Lo Zambia ha avuto accesso all’Olimpiade per la prima volta a Tokyo 2020, diventata 2021 per la pandemia di Coronavirus. La qualificazione è avvenuta nel match decisivo contro il Camerun, vincente 3-2 all’andata. Le Zambiane però, con il 2-1 del ritorno, hanno avuto l’accesso grazie alla regola dei gol in trasferta, all’epoca ancora vigente, e – avendo segnato 2 gol fuori casa rispetto all’uno soltanto messo a segno dalle camerunensi – si sono qualificate per la prima volta al Torneo Olimpico.

E il torneo è stato una bella vetrina per Barbra Banda, la capitana nonché una delle giocatrici più forti della sua Nazionale, assieme a Kundananji che all’epoca faceva sfracelli con il BIIK-Kazygurt prima dell’interesse dell’Eibar e poi del Madrid CFF. Le due ora, assieme a Chanda (altro profilo particolarmente forte), giocano tutte in NWSL; la prima al Bay FC, le ultime due all’Orlando Pride.

La centravanti zambiana ha siglato ben 6 gol, con due triplette in tre partite. Numeri impressionanti. E pensare che è stata esclusa dalla Coppa d’Africa 2022 per un numero più alto del dovuto di testosterone, ma fortunatamente le accuse sono cadute, e possiamo goderci il talento di questa straordinaria calciatrice in tutte le competizioni.

Tokyo 2021: un esordio tosto

L’Olimpiade 2021, per lo Zambia, è stata un battesimo di fuoco. Contro i Paesi Bassi, più avanti tecnicamente e tatticamente, la partita è stata molto “ignorante“, prendendo in prestito il gergo dei memes senza ovviamente voler prendere in giro e ridicolizzare il movimento, a differenza di coloro che ne hanno approfittato per insultare le calciatrici e sminuire le loro battaglie tramite i social network.

La difesa ha comunque commesso errori gravi di piazzamento, facendosi cogliere più volte impreparata. L’ansia e l’emozione di giocare un torneo così prestigioso, hanno sicuramente inciso. Non che i Paesi Bassi siano stati esenti da errori, a loro volta gravi, per un 3-10 finale che rappresenta la partita con più gol segnati nella storia dell’Olimpiade femminile.

Nella seconda partita però, le Zambiane sono riuscite in qualche modo ad adattarsi ad un calcio sicuramente diverso dal loro, pareggiando 4-4 con la Cina rimontando dal 3-1 al 4-3 sino al rigore del pareggio di Wang Shuang.

L’ultima partita invece, dopo tante goleade, ha visto la sconfitta di misura contro il Brasile. Due anni dopo, l’esordio al Mondiale è stato un ulteriore boost per le Zambiane, specialmente a livello di pubblico. Infatti hanno giocato la gara di andata per la qualificazione a Parigi 2024 contro il Marocco davanti a circa 45mila spettatori.

Certo, per l’Olimpiade si tengono comunque ancora in considerazione le dichiarazioni che un anno fa avevano fatto tremare la panchina del CT Mwape, accusato anonimamente da una giocatrice di aver costretto le calciatrici a rapporti sessuali per la convocazione in Nazionale. A questa è seguita l’accusa ad una Federazione complice, che pare abbia insabbiato il tutto visti gli ottimi risultati. Speriamo si faccia luce sulla vicenda il prima possibile, perché quella dello Zambia è una bella favola calcistica, e sarebbe davvero un peccato se venisse rovinata da personaggi squallidi.