Credit: Villafranchese

Trovarsi nel punto da cui tutto è cominciato. Così è successo ad Angela Zuin, difensore della Villafranchese, che da quelle porte improvvisate in cortile tirando due calci al pallone con il suo amichetto di allora è arrivata a calcare i campi dell’Eccellenza veneta dove milita la sua squadra. Squadra che per lei è sinonimo di casa, di luogo nel quale, nonostante un infortunio e altre difficoltà quotidiane, è tornata ovvero da dove tutto è cominciato…

Angela come ti sei appassionata a questo sport?
“Ho iniziato a giocare quando avevo 10 anni, l’ultimo anno delle elementari (2009), grazie a un mio caro amico con cui dopo la scuola mi trovavo a fare i compiti e subito dopo averli finiti correvamo in giardino a fare tiri contro l’altalena usata come porta. Così mi ha incitato a provare e allora mi sono iscritta nella squadra del paese, l’ex “Villafranca” ora Villafranchese. Possiamo dire che ho iniziato da dove mi trovo adesso. Qui ho giocato un anno perché poi, per via dell’età, non potevo più giocare con i maschi, allora dopo un “anno sabbatico” dal calcio, per via del nuoto, mi sono iscritta al Grisignano dove sono stata 3 anni passando dal calcio a 9 al calcio a 5. Poi sono approdata al Padova per 5 anni giocando con la primavera, e infine sono tornata a casa alla Villafranchese dove ormai inizio il mio quarto anno.”

Hai mai incontrato ( o incontri tutt’ora) delle difficoltà?
“Possiamo dire che l’unica difficoltà che ho avuto è stato l’infortunio al menisco sinistro nel 2016 a cui hanno seguito delle complicazione post operatorie. Poi contratture e botte sono ormai il pane quotidiano.”

Come sei arrivata in questa società?
“Quando ho scelto di cambiare squadra l’ultima volta, era un periodo un po’ particolare dove sentivo la necessità di cambiare e fatalità ho sentito che stavano creando la squadra femminile a Villafranca. Il progetto che avevano in mente mi piaceva e in più ho colto l’occasione di tornare a giocare vicino casa. Per me Villafranchese significa casa. Ho trovato una grande squadra unita con grandi ragazze dentro e fuori dal campo (sia quelle che sono arrivate negli ultimi anni, sia quelle che sono andate via), e con Mister e dirigenti che ti spronano a fare sempre meglio.”

Come ti trovi al Villafranchese?
“Io mi sono sempre trovata bene, potrei dirti cose positive su tutte sia come giocatrici che come persone, ma la caratteristica che le accomuna tutte, come giocatrici, è la voglia di fare sempre il meglio, di entrare in partita e dare il massimo per portarla a casa.”

Domenica scorsa avete giocato contro al Real San Massimo, che tipo di partita è stata? Cosa non ha funzionato?
“Quella di domenica sapevamo che sarebbe stata una partita tosta da giocare, ci siamo preparate al meglio però purtroppo non è andata come ci aspettavamo. A parer mio un pareggio sarebbe stato l’ideale per entrambe perché le abbiamo tenuto testa fino alla fine e c’è stata poca concessione da entrambe le squadre. Purtroppo loro sono riuscite a trovare l’occasione giusta per segnare e poi non abbiamo più trovato degli spazi per passare.”

State disputando un ottimo campionato fin qui, ora una sosta fino al 15 gennaio. Che bilanci puoi fare(personali e sulla squadra) fino ad adesso?
“Fino ad ora abbiamo disputato un ottimo campionato, siamo tutte migliorate molto rispetto lo scorso anno, tutte le partite avevano le loro difficoltà, alcune magari meritavamo qualcosina in più, altre in cui potevamo giocarcele meglio, altre dove abbiamo avuto grandi soddisfazioni, ma nel complesso abbiamo dato sempre il massimo. Da domenica prossima iniziamo la Coppa con squadre che non abbiamo mai incontrato e che secondo me può portarci altre soddisfazioni.”

In che direzione sta andando il calcio femminile in questo momento secondo te? Dopo il professionismo vedi un futuro più roseo o c’è ancora molta strada da fare? Che cosa si potrebbe fare per migliorare?
“Il calcio femminile sta dando grandi soddisfazioni, dopo tanti anni è arrivato anche il professionismo, un traguardo che ha dato una svolta in più e un ulteriore passo in avanti è il semplice fatto di trasmettere le partite di Serie A in tv. Poi ulteriore gioia per noi italiani è la qualifica ai mondiali 2023 delle nostre ragazze. Nel nostro girone del Mondiale secondo me la Svezia è quella più tosta, invece degli altri Stati Uniti e Olanda. Tutte e tre sono squadre con più esperienza nel campo internazionale rispetto all’Italia e si vede durante le partite, sanno gestire meglio la palla, però nulla da togliere alla nostra Italia che secondo me ci darà delle grandi soddisfazioni in questo Mondiale.”

Che cosa ami fare fuori dal campo?
“In realtà sono molto legata al campo perché oltre a giocare da 2 anni faccio l’allenatrice dei più piccolini, quindi praticamente sono lì tutti i giorni. Però fuori ho un’altra passione, la Matematica, infatti studio matematica all’Università di Padova e sono prossima alla laurea.”

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la società Villafranchese e Angela Zuin per la loro gentile disponibilità.