La Scozia approccia discretamente il suo impervio cammino verso UEFA WEURO 2025, dovendosi barcamenare tra la conquista del primo posto del girone sia per la conquista dei playoff sia per la promozione in Lega A, visto che il format delle qualificazioni è quello della Nations League, anche se questo non assegnerà vittorie tramite le finals.

Le due partite contro Serbia e Slovacchia terminano rispettivamente 0-0 e 1-0, cosicché la differenza reti al momento reciti +1, contro il +2 delle serbe che nel frattempo hanno battuto 4-2 la nazionale israeliana. I risultati possono dare l’idea di una squadra dalla difesa solida ma che fatica a concretizzare, ed è esattamente quello che è avvenuto sul campo, tant’è che l’unica marcatura sia giunta sugli sviluppi di un calcio di punizione. Non sarà mai pagato abbastanza il duro lavoro della capitana Erin Cuthbert, che serve un pallone perfetto per il colpo di testa di Howard che batte la Slovacchia, pur con un’uscita di Korenciova rivedibile nell’esecuzione.

Sono così quattro i punti conquistati dalle scozzesi, una delle cinque nazionali di maggior appeal televisivo assieme ad Irlanda del Nord (peraltro “cugina” britannica), Portogallo, Galles e Svizzera, e se quest’ultima per la qualificazione conti quanto il due a briscola – essendo organizzatrice quindi già certa della partecipazione -, per la promozione sarà una cliente molto scomoda. Avvio discreto dunque quello della Scozia, che però evidenzia ancora alcuni difetti da correggere.

Su tutti quello offensivo, in quanto l’unica rete è giunta su calcio di punizione. Sicuramente aver incontrato tre portieri, come Kostić, Cetinja (che ha rimpiazzato la collega al 70′) e Korenciova (al di là dell’errore) non ha aiutato, ma le occasioni vanno sfruttate. Specialmente perché, se la difesa si dimostra sensibile agli attacchi in campo aperto, e basti una sola Damnjanović per mettere in completa difficoltà l’intera retroguardia, anche solo pensare di raggiungere la fase finale di un Europeo che si preannuncia equilibrato, sulla falsariga di Champions League, ultimo Mondiale e Nations League, diventa complicato.

La nazionale di Martinez Losa ha delle discrete qualità, per quanto a centrocampo mancherà Grimshaw, rottasi il crociato, che nella più ottimistica delle ipotesi tornerà disponibile per una comparsata ai playoff. Ora però vanno spremute al massimo per garantirsi una partecipazione quantomeno al girone. Poi lì entreranno in gioco altri fattori (bontà del sorteggio in primis) che determineranno il valore del risultato. Ma intanto, bisogna provare ad esserci a tutti i costi.