Alle ore 22:30 italiane di quest’oggi il Maracanã – Estádio Jornalista Mário Filho di Rio De Janeiro, sarà teatro dell’ultimo atto del torneo olimpico di calcio femminile che vedrà sfidarsi per la medaglia d’oro la Germania e la Svezia. Un incontro che praticamente nessuno alla vigilia aveva pronosticato, soprattutto pensando alla Svezia di Pia Sundhage.
Qualificatasi in Brasile, conquistando l’ultimo biglietto disponibile nel mini-torneo con Norvegia, Svizzera ed Olanda, la compagine allenata dalla Sundhage non è stata autrice di un girone di qualificazione da incorniciare. Inserita nel raggruppamento E, le scandinave infatti sono arrivate terze, alle spalle del Brasile e della Cina, e hanno dovuto affrontare le campionesse del mondo, nonché oro a Londra 2012, degli Stati Uniti nei quarti di finale. Un match che ha visto l’inatteso successo delle nordiche, frutto del sacrificio di squadra e dell’organizzazione difensiva. Atteggiamento che ha portato l’incontro ai calci di rigore, vedendo il trionfo delle nordiche. Tale strategia è stata replicata nella semifinale contro il Brasile, rivincita del girone E (verdeoro vittoriose 5-1) e memori dell’ultimo confronto le nordiche hanno giocato con grande ardore agonistico creando diversi problemi alle forti calciatrici carioca. Gli spazi stretti e la grande attenzione hanno, di fatto, limitato le potenzialità offensive brasiliane e l’epilogo ai tiri dal dischetto è il premio per un gruppo che fa del collettivo un proprio punto di forza.
Tuttavia, anche la Germania, nei match dei quarti e delle semifinali ha mostrato qualità simili, potendo poi contare su un tasso tecnico superiore. La nazionale di Silvia Neid, infatti, reduce dal secondo posto nel raggruppamento F non molto entusiasmante, si è ritrovata nelle partite ad eliminazione diretta, sconfiggendo la Cina ed il Canada similmente: grande attenzione difensiva, incredibile velocità nelle ripartenze e pragmatismo. Queste sono state le armi che hanno consentito alle tedesche di vincere i match citati e guadagnarsi la finale per il tanto agognato oro olimpico. Selezione teutonica che, infatti, mai è riuscita a vincere nella sua, pur gloriosa, storia la massima onorificenza a Cinque Cerchi, ottenendo in compenso tre bronzi. Sarà dunque questa l’occasione giusta? Il Maracanã ci fornirà la risposta e vedremo chi prevarrà tra la sorpresa del torneo e le panzer tedesche.