Nella terza ed ultima giornata del torneo olimpico di calcio femminile sono ancora tante le partite da disputare funzionali a capire chi passerà alla prossima fase ad eliminazione diretta. Al momento Usa, Canada e Brasile e, praticamente, anche la Germania sono le squadre ad essere qualificate o ad avere un piede e mezzo nei quarti di finale. Andiamo dunque ad analizzare i singoli scontri previsti in programma, differenziando a seconda del raggruppamento di appartenenza.

GRUPPO E

Brasile-Sudafrica
Il terzo ed ultimo impegno per Marta e compagne, a punteggio pieno dopo 2 partite nel gruppo E,  assume importanza per tenere la tensione alta in vista degli incontri dei quarti di finale. Al momento, con 8 goal fatti e solo 1 subito, la Seleçao è la rappresentativa con la miglior differenza reti di tutto il torneo. A Manaus, dunque, le giocatrici carioca guidate dalla sapiente regia della n.10 del Rosengard saranno motivate a dare il loro 100% esprimendo quello che più ha stupito fino ad ora: una grande qualità tecnica al servizio del collettivo. E’ evidente che per le africane, la sfida è più paragonabile ad un’impresa. Le zero realizzazioni nelle partite precedenti la dice lunga sulle difficoltà del team allenato da Vera Pauw.

Svezia-Cina
Con entrambe  le compagini a quota tre punti nel raggruppamento E, il confronto del Manè Garrincha Stadium di Brasilia ha tutti i crismi dello spareggio per stabilire quale squadra si piazzerà alle spalle del Brasile, qualificandosi ai quarti. Le orientali partono da una situazione vantaggiosa sia perchè reduci dal successo importantissimo contro il Sudafrica ed avendo una media realizzativa migliore rispetto alle scandinave. Pertanto per le nordiche sarà fondamentale risolvere quello che è stato il vero problema delle precedenti due esibizioni: la scarsa concretezza negli ultimi metri.

GRUPPO F

Canada-Germania
La partita del Manè Garrincha Stadium di Brasilia è senza dubbio la sfida più interessante di quelle in programma nel terzo ed ultimo turno della fase a gironi. Canadesi e tedesche arrivano al match con una situazione di classifica, come accennato, favorevole alle prime, per effetto delle vittorie contro Australia e Zimbabwe e del pari delle tedesche contro le “Aussie”. Incontro con le “Matildas” che ha messo in luce delle deficienze difensive inattese per la compagine di Silvia Neid che, ora, per passare da prima nel gruppo F dovrà necessariamente battere le ragazze di John Herdman, bronzo olimpico di Londra 2012.

Zimbabwe-Australia
La partita della vita per le australiane, quella contro le zimbabwiane a Salvador. Un disperato bisogno di punti e goal guiderà la compagine allenata da Alen Stajcic, terza nel girone F, con un solo punto in due match. Aussie che nei primi due incontri disputati contro Canada e Germania (sconfitta e pareggio) hanno mostrato un gioco molto bello a vedersi, in fase offensiva, capace di mettere in difficoltà chiunque. Allo stesso modo però, gli svarioni difensivi che hanno caratterizzato i due confronti disputati in Brasile sono il fattore discriminante sfavorevole alla squadra oceanica. Per questo, per garantirsi la qualificazione sarà necessario vincere ed anche con uno scarto di goal sensibile, mettendosi a riparo da sorprese. Un target non impossibile visto che la selezione africana ha la peggior difesa del torneo con 9 reti subite.

GRUPPO G

Francia-Nuova Zelanda
Entrambe a quota 3 punti nel gruppo G, transalpine e neo zelandesi si giocheranno le loro chance di accesso a quarti di finale da seconde alle spalle degli Usa a punteggio pieno. La miglior differenza reti, però, fornisce alla selezione transalpina un vantaggio rispetto alle “Kiwis”. In più, il differente status tecnico esistente tra le due contendenti fa pensare che il confronto della Fonte Nova Arena sia appannaggio della squadra di Philippe Bergeroo. Due filosofie di gioco a confronto: la propensione offensiva francese contro la solidità delle neozelandesi. Chi la spunterà?

Usa-Colombia
Con 6 punti in due partite, la nazionale di Jill Ellis si proietta all’appuntamento con la Colombia con discreta tranquillità. Avendo la qualificazione alla fase successiva in tasca, le ragazze statunitensi se la vedranno con un team già affrontato in amichevole e sconfitto piuttosto nettamente. Per questo, è lecito pensare che vi sarà un turnover non indifferente per far sì che le varie Carli Lloyd ed Alex Morgan possano arrivare ai quarti con più energie possibili. Al momento, le campionesse del mondo ed olimpiche in carica non hanno ancora subito reti nella rassegna olimpica, mettendo in luce una compattezza notevolissima, vero e proprio marchio di fabbrica stelle e strisce. Contro le sudamericane, i differenti valori tecnici dovrebbero altresì agevolare il compito delle calciatrici di Ellis. In casa colombiana, è ovvio che la partita si presenta a dir poco complicata, specie guardando i precedenti in questa competizione: 2 sconfitte e 5 goal subiti.