Il Maracanã – Estádio Jornalista Mário Filho di Rio De Janeiro è stato teatro della finale per l’oro a Cinque Cerchi del torneo di calcio femminile tra Germania e Svezia. La vittoria è andata alle tedesche di Silvia Neid che si sono imposte 2-1 al termine di un confronto equilibrato dove però il più alto tasso tecnico delle teutoniche ha finito per fare la differenza. Le reti sono state di: Dzsenifer Maroszan al 48′, Linda Sembrant (autogol) al 62′ e Stina Blackstenius al 67′. Con questo successo, la nazionale germanica si è aggiudicata la prima medaglia d’oro nella storia del movimento calcistico in rosa, dopo i tre bronzi di Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008.
Un primo tempo da sbadigli quello giocato dalle due compagini più propense ad interdire che ad attaccare. Le azioni pericolose sono come un miraggio nel deserto e l’unica vera chance degna di nota è per le scandinave che, grazie ad una verticalizzazione di Lotta Schelin, hanno con Olivia Schough l’opportunità di far male alla difesa tedesca, peccando però di precisione. Il grande pressing da una parte e dall’altra porta ad un gioco estremamente frammentario e le 22 giocatrici in campo fanno una gran fatica a trovare spazi. Sullo 0-0, dunque, si conclude la prima frazione.
Nella ripresa l’andamento del confronto muta completamente ed è la Germania a concretizzare: una ripartenza veloce mette la n.10 Maroszan nelle condizioni di concludere a rete e con uno splendido tiro a giro realizza senza lasciare scampo all’estremo difensore nordico. Le tedesche, rinfrancate dal gol del vantaggio, si riversano in avanti in cerca del raddoppio che si tramuta in realtà al 62‘: il calcio punizione della citata Maroszan prende in pieno il montante generando confusione nell’area svedese, con deviazione maldestra di Sembrant nella propria porta. Il 2-0 scuote le ragazze di Pia Sundhage che accorciano le distanze grazie ad una splendida iniziativa sulla destra di Schough che offre un cioccolatino per Blackstenius, pronta ad insaccare al 67′. La partita diventa bellissima con tantissimi ribaltamenti di fronte che però non cambiano la storia del match. E’ vittoria, infatti, per i colori teutonici che, come accaduto due anni fa in terra brasiliana con la nazionale maschile al Mondiale, può fregiarsi di un successo prestigioso.