Un ambiente sereno per fare calcio nel migliore dei modi. È questo il segreto del Genoa Calcio Femminile che ieri si è riunito al Centro Sportivo delle Gavette per festeggiare il suo 18esimo compleanno. “Siamo uno dei club più longevi del calcio genovese, femminile e non – rivendica con orgoglio il presidente rossoblù Raffaele Macrì -. C’è molto entusiasmo intorno a noi e grande merito di ciò va dato ai miei collaboratori che hanno saputo stimolare tutti noi a ripartire dal basso e ricreare tutto questo. Qui c’è un gruppo bellissimo”.

E non sono certo parole di circostanza quelle del presidente Macrì e la conferma arriva da giocatrici vecchie e nuove. “Torno a giocare al Genoa dopo qualche anno di stop – confessa la centrocampista Martina Benedetti – ma c’è sempre un ambiente stupendo. Qui ci si diverte un sacco perché non siamo solo compagne di squadra ma soprattutto amiche”.

Gli fa eco anche l’esterno Vittoria Olivetti, una dei nuovi acquisti del Genoa CF ed ex di Sant’Eusebio e San Fruttuoso. “Al Genoa ti fanno sentire a casa fin dal primo istante e, nonostante avessi altre opportunità, non ho avuto alcun dubbio a scegliere questa società”. Parole che trovano d’accordo anche mamma Olivetti che confessa: “L’impressione che si ha arrivando qui è quella di entrare in una grande famiglia che coinvolge atlete, dirigenti e anche genitori”.

Divertirsi insieme per alimentare una passione comune, quella per il calcio, e provare ad abbattere il tabù che vede nel pallone uno sport solo per maschi. “C’era molta diffidenza quanto abbiamo iniziato – ricorda ancora il presidente Macrì –. Ci dicevano che il calcio non era uno sport da donne e che faceva venire i polpacci grossi alle ragazze, ma non è assolutamente vero. Dal punto di vista del campo, ora che anche le ragazze iniziano a giocare nei vivai fin da piccole, non hanno più nulla da invidiare ai maschi. Anzi, fanno sport con una passione  e una dedizione che gli uomini non hanno. Fuori dal campo poi sono donne al 100%, belle e femminili come tutte le altre ragazze della loro età. E lo dimostra il fatto che l’anno scorso siamo anche riusciti a fare sfilare alcune delle nostre ragazze”.

Nonostante i grandi miglioramenti degli ultimi anni, il binomio donne e pallone continua a essere visto con una certa diffidenza. “Il calcio femminile continua a essere visto come una cosa strana – conferma Martina Benedetti –, ma io me frego di tutti questi pregiudizi. Il calcio è la mia passione e mi fa provare emozioni uniche”.

Emozioni capaci di convincere anche i più scettici, come mamma Olivetti: “Inizialmente avrei voluto che Vittoria facesse atletica, ma poi ho visto quanto lei si divertisse e le piacesse giocare a calcio. E poi devo ammetterlo: il calcio ti da esperienze e sensazioni che solo uno sport di squadra con il suo spogliatoio sa darti. Dal quando ho capito tutto questo ho certo di dare a Vittoria tutto il mio supporto in questa sua passione”. E Vittoria che ascolta e annuisce sorridendo è la migliore conferma.

Divertimento e passione quindi le parole d’ordine di un movimento che vuole continuare a crescere ancora. “Abbiamo grandi progetti – confessa con orgoglio Macrì –. Il nostro obiettivo è tornare a grandi livelli, magari anche nel professionismo. Sappiamo che non è facile e che per farlo ci vuole tanto lavoro e impegno, ma questo non ci spaventa. Il nostro obiettivo è migliorarci e crescere sempre. Nelle ultime settimane, grazie all’aiuto di Mirco Del Sante e dell’ex rossoblù Luca Cavallo, abbiamo aperto un nuovo polo nel Tigullio. Tra noi è stato amore a prima vista e i primi riscontri sono andati oltre ogni più rosea aspettativa e che ci fa ben sperare sia per il futuro che per il presente. Quest’anno avremo di nuovo una Prima Squadra in Serie C e ci aspettiamo grandi cose dalle Giovanissime che hanno davvero un grandissimo potenziale”.