Dall’Europeo Under 19 vinto a UEFA Women’s EURO 2022 da capitano e protagonista. Sara Gama è diventata uno dei simboli delle Azzurre, e si è raccontata a UEFA.com a pochi giorni dal debutto contro la Francia.

Le ambizioni a Women’s EURO 2022
“L’inizio di un torneo è sempre importante. Contro la Francia cercheremo di fare il nostro meglio, ci siamo preparate a lungo. Sappiamo che sono tra le favorite. Sappiamo anche però quanto siamo cresciute noi, quindi scenderemo in campo per cercare di vincere e iniziare col piede giusto. Poi penseremo a Islanda e Belgio, in ogni partita serve fare punti. Chiaramente anche Islanda e Belgio sono grandi squadre: all’Europeo c’è il meglio del calcio internazionale. L’obiettivo è pensare partita dopo partita, e innanzitutto passare il girone. Ogni squadra vuole andare più avanti possibile. Non mi piace fare pronostici, ma dobbiamo dare il massimo: se lo facciamo, non ci sono limiti a quello che possiamo raggiungere”.

Essere un simbolo e l’importanza del gruppo
“Siamo un gruppo importante. Alcune di noi hanno giocato insieme molto a lungo. In questi anni ho capito di essere diventata un simbolo per il pubblico, ma per le mie compagne sono semplicemente Sara, una compagna, esperta e punto di riferimento, ma comunque una compagna. Non credo di essere un simbolo per le mie compagne, ma magari un esempio, importante quando giochiamo. In campo e fuori ci sono tanti aspetti, e tante di noi sono diventate d’esempio, e questo ci unisce ancora di più”.

La crescita personale
“Sono cresciuta molto, insieme alle mie compagne e a tutto l’ambiente. Dal Mondiale del 2019 siamo cresciute ulteriormente, trasmettendo valori e non solo vincendo. Siamo competitive e vogliamo vincere, ovviamente, ma anche portare dei valori. Vogliamo continuare a cementare la posizione dell’Italia in questo sport, giocando contro i più forti. Ho giocato in Nazionale 16 anni, dalle giovanili in su, e ora voglio trasmettere serenità alle compagne, andare in campo per divertirsi e godersi questo torneo. Voglio usare la mia esperienza per permettere a tutte di esprimersi al meglio, per permettere a tutta la squadra di fare bene”.

Il ruolo del difensore moderno
“Oggigiorno un difensore inizia la costruzione del gioco, insieme al portiere. Quindi, a differenza del passato, i difensori devono capire bene il gioco, alla fine sei un po’ come un centrocampista. Poi, come dico sempre io, alla fine si è difensori, e quindi bisogna saper difendere. Si comincia da questo, poi viene il resto. Ci sono ruoli definiti in una squadra. Prima di tutto voglio dare solidità alla squadra, e poi aiutare con la costruzione in avanti“.

Quell’Europeo Under 19
“Da quell’esperienza mi porto dietro l’entusiasmo. Nessuno si aspettava che potessimo vincere, ma siamo rimaste calme, pensando a una partita alla volta, e passo dopo passo ci siamo rese conto di potercela fare. Anche a Women’s EURO 2022 dobbiamo andare partita per partita. Sappiamo di essere forti, e questo è importante“.

Credit Photo: Andrea Amato