Credit Photo: Paolo Pizzini

La Juventus supera lo Zurigo con un secco 5 a 0, gara semplice ad un unico senso, pur concedendo alcune sbavature che rimanda la qualificazione del turno alla prossima settimana contro l’ Olympique Lione.

E dire che la penultima gara della Uefa Women’s Championsn League si era aperta sulle note di “Jingle Bells Original Song”, mentre su Torino cadeva copiosa la neve all’interno dell’ Allianz Stadium della Juventus, che condizionava l’inizio ufficiale: facendolo slittare di quarantacinque minuti, il match contro la formazione Svizzera dello Zurigo.

All’andata terminò per 2 a 0, ma era la prima uscita e le condizioni di gioco erano certamente diverse. Escluse le qualificazioni, lo Zurigo ha perso le ultime dieci partite di Champions League, di cui cinque fuori casa in cui ha segnato un solo gol, in casa dell’ Arsenal alla seconda giornata.

Le campionesse d’Italia schierano il solito sistema di gioco con il 4-3-3 con Peyraud-Magnin tra i pali, il blocco difensivo composto da Boattin-Salvai-Sembrant e Lenzini; Cernoia-Pedersen e Caruso in centrale ed in avanti il tridente composto dalla ritrovata Bonansea, Girelli e Beerensteyn. A differenza dell’ultima di campionato, contro la capolista Roma, le undici di Montemurro inseriscono Cernoia dal primo minuto, al posto di Gunnarsdottir, e Caruso al posto di Julia Grosso: in centrale; così come in attacco che è stata introdotta Bonansea al posto di Sofia Cantore.

La Juve inizia con il piede giusto, da un calcio piazzato d’angolo  lo Zurigo non marca la numero dieci Cristiana Girelli, in centro area, che di tacco inserisce in rete. La gara sembra semplice ma le ospiti affrontano le padrone di casa a viso aperto giocando palla con profondità ed una ottima fluidità di gioco. Un campo pesante costringe le giocatrici a calciare la sfera in modo preciso, senza poter effettuare lanci lunghi, ed il giro palla delle bianconere si concentra tutto al centro del campo.

Le corsie esterne, di Beerensteyn e Bonansea, che sfruttano la velocità nelle fasce laterali sono le spine nel fianco delle ragazze di Grings: quando la palla giunge a loro le fughe  bianconere prendono un piglio offensivo molto efficacie. Il fraseggio corto porta un gioco in profondità che produce ottimi spunti al tiro con le padrone di casa sempre pronte a calciare a rete.

La seconda rete della Juventus, nasce dall’ angolo corto di Boattin, analoga alla prima rete del vantaggio: con grande disattenzione della difesa dello Zurigo e Lineth Beerensteyn che ringrazia ed insacca il 2 a 0 per le padrone di casa. Uno Zurigo che è sembrato disorganizzato, rispetto alla gara di apertura, con troppi spazi lasciati aperti al gioco della Juve, porta alla terza rete, giunta per l’atterramento di Beerenstey, con il rigore di Cristiana Girelli che segna una doppietta.

Unica nota negativa della serata, nevicata a parte, il poco pubblico sugli spalti: soltanto tremila tifosi, per una gara che valeva molto per il proseguo delle bianconere in Champions, e che per l’impegno e l’ottima concentrazione espressa in campo avrebbe certamente voluto il calore che la Juventus merita in queste grande occasioni.

Cristiana Girelli, segna due reti in tre minuti, nella sua serata migliore (con il suo poker della serata in un’ora di gioco!) e chiude definitivamente i giochi per lo Zurigo, un 5 a 0 pesantissimo; ed adesso le bianconere dovranno andare a Lione con questa stessa voglia, stessa grinta, per conquistarsi sul difficile campo delle Campionesse in carica la qualificazione.

Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.