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La Basilicata ha visto uno dei nove tornei di Eccellenza ripartiti in primavera. Tra i team presenti il Matheola, società di Matera nata la scorsa estate, capeggiata dal presidente Vito Giacoia. Le biancazzurre, allenate da Stefania Di Lena, sono state capitanate da Fabiana Bruno ed in squadra tra le calciatrici all’esordio assoluto hanno visto Giulia Linzalata, giovane centrocampista classe 2007. Abbiamo raggiunto la calciatrice originaria di Matera per un botta e risposta sull’ultima annata delle lucane.

Giulia la vostra è una società al primo anno di vita. Quando e chi ha spinto per la nascita di questa squadra?
“Nel periodo di riapertura dopo la pandemia il mister Valerio e la mister Stefania hanno da sempre portato avanti l’obiettivo di creare una nuova società di calcio femminile”.

Tu come e quando ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Fin da piccola ho avuto la passione per il calcio, soprattutto grazie a mio fratello. Poi dopo due anni passati a combattere l’anoressia il calcio è stato un modo per distrarmi e concentrarmi su altro”.

Poi la nuova riapertura in primavera, quali erano gli umori? Quali gli obiettivi della squadra e quali i tuoi?
“Gli obiettivi della squadra dopo la riapertura in primavera erano incrementare la visibilità, aiutare le ragazze più piccole a migliorare. I miei erano far vedere quanto valgo e quanto posso dare a questo club”.

Che campionato è stato per voi quello appena concluso? Come ha valutato il livello del torneo?
“Il campionato di quest’anno è stato particolare per via della mancanza di preparazione atletica e alle poche giocatrici a disposizione. Tuttavia il livello era comunque buono e il Matheola ha cercato di giocare la palla ed esaltare la tecnica delle mie compagne”.

Quali saranno i ricordi di questa stagione per te?
“I ricordi di questa stagione saranno sicuramente positivi. Ho conosciuto tante ragazze più grandi di me dalle quali ho potuto imparare molto soprattutto a livello comportamentale e dal punto di vista dell’esperienza. Ho potuto rendere orgogliosi di me i miei genitori che guardandomi giocare in un campo così grande erano increduli anche all’ultima partita di campionato”.

In tante regioni non si è tornati in campo in Eccellenza, a differenza della Basilicata. Quanto è stato importante per il vostro movimento essere su un manto erboso? Noti più giovani che si avvicinano a questo sport?
“Sicuramente ricominciare con il campionato è stato un privilegio che ci ha permesso comunque di passare del tempo sul campo da calcio. Secondo me nei prossimi anni il calcio femminile diventerà uno sport più seguito grazie alle disponibilità per le bambine che si stanno incrementando, come campus estivi e scuole calcio di società importanti”.

In ottica futura quali sono i programmi in casa Matera? Vestirai ancora questa maglia?
“I piani della società sono riformare una squadra più giovane dando la possibilità di crescere e fare esperienza alle ragazze più piccole, creare un gioco organizzato ed esaltare le qualità di ognuno per formare un team vincente. Sicuramente rimarrò con il Matheola per quest’anno”.