I volti dello sport si tingono sempre più di rosa. In questo secolo, il mondo dello si evolve costantemente, inclusione e progresso sono concetti cardine in ogni ambito sportivo. Sempre più donne ricoprono ruoli nel mondo dello sport come Vanessa Leonardi, esperta giornalista sportiva e commentatrice di SkySport, conduttrice e moglie del giornalista e telecronista Maurizio Compagnoni.

Per la rubrica ‘A pranzo con l’Ospite’ abbiamo avuto il piacere di intervistarla e lei, con la professionalità che la contraddistingue, ha parlato da subito dell’evoluzione del calcio femminile in Italia:

“Credo che uno dei più grandi cambiamenti sia essere diventate professioniste, permette di poter gettare le basi per una progettualità che coinvolge soprattutto le nuove generazioni. Le ragazze ora hanno la possibilità di poter fare le calciatrici per mestiere, poter vivere di questo. Un altro grande passo avanti lo hanno fatto i club, stanno investendo molto nel calcio femminile, infrastrutture, staff dedicati, è bello vedere come presidenti, dirigenti seguano con grande attenzione anche le squadre femminili. Un esempio di come il movimento sia cresciuto è il Como, dallo scorso anno in serie, ha attirato l’attenzione di un importante fondo straniero che ha deciso di investire. Impensabile fino a qualche anno fa.

Ad aprile ci sarà l’esordio della Nazionale italiana contro i Paesi Bassi. Il gap con le maggiori nazionali del mondo di quanto si è ridotto?

“Il gap è un po’ diminuito perché i club investono di più, certo, se guardiamo, però, europei o mondiale siamo ancora indietro soprattutto perché non siamo riusciti, come altre a nazioni, a completare in modo soddisfacente il ricambio generazionale. Perché il gap diminuisca ancora bisogna crescere, tirare fuori nuovi talenti per poterci qualificare a europei e mondiali e fare una bella figura da outsider”.

Sarebbe d’accordo ad allargare l’attuale format di 10 squadre a 12 oppure a 14? Crede che potrebbe dare un maggiore impulso mediatico, oltre a coinvolgere entità minori, dove oggi sono limitate alla sola categoria cadetta?

“Potrebbe essere una buona idea allargare a 12 o 14 le squadre in serie A, il campionato quest’anno, di fatto, è già chiuso a febbraio, allargarlo potrebbe aumentare la competitività. Anche perché ci sono squadre di serie B che possono permettersi la serie A non solo dal punto di vista economico come il Parma, la Lazio, la Ternana e tra qualche anno torneranno in A anche società come Genoa o Brescia. Aver ridotto a 10 squadre la serie A è servito perché l’introduzione del professionismo ha cambiato i costi per le società ma avendo ormai un campionato di B così competitivo possiamo permetterci di allargare il numero in A per tornare a rendere più appetibile il campionato”.

Per concludere, che consiglio darebbe alle aspiranti giornaliste sportive che cercano di sfondare nel settore?

“Il consiglio che mi sento di dare a chiunque voglia affacciarsi al mondo del giornalismo è di fare la gavetta, la scuola più importante, la strada. Non smettere mai di essere curiosi, mettersi in discussione per voler sempre migliorare. Leggere tanto, tutto, quotidiani, libri, arricchiscono il linguaggio, aprono la mente. La notizia, il cercarla, trovarla e saperla esporre è fondamentale. E poi anche un po’ di fortuna”.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Vanessa Leonardi per aver gentilmente scelto di condividere le sue idee con i nostri lettori.

Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.