Due volte vincitrice della UEFA Women’s Champions League da giocatrice, Sonia Bompastor sabato potrebbe eguagliare questo primato da allenatrice.

La francese ha guidato in campo il Lione alla vittoria contro il Turbine Potsdam nel 2011 e contro l’Eintracht Francoforte nel 2012, prima di ritirarsi dopo aver perso la finale del 2013 contro il Wolfsburg. Dopo aver allenato le giovanili del Lione, nell’aprile 2021 è stata scelta per prendere la guida tecnica della prima squadra e, poco più di un anno dopo, l’ha portata alla vittoria contro il Barcellona a Torino, l’ottavo titolo europeo del club. Con quel successo, Bompastor è diventata la prima donna a vincere sia come giocatrice che come allenatrice. Il Lione è adesso alla sua 11esima finale, a coronamento di una stagione europea in cui la squadra di Bompastor è rimasta finora imbattuta.

Mentre punta a diventare la settima persona – ma la prima donna – a sollevare il trofeo due volte da allenatrice, Bompastor racconta a UEFA.com del feeling speciale dell’OL con l’Europa e della finale contro il Barça.

Bompastor sull’esperienza del Lione nei big match di Women’s Champions League

“L’esperienza in questa fase della competizione è fondamentale. È utile sotto molti aspetti, ma soprattutto a livello mentale per gestire le emozioni. Non c’è dubbio che le partite di Champions League siano mentalmente molto impegnative. La gestione di questi sentimenti implica ovviamente la gestione della pressione legata al risultato e alla prestazione. Per questo motivo, quando si ha una certa esperienza nella competizione e nelle finali europee, è normale che ci si avvicini a queste partite con fiducia e tranquillità. Si sa anche quali difficoltà si dovranno affrontare, perché una finale non è mai una partita facile. È ovvio che ci si trova di fronte a un avversario formidabile. Di conseguenza bisogna dare tutto per riuscire ad avere la meglio”.

Bompastor sull’imbattibilità del Lione fino alla finale

“Stiamo giocando ad altissimi livelli in questa edizione. Col 9-0 della prima giornata in trasferta contro lo Slavia Praga, abbiamo fatto capire subito le nostre intenzioni. Siamo arrivati prime nella fase a gironi e ci siamo qualificate ai quarti di finale dove abbiamo superato il Benfica, un club che mi ha colpito personalmente (la famiglia portoghese di Bompastor tifa per il Benfica). Abbiamo giocato in uno stadio davvero bello; l’atmosfera era eccezionale. Sono questi i momenti che sogni di vivere quando giochi questa competizione. Il momento che preferisco di questa stagione è la semifinale al Parc des Princes quando abbiamo vinto in rimonta contro il Paris”.

Bompastor sulla finale

“È una finale, quindi sappiamo com’è: sarà 50-50. Affronteremo le campionesse in carica. Sarà una partita difficile. Sappiamo che tutti gli avversari danno sempre il massimo contro l’Olympique Lyonnais, ma noi dobbiamo pensare solo a noi stesse. Ho detto fin dall’inizio della stagione che abbiamo una squadra forte e ricca di talento. Pur avendo molto rispetto per il Barcellona, sappiamo che con la nostra esperienza e le nostre qualità saremo in grado di vincere. Sarà dura, ovviamente, ma siamo tranquille e fiduciose. Lo staff tecnico sta preparando al meglio questa partita. Dobbiamo avere chiaro in testa e nel cuore il piano da seguire. E dobbiamo farlo con massima tranquillità e fiducia possibile”.

Bompastor sulla vittoria del 2022 contro il Barcellona

“Tutto quello fatto in passato può tornare utile. Ci sono alcuni ingredienti che sono essenziali per una finale. Prima ho parlato molto dell’aspetto mentale perché sappiamo che è un fattore determinante per una finale. Rispetto a due anni fa sono cambiate molte cose sia da noi che da loro. Ci sono stati cambiamenti e progressi in entrambe le squadre, quindi questa partita sarà completamente diversa da quella di due anni fa”.