Il Barcellona campione in carica affronterà il Lione otto volte vincitore (record) nella finale di UEFA Women’s Champions League 2024 di sabato 25 maggio alle 18.

Barcellona: voglia di rivalsa contro le francesi

Il Barca è arrivato alla quarta finale consecutiva (la quinta in sei anni) con l’obiettivo di diventare la terza squadra a vincere tre titoli. Comodamente in testa al ranking UEFA, vanta anche molte stelle che hanno portato la Spagna alla vittoria della Coppa del Mondo FIFA e della UEFA Women’s Nations League. In semifinale ha dimostrato che nemmeno una sconfitta casalinga contro il Chelsea poteva impedirle di andare a Bilbao.

Tuttavia, nonostante sia la squadra dominante del calcio femminile degli anni 2020, deve superare ancora un ostacolo: quella che ha regnato sovrana negli anni 2010. In quattro incontri ufficiali (comprese due finali), il Lione ha sempre vinto.

Nella finale del 2019 a Budapest, le campionesse uscenti del Lione partivano favorite e hanno vinto 4-1, con una tripletta di Ada Hegerberg e tutti i gol prima dell’intervallo. Tre anni dopo, a Torino, il Barcellona era detentrice del titolo e aveva tutte le carte in regola per vincere, ma il Lione si è imposto 3-1 aggiudicandosi l’ottavo titolo.

Il Barcellona ha riconquistato il trofeo l’anno scorso ed è nuovamente la favorita secondo la maggior parte degli esperti. In effetti, aver fornito gran parte dell’undici titolare ed entrambe le marcatrici della Spagna (Aitana Bonmatí e Mariona Caldentey) che ha battuto la Francia 2-0 nella finale di Nations League a febbraio non fa che aumentarne la reputazione. Tuttavia, affrontare il Lione in finale di Champions League è una sfida senza eguali.

 

Lione: nuovi volti per riconquistare la gloria

Naturalmente, nei due anni trascorsi da quella emozionante serata di Torino, entrambe le squadre si sono evolute. Il Lione non ha più le tre marcatrici di quella finale: Amandine Henry e Catarina Macario se ne sono andate, mentre Ada Hegerberg è alle prese con un infortunio; ma nella probabile formazione di Bilbao figurano diverse campionesse come le attaccanti Diani e Melchie Dumornay.

Anche se l’anno scorso la squadra francese è stata eliminata ai quarti dal Chelsea, in questa stagione è stata senza dubbio la migliore del torneo. Non solo è l’unica imbattuta tra le 16 che hanno iniziato la fase a gironi, ma ha anche superato il Barcellona con 36 gol contro 34 in 10 partite.

Gran parte del merito va a Sonia Bompastor, che nel 2022 è diventata la prima donna a vincere il titolo UEFA più prestigioso per club sia da giocatrice che da allenatrice. La sua squadra ha mantenuto lo slancio nonostante una serie di infortuni a giocatrici chiave come Wendie Renard, Griedge Mbock Bathy, Eugénie Le Sommer, Sara Däbritz e Hegerberg. Il Lione non pretende di essere il colosso che ha vinto cinque Champions League consecutive tra il 2016 e il 2020, ma ha innegabilmente un DNA vincente.

Anche se il Lione è stato più prolifico, la prima domanda è: riuscirà a contenere l’attacco stellare del Barcellona? In avanti, le blaugrana schierano di solito Caroline Graham Hansen (supportata da Aitana Bonmatí), Salma Paralluelo e Mariona Caldentey, anche se contro il Chelsea l’ala di sinistra è stata Fridolina Rolfö e ci sono altre opzioni come Esmee Brugts e Clàudia Pina.

Il sempre affidabile portiere Christiane Endler, Renard e Mbock Bathy aggiungono esperienza al Lione, mentre Ellie Carpenter e Selma Bacha sono terzini non solo efficaci in difesa ma anche pericolosi in attacco.

Anche Lindsey Horan e Damaris Egurrola a centrocampo avranno un ruolo importante nel tenere a bada il Barcellona, che ha giocatrici di talento come Bonmatí, Patri Guijarro, Keira Walsh, Alexia Putellas (spesso entrata a gara in corso in questa stagione) e terzini come Lucy Bronze, Ona Batlle e Rolfö.