Credit Photo: Real SunService

La Coppa Italia d’Eccellenza regionale va all’Athena: questa la notizia resa pubblica recentemente. La SunService non è riuscita a fermare la furia della squadra opposta, subendo un netto 6-2 in occasione della finalissima.
La complicata disputa (andata in scena al comunale “Sprint” di Ittiri) ha evidenziato difetti e pregi della compagine gialloblù, nuovissima al campionato cadetto e caduta in tale frangente, con un percorso di importante crescita in corso e di continua ricerca di continuità in termini di risultato.
L’opera compiuta dalla SunService a chiusura della competizione non si è rivelata secondo le aspettative, pensiero confermato dall’allenatore della squadra Pasquale Lepori che, con estrema onestà, ha spiegato: “La prestazione generale non è stata all’altezza (singolarmente e di squadra) e mi assumo tutte le colpe in merito. Siamo andati subito sotto e nell’arco di dieci minuti abbiamo preso 3 gol; una doccia fredda davanti alla quale la squadra ha reagito bene negli ultimi venti minuti del primo tempo, creando quattro occasioni nitide, sciupate banalmente da Palmas, Casu e Fiori. 
Nel secondo tempo ho sbilanciato l’assetto e questo ha fatto subire altri 3 gol in contropiede; ancora, durante la seconda parte, il direttore di gara ha negato un rigore dopo un contrasto a mezza altezza su Zucca (che poi è uscita per via di una zoppia a seguito del medesimo). Quello avrebbe potuto farci bene e darci un po’ di carica ed entusiasmo in più“.

Lo stesso mister è entrato in modo più dettagliato in quella che è stata la difficoltà della performance, facendo riferimento alla disposizione delle proprie atlete: “La squadra non era al massimo della forma – ha fatto sapere – è stata la nostra peggior gara dopo 14 risultati utili consecutivi. La nostra Sheheen non c’era per via della convocazione in nazionale (che rende tutti noi orgogliosi), una assenza pesante che avrebbe dato una grossa mano, sia in termini tecnico-tattici che di mentalità. Tra l’altro, in panchina c’erano due ragazze infortunate ed altre due che arrivavano da un’influenza; diciamo che la condizione per questa finale non era ottimale.
Ricordo, inoltre, che 4/11 dei titolari e 2/4 dei cambi effettuati sono al primo anno di calcio e di conseguenza hanno disputato una prima finale di coppa; stesso destino lo scorso sabato per altre ragazze più esperte.
Devo solo essere contento della loro crescita fatta in questi cinque mesi ed apprezzo comunque la tenacia del gruppo che, nonostante il forte svantaggio, non ha mollato e ha trovato due gol sul finale. Ciò non toglie niente al fatto che l’Athena abbia meritato la gara!“.

Nonostante la mancata vittoria che avrebbe indubbiamente aggiunto un fondamentale tassello al cammino sassarese, la squadra è consapevole di dover volgere testa agli errori fatti ed alle mancanze per cercare di evitarne il ripetersi.
Gli umori delle ragazze non sono di certo alle stelle: perdere una finale così non piace a nessuno. Tutta la rosa fa una marea di sacrifici tra lavoro, famiglia e studio, e nonostante tutto c’è la voglia di imparare e mettersi in gioco contro avversarie che fanno solo calcio. Lavoreremo ancora di più, sia tecnicamente che tatticamente, per rafforzare il buono fatto fino ad ora“.

Rimane l’obiettivo campionato: da calendario, domenica 25 febbraio è prevista l’apertura del girone di ritorno stagionale. Sarà il Maracalagonis ad ospitare.