Photo Credit: Allison Zamblera - ASD Polisportiva Monterosso

La Serie C sta per ripartire e il Monterosso, neopromosso dall’Eccellenza, vuole continuare a stupire, sebbene sia all’undicesimo posto nel Girone A ed è a due punti dalla zona play-out e domenica avranno una partita delicata, visto che andranno in Sardegna affrontando il Caprera nel terz’ultimo turno d’andata.
La nostra Redazione ha raggiunto Allison Zamblera, difensore classe ’03 che veste la maglia biancazzurra per il secondo anno di fila.

Allison cos’è per te essere un difensore?
«Fin da bambina è sempre stato un ruolo che mi ha molto affascinata e l’ho sempre ritenuto affine a me oltre che per le mie caratteristiche tecniche credo soprattutto per il mio carattere: vivo questo ruolo quasi come un bisogno di essere utile alla squadra attraverso una giocata importante».

Da due stagioni sei al Monterosso. Cosa ti ha convito a rimanere ancora in questo club?
«Avere l’opportunità di confrontarmi con giocatrici di un certo livello è stato fin da subito per me motivo di forte stimolo, anche se credo che la scelta di rimanere a Bergamo sia più una questione di cuore verso le mie compagne e la città».

Il 2023 è stato importante sia per te che per il Monterosso, perché ha vinto il campionato, la Coppa lombarda e Nazionale di Eccellenza. Ti aspettavi di fare un anno così?
«È stato il mio primo anno tra le “grandi”, dove oltre ad essermi tolta grandi soddisfazioni sportive, mi sono ritrovata all’interno di un ambiente ideale per la mia crescita, non solo come calciatrice ma anche personale. Quello che abbiamo fatto la scorsa stagione è un qualcosa di incredibile, credo che il segreto sia stato il gruppo».

Ma passiamo al presente, e il Monterosso è undicesimo dopo dodici giornate del Girone A di Serie C. Soddisfatta di quest’attuale piazzamento?
«La classifica non rispecchia al meglio le nostre prestazioni, purtroppo in certe occasioni l’inesperienza della categoria e la sfortuna hanno giocato un ruolo cruciale che ci ha viste penalizzate a livello di punteggio».

In Coppa Italia il Monterosso è uscito a testa alta dal raggruppamento con Lumezzane, Pro Sesto e Vittuone sfiorando con le lumezzanesi anche la qualificazione alla fase eliminatoria. Credi che questo possa essere un buon viatico in vista della ripartenza?
«Credo che l’ambizione sia la caratteristica principale della nostra squadra: l’aver sfiorato la qualificazione ci dà una marcia in più per affrontare in modo propositivo la ripresa».

Infatti, il campionato sta per ricominciare, e il Monterosso andrà in casa del Caprera. Una trasferta molto difficile, sia dal punto di vista logistico che anche quello ambientale, in quanto le avversarie, nonostante siano al penultimo posto, vorranno provare a dire la loro.
«Sicuramente la trasferta inciderà notevolmente sulla nostra condizione fisica, ma abbiamo lavorato duramente durante tutte le vacanze natalizie in modo tale da sfruttare la situazione a nostro vantaggio, portandoci a casa i tre punti».

Chi può vincere secondo te il campionato?
«La squadra che mi ha impressionato di più a livello di gioco è sicuramente il Lumezzane, quindi credo che si meritino loro la vittoria del campionato».

In passato hai fatto parte del Brescia. Cosa ti ha dato la divisa delle Leonesse?
«Riuscire a spiegare a parole cosa rappresenta per me Brescia è difficile: indossare la maglia di una società così prestigiosa è sempre stato motivo di forte orgoglio per me. Brescia non si limita ad essere una squadra, rappresenta un vero e proprio stile di vita».

Restando in tema Brescia, le biancazzurre sono attualmente ottave in Serie B. Come giudichi l’andamento delle bresciane in campionato?
«Il Brescia è una grande squadra, da sempre punta molto sulle giovani, in modo tale da garantire una crescita progressiva negli anni. Sono sicura in un miglioramento di posizione nel girone di ritorno».

Che cosa ha bisogno, secondo te, al calcio femminile italiano per tornare a ricrescere?
«Sicuramente quello che potrebbe aiutare il calcio femminile a crescere è una maggiore visibilità sul web, il tutto accompagnato da un supporto fornito dalle società maschili».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Sono al secondo anno del percorso per diventare massaggiatrice e successivamente mi piacerebbe conseguire la Laurea in Fisioterapia. Oltre allo studio collaboro nella gestione dell’azienda di famiglia operante nel settore dell’abbigliamento per bambini».

Che propositi hai per il 2024?
«L’obiettivo a livello calcistico è sicuramente la permanenza in Serie C, avendo l’opportunità di giocare quanto più possibile. In ambito extra-sportivo, mi piacerebbe concludere la mia formazione da massaggiatrice nel migliore dei modi, avendo la possibilità di operare nel settore sportivo».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Monterosso a pochi giorni dalla ripresa del campionato?
«Siamo cariche per affrontare le poche gare del girone d’andata che mancano e vogliose di riscatto per l’ultima parte di stagione».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Polisportiva Monterosso e Allison Zamblera per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.