Mancano 53 giorni all’inizio del Torneo Olimpico di calcio femminile. La prima partita, infatti, si disputerà il 25 luglio, un giorno in anticipo rispetto alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Le dodici Nazionali partecipanti sono state divise in tre gironi all’italiana da quattro squadre, con ciascuna squadra che affronta tutte le altre una volta sola. Le prime due classificate e le due migliori terze accedono ai quarti di finale.

Analizziamo insieme girone per girone le protagoniste della competizione, tra certezze, compagini in cerca di riscatto e possibili sorprese.

Girone A: Francia, Colombia, Canada e Nuova Zelanda

Francia: la Nazionale transalpina, guidata dal ct Hervé Renard, in qualità di Paese ospitante ha avuto accesso diretto al torneo. Per le francesi si tratta del secondo torneo disputato in casa, a distanza di 5 anni, dopo aver ospitato la FIFA Women’s World Cup 2019. Reduce dalla sconfitta in finale della prima edizione della UEFA Women’s Nations League, la Francia punta senza dubbio al primo posto ed è la favorita del girone. Uno stimolo ulteriore è rappresentato dall’obiettivo di conquistare la prima medaglia olimpica della sua storia, per dimostrare al mondo intero quanto conti il calcio femminile francese. Il suo miglior risultato in un torneo olimpico è il 4° posto nel 2012 a Londra. Eugénie Le Sommer è la stella della Nazionale, nonche top scorer con un totale di 90 gol in 177 presenze. Una delle giocatrici da tenere d’occhio è Kadidiatou Diani, attaccante del Lione e miglior realizzatrice dell’ultima edizione della UEFA Women’s Champions League con 8 gol.

Colombia: sotto la guida del ct Nelson Abadìa, Las Cafeteras hanno ottenuto il pass per le Olimpiadi di Parigi grazie al raggiungimento della finale nell’ultima edizione della Copa América Femenina 2022. Superata l’Argentina in semifinale, la Colombia si è arresa per 0-1 al Brasile. Si tratta della 3a partecipazione al torneo olimpico di calcio femminile, dove la Nazionale colombiana non ha mai superato i gironi. Dopo aver raggiunto i quarti di finale nei Mondiali del 2023, la Colombia potrebbe essere la sorpresa del gruppo A. Con 75 presenze e 38 gol, la capitana 35enne Catalina Usme è la colonna portante della Nazionale. I fari saranno puntati sull’interessante giocatrice Linda Caicedo, attaccante 19enne del Real Madrid e autrice, nell’ultima stagione, di 5 gol e 4 assist in 24 partite.

Canada: ultime vincitrici del torneo olimpico di calcio femminile di Tokyo 2020, le canadesi guidate dal danese Kenneth Heiner-Møller proveranno a bissare il risultato pur considerando l’assenza della leggendaria Christine Sinclair, ritiratasi dalla Nazionale dopo 323 presenze e 190 gol . Il Canada è riuscito a qualificarsi dopo una doppia vittoria per 4-1 sulla Giamaica in una partita di spareggio olimpica della Concacaf. Dopo la rovinosa eliminazione ai gironi durante l’ultimo Mondiale 2023, si è arresa in finale di She Believes Cup 2024 ai calci di rigore contro gli Stati Uniti. Difficile fare un pronostico sul cammino di questo gruppo, chiamato in ogni caso a rispondere con dignità a questo periodo di performance altalenanti.

Nuova Zelanda: la nazionale neozelandese è la Cenerentola di questo gruppo. Ottenuta la qualificazione alle Olimpiadi grazie alla vittoria del torneo di qualificazione olimpica femminile OFC (Oceania Football Confederation), le Football Ferns hanno come obiettivo minimo, seppur complesso, quello di superare il girone. La ct ceca Jitka Klimková potrà contare sull’esperienza del difensore del Crystal Palace Ria Percival per replicare l’impresa delle Olimpiadi di Londra 2012, quando le neozelandesi raggiunsero i quarti di finale. C’è da aggiungere che, escluse le gare contro le Nazionali della OFC, il bilancio dei risultati della Nuova Zelanda è poco incoraggiante. Escludendo l’ormai ex giocatrice Amber Hearn, ritiratasi dopo 124 presenze e e 54 gol, saranno Sarah Gregorius e Hannah Wilkinson a guidare il peso dell’attacco neozelandese.

Gruppo B: Stati Uniti, Germania, Australia e Zambia

Stati Uniti: il ricambio generazionale si fa sentire per la Nazionale femminile a stelle e strisce. Sarà la prima Olimpiade senza Megan Rapinoe e la prima sotto la guida di Emma Hayes, ex allenatrice del Chelsea. E dopo la rovinosa eliminazione ai Mondiali 2023 contro la Svezia (il peggior piazzamento di sempre in un grande torneo), gli USA puntano alla vittoria della quinta medaglia d’oro anche per migliorare il posizionamento nel ranking FIFA (attualmente al 4° posto). La vittoria della She Believes Cup 2024, valsa la qualificazione al torneo olimpico, ha ridato energie e speranze alle Stars and Stripes. Le statunitensi puntano fortemente sulle giovani e talentuose Trinity Rodman e Sophia Smith e sui punti saldi Alex Morgan (ultima Olimpiade per lei?), Becky Sauerbrunn e Alyssa Naeher.

Germania: voglia di rivalsa anche per la Nazionale tedesca, reduce dalla mancata qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e da una clamorosa eliminazione ai gironi nell’ultima edizione dei Mondiali. L’andamento della Nazionale va di pari passo con quello dei maggiori club tedeschi: il Wolfsburg, finalista dello scorsa edizione di UEFA Women’s Champions League, non ha superato i preliminari di Champions, mentre Eintracht Francoforte e Bayern Monaco sono state eliminate ai gironi. Il nuovo ct Horst Hrubesch guiderà Die Nationalelf in un girone molto complesso, dopo aver ottenuto la qualificazione grazie al terzo posto in UEFA Women’s Nations League. Alexandra Popp è la stella della squadra, l’attaccante 32enne vanta 128 presenze e 62 reti con la maglia della Germania.

Australia: qualificatasi grazie alla sonora vittoria contro l’Uzbekistan nel Torneo di qualificazione olimpica femminile AFC, la Nazionale australiana si presenterà al torneo con il ricordo del bronzo a Tokyo 2020. Le Matildas sono reduci da un’ottimo 4° posto agli ultimi Mondiali giocati in casa e ambiscono a una medaglia a Parigi. Il ct svedese Tony Gustavsson gestisce il gruppo dal 2020 e sarà obbligato a fare a meno di Sam Kerr, prolifica attaccante da record con 63 gol segnati con la Nazionale, infortunatasi al crociato a inizio gennaio. Mancherà anche la spinta del pubblico di casa, il dodicesimo uomo in campo ai Mondiali e capace di sostenere la squadra nei momenti cruciali. Il supporto dei tifosi diede una marcia in più all’Australia nei quarti di finale contro la Francia, battuta, poi, ai calci di rigore. Occhi puntati sull’esperta centrocampista Emily van Egmond (127 presenze e 30 gol) e sulla numero 9 Caitlin Foord (108 presenze e 29 gol).

Zambia: si presenta come outsider ma attenzione alla possibile sorpresa del girone. Le Copper Queens hanno superato il Marocco nel doppio confronto valevole per la qualificazione al torneo olimpico grazie a una doppietta di Barbra Banda nel match di ritorno. Il ct Bruce Mwape ha a disposizione una frizzante rosa, il cui perno è proprio la centrocampista degli Orlando Pride, attualmente in testa nella NWSL. Altro nome da tenere d’occhio è Racheal Kundananji, attaccante classe 2000 passata dal Madrid CFF al Bay FC per circa 805 mila euro (il trasferimento più costoso di sempre nella storia del calcio femminile). Attenzione, dunque, all’entusiasmante energia dello Zambia, alla seconda apparizione di sempre alle Olimpiadi.

 

Gruppo C: Spagna, Giappone, Brasile, Nigeria

Spagna: inutile girarci intorno, la Spagna è la principale indiziata alla vittoria del torneo olimpico di calcio femminile. Nonostante sia la sua primissima apparizione nella manifestazione, La Roja ha tutte le carte in regola per aggiungere un altro trofeo in bacheca dopo il Mondiale del 2023 e la UEFA Women’s Nations League. Proprio la vittoria della primissima edizione della manifestazione in finale contro la Francia ha permesso alla Spagna di accedere alle Olimpiadi. La ct Montsè Tomè avrà a disposizione una rosa fortissima, la migliore Nazionale secondo il Ranking FIFA: la due volte vincitrice del Pallone d’Oro Alexia Putellas, detentrice del primato di presenze con la maglia della Spagna (102), la bomber Jenni Hermoso (53), Aitana Bonmatì e la talentuosa attaccante Salma Paralluelo. Superato il buio periodo, tra scandali culminati con il licenziamento del ct Jorge Vilda dopo la vittoria dei Mondiali e dell’allora presidente della Federazione spagnola Luis Rubiales, la Spagna cerca un posto nell’Olimpo.

Giappone: come l’Australia, la Nazionale nipponica ha guadagnato un posto alle Olimpiadi grazie alla vittoria nel doppio confronto contro la Corea del Nord. Il prestigio delle Nadeshiko Japan trova riscontro nel periodo d’oro tra il 2011 e 2015, culminato con la vittoria del Mondiale in Germania nel 2011 e l’argento alle Olimpiadi di Londra 2012. Nonostante gli scarsi risultati a livello internazionale, il Giappone del ct Futoshi Ikeda occupa il 7° posto nel Ranking Fifa. Molte giocatrici militano in club nazionali, come l’attuale top scorer Mina Tanaka (23 gol in 63 presenze); quasi certamente, tra le convocate ci saranno Moeka Minami e Saki Kumagai, pedine imprescindibili della AS Roma di Alessandro Spugna. Casualmente, le nipponiche ritrovano la Spagna come avversaria del girone, incredibilmente battuta per 4-0, appunto, nella fase a gironi dei Mondiali in Australia e Nuova Zelanda.

Brasile: prossimo Paese ospitante dei Mondiali del 2027, il Brasile cerca riscatto. Fece scalpore l’eliminazione all’ultimo Mondiale, quando la Seleção femminile chiuse il girone all’ultimo posto dietro Francia e Panama. Il nuovo ct Arthur Elias sarà riuscito a ridare un’identità vincente alla Nazionale verdeoro? Ci sarà ancora una volta la leggendaria Marta, attaccante degli Orlando Pride e top scorer del Brasile con 115 gol, a trascinare le brasiliane insieme a altre giocatrici di esperienza come Debinha. Il terzo posto nella She Believes Cup 2024 costituisce sia il punto di partenza, soprattutto per la nuova generazione di giocatrici, che la spinta per tornare all’altezza delle Nazionali di livello.

Nigeria: vincitrice di 11 edizioni della Coppa d’Africa, la Nazionale nigeriana disputerà la sua 4a Olimpiade, la prima dopo Pechino 2008. Grazie a una vittoria di misura contro le attuali campionesse d’Africa del Sudafrica, le Super Falcons hanno l’occasione di dimostrare il loro valore. Nell’ultimo Mondiale riuscirono a tenere testa sia a Inghilterra e Canada, addirittura mantendo la porta inviolata. Le migliori giocatrici di cui dispone il ct Randy Waldrum sono Asisat Oshoala e Rasheedat Ajibade, protagonista dello spareggio contro il Sudafrica con il rigore decisivo, ma i riflettori sono puntati sull’attaccante classe 2001 della Juventus Women Jennifer Echegini, autrice di 10 gol e un assist in 14 presenze. Altro nome da seguire è quello del giovane portiere Chiamaka Nnadozie, una talentuosa pararigori, capace di ipnotizzare persino la pietra miliare canadese Christine Sinclair nell’ultimo Mondiale.

 

 

 

Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.