Venerdì 24 maggio la National Women’s Soccer League ha dato inizio alla sua giornata numero 11 con il match tra Angel City e San Diego Wave. Il nono “Clásico” californiano è stato giocato nel BMO Stadium di Los Angeles ed è terminato a reti bianche.
Nel corso del primo tempo, il pallino del gioco l’ha tenuto prettamente il Wave, e la squadra di Casey Stones ha messo un po’ di pepe in partita costringendo il portiere dell’Angel City DiDi Haračić a fare numerosi interventi per difendere la sua porta. Il Wave ha totalizzato 12 tiri nella porta avversaria; d’altro canto, i 4 tiri dell’Angel City sono stati effettuati tutti nello specchio della porta. La centrocampista del Wave Savannah McCaskill è quasi riuscita ad andare a segno, ma il portiere l’ha bloccata all’ultimo secondo, facendo sfumare l’illusione del goal. Al 38° minuto, l’attaccante dell’Angel City Claire Emslie ha passato la sfera all’altra attaccante e compagna di squadra Sydney Leroux, che ha avuto l’occasione di calciare e provare a sorprendere il portiere del Wave Kailen Sheridan; pur essendo insidioso, il tiro non ha impensierito Sheridan.
Il secondo tempo ha rimescolato tutte le carte in tavola e l’Angel City ha fatto la voce grossa, entrando in partita e gestendola così come il Wave aveva fatto durante i primi 45 minuti. L’Angel City ha tentato più volte del Wave di segnare, e ha anche ottenuto un maggior possesso palla, ma la partita non si è comunque sbloccata.

Con la vittoria per 2 a 1 sul Portland Thorns, l’Orlando Pride ha consolidato il suo primato in classifica e ha frenato la corsa di una squadra che stava lentamente riuscendo a raggiungere il secondo posto, piazzamento con cui ha concluso la stagione del 2023.
L’Orlando Pride ha continuato la sua striscia di risultati positivi e messo a segno la più lunga serie di vittorie consecutive nella storia del campionato, ben otto, e questo è stato reso possibile soprattutto grazie a una veterana come la brasiliana Marta e all’indispensabile Barbra Banda, che non ha ancora trovato un difensore capace di contenerne la bravura.
Proprio Banda ha innescato l’azione nel primo tempo, quando un pallone crossatole da Marta dalla bandierina è finito nel mucchio in area di rigore e, infine, tra i piedi di Banda. Il portiere del Thorns Shelby Hogan, che aveva appena salvato la squadra dal vantaggio avversario con una parata strepitosa, in questo frangente non ha invece potuto fare nulla se non vedere la palla oltrepassare la linea di porta. Quasi a fotocopiare l’azione, dieci minuti più tardi sempre Banda ha recuperato un pallone da Marta e ha raggirato il difensore che la stava marcando per allungare sulle avversarie e fare doppietta personale.
Le squadre sono andate a riposo con l’Orlando Pride in vantaggio per 2 reti a 0. Il Portland Thorns è rientrato in partita a poco meno di venti minuti dal triplice fischio: l’attaccante Izzy D’Aquila ha accorciato le distanze al 71°, ma né lei né le compagne sono riuscite a trovare il pareggio.

A Washington, nel frattempo, si giocava il match pirotecnico tra Washington Spirit e Seattle Reign. Le padrone di casa hanno superato il Seattle per 3 reti a 2, una rivincita della partita dello scorso marzo, che si era invece chiuso a favore del Seattle.
Anche questa è stata all’insegna della bravura del nuovo acquisto Croix Bethune. Al minuto 21 del primo tempo, la sua compagna di squadra Ouleye Sarr le ha crossato un pallone perfetto mentre era in corsa, e il tiro da parte di Bethune era troppo potente perché il portiere del Seattle Laurel Ivory potesse evitarne la rete. Pochi minuti più tardi, Trinity Rodman si è conquistata un calcio di rigore che ha lasciato battere alla centrocampista Andi Sullivan: quest’ultima l’ha trasformato in tutta facilità in un goal. La terza e ultima rete del Washington Spirit è arrivata prima dell’intervallo a opera di un’azione combinata tra Croix Bethune e Sarr, che ha trovato la rete. Il Seattle ha però battuto un colpo poco prima del fischio dell’intervallo, quando l’attaccante Veronica Latsko ha accorciato le distanze e dato un’iniezione di fiducia a tutta la squadra.
Nella ripresa, quella scintilla di Latsko che aveva acceso la speranza si è invece spenta: il Reign è stato chiuso nella propria metà campo e ha passato la maggior parte del tempo a difendere il risultato di 3 a 1 e a evitare che le padrone di casa dilagassero nel punteggio. Sono anche mancate le occasioni da goal fino  a pochi minuti prima del fischio finale, quando l’esordiente Emeri Adames ha segnato il suo primo goal da professionista su punizione e portato le reti del Seattle a 2. Il match è terminato poco dopo, con il Spirit che ha potuto tirare un sospiro di sollievo per essersi portato a casa i tre punti.

Una formazione che pareva aver iniziato bene il campionato e che ha invece avuto un calo drastico nelle ultime due giornate è il North Carolina Courage, sconfitto in trasferta per ben 3 reti a 0 dallo Houston Dash, che non solo si è portato a casa i tre punti, ma ha anche regalato ai tifosi l’attesissimo debutto del difensore brasiliano Tarciane, classe 2003 arrivata dal Corinthians.
La partita è stata sbloccata allo scadere del primo tempo. Ramona Bachmann ha gonfiato la rete dopo aver ricevuto la palla dal nuovo acquisto Avery Patterson in prossimità del dischetto, calciando nell’angolino basso: ha avuto tutto il tempo di controllare la palla prima di calciare in un punto dove il portiere del Courage Casey Murphy non ha potuto mettere i guantoni. Al 68° minuto, in una sorta di replica del primo goal, la centrocampista del Dash Bárbara Olivieri ha ricevuto un passaggio al limite dell’area di rigore da parte dell’attaccante Michelle Alozie, e la sfera ha superato Murphy.
Il terzo è ultimo goal è arrivato quando mancava poco al novantesimo: Diana Ordóñez si è aggiunta al tabellino dei marcatori trovando la rete su un rimpallo di Alozie che ha reso la palla a dir poco imprendibile. Il Dash ha tirato 9 volte in porta, mentre il Courage è arrivato alla doppia cifra e raggiunto i 13 tiri verso la porta, tre dei quali hanno impensierito il portiere del Dash Jane Campbell e l’hanno costretta a intervenire.

La formazione californiana del Bay è stata sconfitta in casa a San Jose per 2 reti a 0 dalle newyorchesi del Gotham, che hanno proseguito la loro striscia di vittorie consecutive. Il merito della vittoria va tutto a Ella Stevens, che ha assicurato alle compagne i tre punti.
A pochi minuti dal termine del primo tempo, Stevens ha concluso verso la rete dopo un cross da parte di Esther e ha portato la sua squadra in vantaggio. Un paio di minuti più tardi, un errore di disimpegno in area di rigore saggiamente visto e sfruttato da Stevens ha permesso alla sua squadra di portare il vantaggio a due lunghezze. Il Bay non ha avuto l’occasione e la bravura di ritornare in partita pur dominando per quel che riguarda il possesso palla e il numero di tiri nello specchio della porta in tutto il secondo tempo.

La sensazionale esordiente del Racing Louisville Emma Stevens non ha soltanto consegnato il vantaggio nelle mani della sua squadra: le ha anche regalato i tre punti in una vittoria di misura per 1 a 0 in trasferta contro il Chicago Red Stars. Grazie a questa prestazione, Stevens si sta facilmente aggiudicando il posto di miglior calciatrice della stagione giocata fino a questo momento.
Al 26° minuto, il difensore Carson Pickett aveva tra i piedi il pallone e l’ha crossato fino a raggiungere Sears, che in tutta calma l’ha addomesticato e gestito per poi fargli oltrepassare il portiere del Chicago Mackenzie Wood.
Bev Yanez, allenatrice del Racing, ha detto nel post-partita: “Sapevo già da subito che non avremmo dovuto farci sfuggire nessuna occasione, neanche quelle a inizio gara, e credo che le ragazze abbiano dimostrato quanto sono cresciute.” Onore al Racing, che ha mantenuto una prestazione brillante fino al novantesimo senza concedere niente alle avversarie.

L’ultima partita della giornata numero 11 di campionato è stata giocata dal fanalino di coda, l’Utah Royals, contro la corazzata del Kansas City Current, ancora imbattuta dall’inizio del campionato: il risultato finale si è fermato sull’1 a 0 per il Kansas City Current, che si è portato a casa la vittoria in trasferta e ha fatto sprofondare ulteriormente nel baratro la formazione dello Utah.
L’unico goal di tutta la partita è arrivato da Elizabeth Ball proprio quando il difensore Gabrielle Robinson ha abbandonato il terreno di gioco per via di un infortunio. Al 58° minuto, Ball ha battuto in tutta facilità il difensore e ricevuto un pallone su colpo di testa della compagna Claire Hutton, facendolo poi andare al di là dell’estremo difensore dello Utah Mandy Haugh. Hutton è diventata la terza più giovane calciatrice a creare un’occasione da goal e il successivo assist nella storia della competizione.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.