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È la vigilia della finale di Coppa Italia Frecciarossa e in casa Roma si scaldano i motori per centrare il secondo trofeo della stagione. Elena Linari, perno della difesa giallorossa e della Nazionale, è stata una delle protagoniste di una simpatica intervista ai microfoni della FIGC:

“A livello di scaramanzia me la cavavo bene o male, dipende dai punti di vista qualche anno fa. Poi, quando ho iniziato a lavorare a livello mentale ho deciso di smettere di legarmi a questi preconcetti perchè sennò mi sarei rovinata tante partite. Una cosa molto importante per me è il riscaldamento perchè mi riesco a concentrare e a capire a che livello sono di concentrazione. Lì, tante volte, comincio un dialogo con me stessa”.

“Sarà una partita molto tosta e dura, mentre per me sarà una partita sempre molto speciale – ha affermato Linari –. Lo sarà anche per tutta la mia famiglia che mi guarderà da casa e per il mio papà che verrà a vedere la finale. Io sono di Firenze, sono fiorentina con il cuore Viola, però da quando sono alla Roma ovviamente questo cuore si è trasformato tanto in giallorosso. Mi sto innamorando tantissimo di questa piazza, di questa città, di questo club, di questa squadra e di tutte queste compagne”

L’altra protagonista dell’intervista è stata Manuela Giugliano, on fire quest’anno con 10 gol e 7 assist in 25 partite. Giugliano ha condiviso la sua fissazione verso una curiosa pratica scaramantica praticata con le sue compagne:

“In realtà ne ho tantissime insieme a Valentina (Giacinti) e non sto qui a fare tutta la lista perchè sarebbe lunghissima. Sicuramente, la sera prima i posti a tavola non devono assolutamente cambiare. Quest’anno c’è stato qualche cambiamento che mi ha preoccupato un pochettino, ma in vista della finale dirò a tutte di non spostarsi”.

“Roma-Fiorentina è una finale che sinceramente non mi aspettavo – ha concluso Giugliano -. Ero abituata ad arrivare sempre in finale con la Juventus, ma questo dimostra il fatto che nel nostro calcio adesso ci sono tante squadre che stanno crescendo e stanno facendo bene. Riconfermarsi tutti gli anni a questi livelli non è sempre semplice e sicuramente la vivrò anche in maniera molto serena perchè non capita tutti i giorni di giocare una finale”.

Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.