Ebbene sì, anche questa stagione va agli archivi tra chi non aspettava altro e chi se l’è gustata come un tiepido tramonto autunnale. Gli sguardi persi delle ragazze dopo una sconfitta o la rabbia per un risultato non ottenuto sono stati bellissimi e struggenti lo stesso. Perché si sono vissuti.
Facile fare il poeta quando tutto è finito, ma ricordo bene quando uscivi nero di rabbia perché si era perso… Hai ragione, ma quei momenti trascorsi il più possibile accanto a chi in fin dei conti vuoi bene hanno dato sapore a ogni istante del passato, fatto di gioie e feste come se il sole non tramontasse mai e senza un momento da dedicare alla luna, incosciente del fatto che i giorni bui sarebbero prima o poi arrivati.
Il luogo perfetto per condensare tutte queste emozioni è stato l’Enzo Ricci di Sassuolo, uno Stadio semplice, bello, ordinato e su misura, come la città.
L’ultima di Campionato vissuta con tre compagni di ventura che ringrazio per il passaggio in
macchina è stata vera perché il Sassuolo è vero ed ha giocato per vincere e continuare a segnare a raffica come nelle ultime tre precedenti partite. La mia Juve di contro non ha lesinato le energie e si è espressa con tutta la forza che aveva ancora nelle gambe e nella testa portando a casa il risultato. Non vederle tirare indietro la gamba nei contrasti è stato un buon segno soprattutto per la prossima stagione dove il carattere e l’orgoglio di indossare questa maglia non dovrà venir meno neanche dopo aver raggiunto lo spogliatoio.
Chi sembra alla Juve da dieci anni, ma è qui solo dal 15 Gennaio (Viola Calligaris), di carattere ne ha da vendere e, per come si è mossa sul campo, spero abbia la possibilità di dimostrare di averne altrettanto anche la giovanissima Elsa Pelgander sempre pronta a chiamar palla e prendersi la responsabilità del gioco. A 17 anni è tanta roba.
Si ma degli addii quando ne parli che vogliamo le lacrime !! Mi dispiace ma ne sono sprovvisto dalla nascita quindi come di mio solito nasconderò bene tutto anche su carta…
Vedere e ringraziare per l’ultima volta giocatrici come Lineth e Julia è stato difficile, perdere una top player come Grosso ancora nel fiore della carriera è un pugno nello stomaco, ma dovremo tutti farcene una ragione. Meglio aspettare e vincere con le proprie forze piuttosto che il contrario (budget docet), del resto in squadra di gladiatrici pronte a farlo da subito ne abbiamo ancora molte.
Purtroppo gli addii non finiranno qui e sarà un peccato saperlo solo dai giornali ( ma si dice ancora dai giornali..??..) senza aver avuto la possibilità di dedicare il giusto tributo a chi l’avrebbe meritato dal vivo (non è uno spoiler è una sensazione…)
Chi ha avuto la voglia di aspettare il pullman della squadra per un ultimo saluto alle ragazze è stato premiato con un inaspettato pezzo di futuro presente tra la folla. Chiara Beccari, col suo simpatico sorriso ha finto stupore al mio” Finalmente il prossimo anno torni da noi” forse perché a pochi metri da noi c’era anche il prossimo allenatore bianconero. Non ho perso tempo e con la scusa della foto ho incalzato Mister Scanzi assieme ai miei amici. Non essendo una intervista ufficiale non dirò nulla in merito se non l’averlo visto molto elettrico per questa nuova esperienza, sorridente, cordiale e voglioso di cominciare il prima possibile questa nuova esperienza. L’impressione personale è stata molto positiva e visto che novantanove volte su cento ci azzecco, il prossimo anno sarà bellissimo, fino alla fine.