Sara Gama è intervenuta ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Di seguito le parole della giocatrice di Juventus Women e Nazionale italiana.

PROFESSIONISMO
«Un percorso pazzesco, un traguardo fortemente voluto ma per nulla scontato. Venerdì dovremo mettere da parte l’emozione perchè giocheremo l’amichevole con la Spagna, ma sarà un giorno storico. Abbiamo ottenuto un diritto che avremmo già dovuto avere, per il quale abbiamo lavorato in campo e fuori. Finalmente saremo riconosciute per quello che facciamo, e sarà un segnale per tutti, quello di dare l’opportunità alle atlete di poter avere benefici che vanno al di là dell’attività sportiva».

TAPPA PIU’ IMPORTANTE DEL PERCORSO
«Ce ne sono tantissime. Il Mondiale del 2019 giocato in Francia, per esempio, ce lo porteremo dentro per sempre, come l’essere ricevute dal presidente Mattarella. Ma ci sono tanti momenti “dietro le quinte” che non si vedono e che sono stati altrettanto significativi per tutte noi. Le calciatrici sono state compatte nel voler raggiungere questo storico risultato».

DESIDERIO
«Vorrei che il calcio femminile ora rimanesse così com’è, senza cambiare la propria essenza, mantenendo i valori dello sport. In questo senso il ruolo dei media è molto importante. Ho visto entusiasmo nel pubblico ma anche nei giornalisti, che del calcio femminile raccontano prima di tutto le cose belle. E sono tante».

EUROPEO
«Abbiamo lavorato molto bene con un gruppo numeroso in cui ovviamente la ct ha dovuto fare delle scelte. Ma vedo tanto coinvolgimento e, come dico spesso, non siamo mai solo quelle che siamo qui».

OBIETTIVI
«Quello che ci ha permesso di arrivare fino ai quarti del Mondiale è stato il pensare partita dopo partita. Sarà un Europeo estremamente competitivo, sin da subito, considerando che sette delle prime otto dal Mondiale del 2019 furono europee».

FUTURO
«A cosa fare dopo ci ho sempre pensato. Non so stare ferma: così come Silvia ha trovato la passione per il vino, io ho quella di occuparmi di calcio. L’importante è continuare a studiare, formarsi e informarmi. Prossimo obiettivo: fare il corso da direttore sportivo».

Credit Photo: Andrea Amato