«L’ultimo tassello di un puzzle ha sempre un valore particolare, al di là del dettaglio che disegna. E noi siamo molto soddisfatti di aver completato anche questo compito prefissato, con un risultato che rafforza lo status delle nostre allenatrici e dei nostri allenatori». Parola di Renzo Ulivieri a commento dell’Accordo Collettivo per la serie B femminile: con le firme apposte dal presidente della Figc, Carlo Gravina, dalla presidente della Divisione Serie B femminile, Laura Tinari e dal presidente Aiac, è stato dunque completato il quadro normativo che riguarda il calcio donne. L’articolato riprende pressoché integralmente la disciplina dell’accordo collettivo appena stipulato con la LND, allegati, moduli e tabelle dei minimi federali compresi. L’Accordo, dunque, anche in questo caso disegna un percorso certo, fatto di diritti/doveri/obblighi/divieti per i tecnici inquadrati come lavoratori sportivi (non si applica ai volontari del settore) e tocca tutti gli aspetti specifici del ruolo, mai regolati prima, come per esempio la pattuizioni di premi a obiettivo (pari fino al 100% della parte fissa del contratto) in tutte le categorie, maschili e femminili, o la certificazione dell’esonero da parte del Settore Tecnico presentata debitamente dall’allenatore e non più soltanto dalla società. L’articolo 17 fissa le tutele per le allenatrici riguardanti maternità e puerperio. Si passa in generale da un sistema che fissava dei massimali a uno che prevede un compenso minimo mensile.