Norvegia-Italia è il primo di due crocevia importanti per la qualificazione diretta a UEFA WEURO 2025. Lo 0-0 che esce dalla prima sfida è considerabile positivo, ma l’Italia deve fare di più in queste gare, anche perché l’attacco continua a pungere senza però ferire.

Il CT Soncin prepara un 4-4-2 particolare, con l’incontrista Greggi nell’inedita posizione di esterna sinistra, mentre Bonansea occupa la fascia opposta. Cantore e Giacinti si occupano la prima della profondità, la seconda di dare un riferimento offensivo. Galli ha compiti di interdizione, Caruso di costruzione. Il reparto difensivo resta più o meno omogeneo e pressoché identico alle ultime uscite: Bartoli a destra, Di Guglielmo a sinistra, Linari e Lenzini al centro. Giuliani in porta.

Nonostante le 11 attaccanti convocate (delle quali 7 esterne), l’attacco rimane un reparto in difficoltà. E se rispetto all’ultima prestazione contro la Finlandia crea di più, manca poi la cattiveria nella conclusione. La prima accensione alle emozioni la dà Cantore al 13′, producendosi in un buon dribbling chiuso da un tiro sull’esterno della rete. La stessa bianconera al 32′ ha una seconda opportunità su imbucata di Bonansea, ma Fiskerstrand scherma ottimamente il suo palo.

In mezzo invece, la Norvegia ha ben quattro opportunità, la più pericolosa quella di Harviken al 29′ (sinistro largo però da ottima posizione). Si sottolinea anche la buona chiusura di Linari sul destro di Bjelde. Nell’ultimo quarto d’ora c’è ancora uno spazio per Cantore, che al 33′ si trova perfettamente libera davanti al portiere, ma preferisce una giocata di sponda all’incornata, sprecando l’occasione. L’ultima opportunità capita alle Norvegesi: Giuliani fa ottima guardia sul tiro di Graham Hansen, poi Bizet Ildhusøy spreca malamente a porta vuota.

L’inizio di ripresa ha lo stesso leitmotiv del primo tempo, pur con molte meno opportunità. Un brivido per parte: Terland manca la porta al 51′, complice una salvifica deviazione, poi Cantore al 56′ si fida troppo a rientrare sul suo destro e mette sul fondo. Sono i cambi a dare la giusta carica. Su tutti, l’innesto di Dragoni, che al 72′ sfiora il gol al termine di una bella azione personale, in cui ha resistito alla fisicità delle avversarie. L’ultima opportunità capita a Bonfantini, con un difensore ospite che rinvia sulla traversa e salva il punteggio. Dunque 0-0. Al “Mazza” servirà concretezza.

NORVEGIA (4-3-3): Fiskerstrand; Tuva Hansen, Harviken, Bergsvand, Bjelde (56′ Thorisdottir); Reiten, Syrstad Engen, Bøe Risa (62′ Naalsund); Bizet Ildhusøy (46′ Terland), Roman Haug (62′ Ada Hegerberg), Graham Hansen (90′ Sævik). C.T.: G. Grainger

ITALIA (4-3-3): Giuliani; Di Guglielmo, Linari, Lenzini, Bartoli (79′ Salvai); Greggi (63′ Dragoni), Caruso (79′ Giugliano), Galli; Cantore (70′ Catena), Giacinti, Bonansea (63′ Bonfantini). C.T.: A. Soncin

Marcatrici: /

Ammonizioni: 50′ Galli (I)

Arbitro: Stéphanie Frappart (FRA)

Note: recupero pt 1′, st 6′