per anni ha sostenuto queste società e a tutte quelle della mia generazione che hanno davvero fatto tanto per fare inseguire la passione per lo sport che più amano”. 
La chiusura dell’ex attaccante è sull’impennata di interesse verso il calcio femminile:
“Sono stati fatti tanti passi in avanti in tal senso negli ultimi anni. Merito della Federazione che ha dato incentivi alle televisioni e di un meccanismo che poi spinto il movimento fino al professionismo”.